Capitolo 8-Nuove amicizie

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Il simulatore.
Posso vedere i piloti da vicinissimo, posso vedere quello che vedono loro mentre sono su una monoposto. Mi piacerebbe così tanto poterlo provare, ma ora non mi sento nella posizione di poter chiedere una cosa del genere, non so si mi è consentito. Magari quando sarò più dentro al team e mi sarò fatta qualche amico proverò a chiedere.
Devo dire che non mi sarebbe dispiaciuto provare a fare la pilota, ma quando me ne sono accorta, probabilmente, era già troppo tardi.
Quando ho iniziato a fare la patente mi sono accorta che guidare mi piaceva davvero tanto, ma ormai non potevo iniziare a gareggiare con i kart, i bambini iniziano da piccoli a farlo non ce l'avrei mai fatta, quindi ho deciso di lasciar perdere, non ho nemmeno provato ad iniziare.
Giuliano Alesi mi affianca mentre sto guardando i monitor con le diverse inquadrature del simulatore.
"A cosa stai pensando? Sei troppo sorridente per una che sta fissando semplicemente un simulatore."
"Per farmi sorridere così mi basta essere qui. È il mio sogno."
Mi giro verso di lui e vedo che anche lui è tutto sorridente.
"E mi sa che è anche il tuo, in contesti diversi ovviamente."
"Già, qua sono tutti appassionati, ma un sorriso come il tuo è difficile da trovare."
Ritorniamo a guardare Giovinazzi che sta per concludere il suo ultimo giro sul simulatore.
"Bene Vittoria, ora tocca a me. Guarda come si guida veramente una macchina."
"Vediamo se riuscirai a fare meglio di Giovinazzi."
Gli sorrido un'ultima volta prima che entri dentro il simulatore, penso che potremmo diventare amici, abbiamo quasi la stessa età e sembra molto simpatico.
Giuliano sembra davvero a suo agio in auto, è bello vedere tutta la dedizione di questi campioni anche mentre fanno dei semplici giri sul simulatore.
Mentre osservo il giovane pilota francese si avvicina a me Hennel.
"Allora ragazzina, cosa ne pensi?"
"Tutti quelli che si mettono a guidare una macchina di questo tipo sono dei portenti ed entrambi i nostri piloti sono fantastici. Per potergli dare il massimo delle prestazioni, però, dovremmo cercare di migliorare il carico aerodinamico, in curva la nostra macchina sbanda un sacco."
"Si è vero, ma per quest'anno abbiamo già ottenuto il massimo da quel punto di vista. Sarà una delle cose da migliorare per la prossima stagione."
A questo punto mi giro verso di lui. "Sicuro che non si possa migliorare qualcosa già quest'anno?"
"Si, sono sicuro. Perderemmo sotto altri aspetti."
E a questo punto se ne va. Continuo ad avere una brutta sensazione quando parlo con lui, sembra che non mi voglia ascoltare, un problema non da poco visto che dovremmo essere noi due a creare il telaio, oltre ad altre parti a freddo, per la prossima stagione.
Meglio non pensarci per ora, torno a concentrarmi sugli ultimi giri di Giuliano.

Mentre i due piloti parlano con Resta io mi avvicino ad alcuni monitor in cui ci sono i dati dei due piloti a confronto, è bello vedere come nei diversi punti del tracciato uno dei due piloti si esalti rispetto all'altro. Le curve veloci esaltano Giovinazzi e si vede bene in questo circuito, nel grande curvone di Sochi, mentre Alesi trova delle staccate assurde in stile Ricciardo.
A questo punto mi si avvicina il Team Principal.
"Allora, com'è andato questo primo giorno all'Alfa Sauber Racing Team?"
"Benissimo direi, mi sembra ancora tutto così incredibile!"
"Bene, ora vieni un attimo con me nel mio ufficio, ti devo parlare di un paio di cose."
Lo seguo per i corridoi, non riesco ancora ad orientarmi completamente. Entriamo in ufficio e ci sediamo alla scrivania.
"Ti ruberò giusto qualche minuto, allora domani se vuoi puoi tornare a casa, parla con Alice in caso per prenotarti il viaggio.
Per quanto riguarda i prossimi impegni devi essere di nuovo qua mercoledì, è il giorno in cui partiremo poi per la Russia.
Poi dopo quel gran premio dovresti trasferirti qui, ti forniremo noi un appartamento già arredato vicino questo stabilimento. I giorni liberi saranno, come per tutti, il martedì è il mercoledì successivi ai weekend di gara e i weekend senza gran premi. Quando però ci saranno due weekend di fila non ci saranno giorni liberi in mezzo."
"Benissimo, per quando tornerò mercoledì io verrei in macchina, sai preferisco avere una mia libertà di muovermi."
"Ma non sarà necessario, ti forniremo un'auto aziendale per muoverti. Guarda puoi scegliere uno qualsiasi fra questi gioiellini, quando tornerai troverai nel garage dell'appartamento anche l'auto."
Mi metto a fissare le varie schede delle auto che ho davanti, sono davvero tutte fantastiche, ma io non ho dubbi nella scelta: Alfa Romeo 4c gialla, è un'auto bellissima.
Quando gli allungo la scheda dell'auto che vorrei mi sorride.
"Ma allora te ne intendi anche di auto da strada! Sei davvero una sorpresa continua! Se non hai qualcosa da chiedermi puoi andare comunque."
"Va bene, arrivederci Resta."
"Arrivederci Vittoria."
Esco e vado alla portineria da Alice. "Ciao Alice! Dovrei prenotare il mio ritorno a casa di domani, devo tornare a Udine. Mi va bene qualsiasi mezzo, non so cosa vi va meglio."
"Prenoto e poi entro stasera ti invio tutto per email. Devo chiamare Gianluca per portarti in hotel?"
"Se vuoi ti posso accompagnare io"
Compaiono nella hall i due piloti, è stato il francese a parlare.
"Hai già finito i tuoi impegni? Non vorrei essere un disturbo."
"Tranquilla ho già finito tutto e non disturbi, dai muoviti."
"Va bene, ciao Alice!"
"Ciao Vittoria!"
Seguo Giuliano e Giovinazzi fuori nel parcheggio e il pilota italiano ci saluta.
"Allora Giu ci vediamo dopo cena, 21:30?"
"Si, si!"
"Vittoria perchè non vieni anche tu con noi? Andiamo insieme a qualche altro ragazzo del team in una discoteca qui vicino, dai serve per creare spirito di squadra."
"Boh, non saprei. Non rischio di essere di troppo? Voi vi conoscete tutti..."
Questa volta è Giuliano a parlarmi. "Ma figurati, anzi questo è un motivo in più per venire. Dai ti passo a prendere io alle 21:15, avrai un pilota di F1 come autista personale."
Non riesco a rimanere seria dopo questa affermazione e mi metto a ridere.
"Va bene, dopo una proposta del genere non posso più rifiutarmi."
L'italiano ci saluta dunque definitivamente.
"Allora ci vediamo più tardi. Ciao!"
Salgo nell'auto del giovane Alesi e non posso evitare di notare quanto sia bella: un'Alfa 4C spider nera lucida, mi soffermo un attimo anche sugli interni che hanno qualche rifinitura rossa, prima di sentire il rombo del motore di questa piccolina.
"Sei proprio innamorata delle auto, eh?"
"Si vede così tanto? Sorrido come un ebete vero?"
"Si, si vede un sacco e no, il tuo sorriso è semplicemente raggiante. Sei davvero particolare comunque, fino ad adesso avevo visto illuminarsi una ragazza così tanto solo per dei vestiti."
Non capisco perché debbano sottolineare sempre tutti cose del genere.
"E quindi?"
"Vittoria stai tranquilla, era un complimento, qua nessuno ti sta svalutando perché sei donna."
Forse sta iniziando a capire la mia debolezza...
"Comunque, dove ti devo portare?"
"Ah già, sono all'hotel Garden, lo conosci o ti devo mettere l'indirizzo sul gps?"
"Tranquilla ho presente, 10 minuti e siamo arrivati."

"Eccoci! Allora ci vediamo stasera, mi raccomando 21:15 puntuale!"
"Sono veloce nel preparami, non preoccuparti. A stasera!" Chiudo la portiera e sfreccia via.
Sono le 19 direi di andare direttamente a mangiare al ristorante, così poi potrò prepararmi con calma.
Penso di essermi trovata dei nuovi amici con la mia stessa passione, specialmente Giuliano, anche lui è sempre sorridente come me quando parla di auto e soprattutto mi considera alla sua pari, una cosa che mi è capitata ti trovare davvero in poche persone fino ad adesso.

Spazio autrice

Stendiamo un velo pietoso sul gran premio di oggi, speriamo bene per l'Ungheria, abbiamo bisogno di un bel risultato prima della pausa.
Gli errori capitano, noi siamo solo sfigati che ci capitino sempre nei momenti sbagliati. (L'errore in qualifica di Hamilton era stato molto più grosso, però ha inciso pochissimo).
Noi continuiamo a sostenere la rossa!

Lz12300

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