Capitolo 26-Capodanno

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30 dicembre

Apro la porta e mi ritrovo fra le braccia di Laura.
"Ciao anche a te!"
"Zitta e abbracciami anche tu!"
Ridacchio e finalmente contraccambio, quanto mi era mancata. È da un paio di mesi ormai che non ci vediamo, ma l'ho tenuta aggiornata su tutto ovviamente e non vede l'ora di prendere in parte Sebastian per 5 minuti per potergli fare un interrogatorio e forse anche minacciarlo. È giusto un pochino iperprotettiva.
"Dai su ora vieni dentro."
Saluta i miei con cui si intrattiene per qualche minuto a parlare dell'università e poi andiamo in camera e ci buttiamo sul letto.
"Allora qualche novità a Parma, com'è la nuova coinquilina? E l'università?"
"Tutto normale, la coinquilina è a posto, ma non è come te, parliamo giusto quando siamo a tavola assieme." Poi si solleva un po' e mi guarda negli occhi.
"So perfettamente che non ti interessa più di tanto della mia università e io non ho voglia di parlarne, parlami bene del Gala e fammi vedere questi due regali che ti ha fatto!"
Guardo il soffitto e sorrido istintivamente pensando a quella serata e al regalo ricevuto pochi giorni fa.
Le avevo già raccontato in breve quello che era successo, ma ora non mi risparmio i dettagli e le racconto tutto attimo per attimo, poi le mostro i regali e lei rimane meravigliata davanti all'abito.
"Sarai bellissima! Uff, sembrerò uno sgorbio in confronto..." E si ributta sul letto. Io la guardo sorridente e mi butto su di lei lasciandole un bacio sulla guancia.
"Dai che sei bellissima con qualsiasi cosa addosso, molto più di me. Non hai bisogno di abiti particolari per farti notare."
Lei mi guarda come per ribattere, ma poi scuote la testa divertita.
"Dovresti guardarti meglio allo specchio, ma non è il momento per discuterne, alzati che mi stai soffocando!"
Ceniamo assieme ai miei e andiamo a dormire presto, domani mattina abbiamo la sveglia alle 5 per poter arrivare a Monaco prima di pranzo e cercare di evitare le code in autostrada.

"Vittoria? Stai già dormendo?"
"No, cosa succede?" È tutto buio e non vedo Laura, ma mi sollevo un po' sul letto per evitare di addormentarmi mentre mi parla.
"Ma sei sicura che sia il caso che io venga domani sera? Non sarò fuori posto?" Davvero Laura, la persona più sicura di sè che conosca ha paura di essere fuori posto? È sempre stata lei a darmi sicurezza nei miei momenti difficili e ora è lei ad avere bisogno di un minimo di conforto.
"Vedrai ti divertirai un sacco, darai vita anche a questa festa come fai sempre. Non farti mettere in soggezione, sono dei ragazzi simpaticissimi e alla mano. Io per prima, da tifosa, mi sentivo un po' in soggezione all'inizio, ma in poco tempo è tutto cambiato, veramente non devi preoccuparti." Non mi risponde e allora cerco un po' di buttarla sul ridere. "Cosa vuoi che sia poi, hanno solo stipendi da qualche milione!" Ridacchia leggermente, ma poi ritorna a parlarmi seriamente. "Si, non mi preoccupa molto quello, ma tu sai come parlarci. Iniziano a parlare di gran premi, macchine, caratteristiche dei tracciati e tu ancora un po' ne sai più di loro. È anche per questo che hai già conquistato tutti, lì è il tuo posto. Io cosa farò?"
Non ci avevo mai riflettuto a fondo, ma ha ragione: sono una di loro.
Pensare a questo mi fa venire i brividi e mi fa anche inevitabilmente sorridere.
"Beh, ma se hai conquistato me vedrai che conquisterai subito anche loro. E poi dopo due anni in cui hai vissuto con me almeno qualcosa avrai assimilato!"
"Si si, va bene... mi fido. Notte Vitto."
Non mi sembra molto sicura, ma meglio lasciar stare. Si convincerà domani parlando con i ragazzi.
"Notte Laura."

Partiamo come avevamo previsto alle 5 e poco dopo le 9 siamo a Genova dove ci aspettano Giul e Giovi, abbiamo deciso di incontrarci perché tanto l'ultimo pezzo di strada era lo stesso, poi non so dove si trovi la casa di Charles e mettermi a chiedere ai passanti indicazioni per la casa di Leclerc sembra giusto un po' da stalker.
"Ciao ragazzi, Buon Natale!" E corro ad abbracciarli.
"Buon Natale!" Mi rispondo assieme.
"Beh lei è Laura la mia ex coinquilina durante gli ultimi due anni di università. Laura loro sono Giuliano Alesi e Antonio Giovinazzi, non so se te li ricordi da qualche gran premio che ti ho costretto a vedere."
"Mi hai tormentato talmente tanto, vuoi che non ricordi tutti e 20 i nomi dei piloti che corrono in F1? Comunque è un piacere incontrarvi!" E porge la mano prima a Giul e poi a Giovi che le sorridono cordiali.
"Bene partiamo allora! Fate strada voi, ma vedete di non lasciarmi indietro..."
"Stai tranquilla, mica siamo in pista adesso!" E Giul mi fa l'occhiolino prima di salire in macchina nel posto del guidatore.
Una volta salita in auto mi giro verso Laura.
"Mi sa che dovrò correre un po', scommetto che quei due andranno tutt'altro che piano." Stringo il volante fra le mani e mi preparo a partire, poi guardo Laura che si aggrappa alla portiera e scoppio a ridere. Mi divertirò sicuramente.

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