Capitolo 13

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Ariana's POV.

Alzo un sopracciglio e schiudo leggermente le labbra.
Perché è così acido?
Decido di non chiederglielo e di arrivarci da sola.
Beh, gli ho tirato un ceffone in pieno viso, sono salita sulla maestosa Lamborghini di Cameron di fronte a lui consapevole del fatto che lui fosse contrario a farmi stare con quel ragazzo, ho deliberatamente scelto di non dirgli dove stessi andando con il mio (ex) ragazzo... come biasimarlo, potrebbe avere tutte le ragioni per essere acido e infuriato con me, la sua migliore, o almeno credo, amica di sempre.

Ma lui è arrivato a teatro, ha urlato in mezzo alla folla imprecazioni contro me e Cameron mentre ci stavamo per baciare, e soprattutto si è scambiato messaggi con Cameron riferendosi ad un certo "piano" per farmi soffrire.

Quella acida e furiosa dovrei essere io, in teoria, ma non riesco a prendermela.

In fondo, se vuole solo farmi soffrire, significa che non merita nemmeno la mia isteria.
Non merita le mie lacrime, le mie grida.

E nemmeno Cameron, ovviamente.
Con lui parlerò domani.

La pioggia continua a scendere a dirotto, e ormai siamo entrambi fradici.
I miei capelli lunghi gocciolano sulle mie scarpe, bagnandole sempre di più.
Dalla borsa tiro fuori velocemente un oggetto nero, grande quasi come la mia mano.

Lo porgo a Shawn.

"È il mio cellulare. Dove lo hai trovato?" Balbetta Shawn.

"A teatro, per terra, mentre stavo andando via. Ho deciso di riportartelo"

Shawn spalanca gli occhi e si mette una mano tra i capelli.
Capisce di essere stato scoperto.
I miei occhi nocciola, ardenti sotto il suo sguardo, si riempiono di lacrime, che ricaccio velocemente via.
Deglutisco a fatica.

"Senti Ariana.." inizia a parlare.

"È tutto ok." Lo interrompo "non c'è bisogno che tu mi spieghi nulla. Ho letto tutto, e capito tutto, purtroppo. Ti chiedo solo di non avvicinarti più a me, non voglio nessun tipo di rapporto o contatto con una persona come te. Non voglio più saperne di te, tanto meno di Cameron, ma con lui parlerò domani. Cancella il mio numero, cancella la mia vita dalla tua. Fa come se non ci fossimo mai incontrati, fa come se non fossi mai venuto qui a Los Angeles." Mi fermo un secondo, e mi rendo conto di aver iniziato a piangere, contro la mia volontà. Le lacrime mi stanno rigando il volto, facendomi singhiozzare. "Credevo che  quella che ti dovesse chiedere scusa fossi io. Credevo di dovermi scusare per non averti ascoltato  quando mi hai detto di stare lontano da Cameron. Credevo di dovermi scusare quando mi hai avvertita e cercata di allontanare da lui. Ma ora devo solo chiedere scusa a me stessa, per aver riposto fiducia in una persona come te. Non cercarmi più. Addio, Shawn."

Lo guardo un'ultima volta, quindi mi volto e cammino via.
Non mi va nemmeno di correre, ormai sono zuppa, quindi non mi interessa.

Sento il cancello della grande casa alle mie spalle chiudersi, e il desiderio di voltarmi è grande, ma faccio appello a tutte le mie forze per non girarmi verso l'unica persona su cui credevo avere fiducia, ma che mi ha uccisa più di tutte.

Shawn's POV.

Chiudo il grande cancello davanti a me, e rientro in casa.

Non so nemmeno io come mi sento.

Desolato, sconfortato, triste, arrabbiato?
Forse.

So solo che ho un grande bisogno di andare in soffitta.
E prendere un oggetto che potrà porre fine a questa sofferenza.

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Spazio autrice.

Spero vi sia piaciuto il capitolo, lasciate un commento e una stelline se si.
Per me è importante il vostro feedback!

-giulxxia

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⏰ Last updated: Aug 20, 2018 ⏰

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