4

1.2K 117 16
                                    

All Of Me -John Legend

Finito l'allenamento Akaashi tornò a casa deciso a farsi una doccia nella tranquillità del suo bagno. Salutò tutti i compagni di squadra complimentandosi con loro per i vari miglioramenti e augurando buona serata a tutti.
Preso il borsone si diresse di corsa a casa, entrando si accorse che non c'erano i suoi genitori.
"Saranno ancora a lavoro" pensò.
Aprì l'acqua calda, riempendo la vasca mentre cercava un bagnoschiuma da aggiungere. Si immerse poco dopo col cellulare a portata di mano, rilassò i muscoli ancora tesi per l'allenamento e cercò di svuotare la mente, mise una canzone dal telefono. La sua preferita. Si abbandonò sulle dolci note del pianoforte accompagnate dalla voce avvolgente del cantante. La ascoltò senza perdere una parola, ad occhi chiusi. Alla fine, prese il cellulare, deciso a scrivere a Bokuto.

-Ciao Bokuto, sono sempre io. Ormai non spero neanche più in una risposta, ma forse è meglio così. Se ti desse fastidio me l'avresti scritto, ma non facendolo non so se pensare a te incuriosito di quello che posso ancora dirti, oppure pensare che non te ne freghi nulla e che non meriti una risposta.
Finché ne avrò l'occasione, continuerò, magari riuscirò a smuovere qualcosa in te da permetterti di rispondere.

Ti ricordi la canzone che mi dedicasti? Io la ricordo bene, ricordo anche te che cercavi di cantarla. A modo tuo, un po' stonato, ma eri così dolce!
La ascolto ancora, l'ho ascoltata adesso. Mi torna in mente quel pomeriggio, dopo l'allenamento terminato un'ora prima per un impegno imprevisto del nostro allenatore, quando mi hai chiesto di andare a fare un giro.

Potevo dirti di no? Certo che non potevo. Ci cambiammo e salutando gli altri ci incamminammo nelle strade affollate di Tokyo. Poi tu mi presi la mano e mi trascinasti in un parco, ci sedemmo all'ombra di un albero e restammo seduti lì. Parlammo, ridemmo, e ci abbracciammo.
Poi te ne uscisti con quella canzone.

Me la feci ascoltare, compresi al volo le parole, nonostante fosse una canzone inglese e pensai a te fare fatica nel comprenderla solo per potermela dedicare. Mi piacque.

"Akaashi, che cosa farei senza le tue parole? Quando appreso il tuo amore sapevo di non potermi sottrarre a te, e questo perché mi attrai. Mi chiedevo, tempo fa, cosa pensavi quando il tuo sguardo meticoloso e serio incrociava il mio, 'cosa passa nella mente di quel ragazzo?'. Mi ritrovai rapito da te, e mi stava bene così, inseguirti ovunque, senza sapere quale era la tua destinazione, ma io mi fidavo. E mi avresti portato in un posto bellissimo. Il tuo cuore.
Quel giorno, quando mi hai confessato il tuo amore, hai pianto. Sei bellissimo anche mentre piangi, il tuo volto rosso e gli occhi umidi, poi d'improvviso passa tutto grazie ad un mio abbraccio. Io ti sono vicino e non voglio perderti. È come starsene sotto l'acqua, io non sento assolutamente nulla di ciò che c'è fuori, è tutto ovattato e confuso, ma respiro, perché lì con me, ci sei tu. Tu che mi baci, mi accarezzi, mi tieni stretto, tu che mi ami. Per questo anche se siamo due pazzi non mi importa, perché siamo insieme.
Ti darò tutto di me, Akaashi, perché ti amo".

Il mio pianto te l'aspettavi, ero felice. Tu mi avevi detto delle cose profonde e io sapevo (e so) che eri sincero. Chiaramente era la prima volta che qualcuno me le diceva, ma anche se altri cento me le avessero dette, le tue mi sarebbero piaciute di più.

Ora lascia che aggiunga qualcosa io a quel discorso.

"Bokuto, mostrami le tue carte adesso. Io te le sto mostrando. Voglio vedere il cuore tra esse, rischia anche se è difficile. Riprovaci. Cercami. Io sto ancora aspettando che tu mi dia tutto di te, e sto aspettando di darti tutto di me."

//Nonostante gli anni passino questa è una delle canzoni d'amore più belle\\

Playlist   //BokuAkaWhere stories live. Discover now