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White Flag -Dido

-Il giorno del tuo diploma mi dissi di non amarmi più. Se ci ripenso, ora, mi viene da piangere.
Ho pianto allora, come farei a non piangere adesso?
È da mesi che aspetti il mio messaggio in cui ti dico che sono andato avanti, pensavo che quello di una settimana fa ti traesse in inganno, ma l'hai addirittura ignorato.
Volevo riallacciare i rapporti con te, forse appena hai visto il mio messaggio l'hai intuito, ma ti sei posto una domanda.
"Vuole parlare di 'noi'?"
Ed era quello il mio obiettivo, ma dopo una settimana ho cambiato idea.

Non voglio renderti la vita difficile. Leggi questi messaggi, rispondi se vuoi e se non ti va ignorali.
Non posso costringerti a fare ciò che non vuoi.
Non torneremo mai come eravamo prima del tuo diploma.

Quel giorno tu mi dissi quelle parole, freddamente, e non potevo crederci.
Non ho mai pensato che stessi dicendo il vero, quando hai lasciato le mie mani e mi hai detto: "È finita, Akaashi."
Mi hai spezzato il cuore, non lo accettai e non lo accetto, ma sopratutto io non ti ho ancora risposto.

Per te, che vivi con quel l'idea, che anch'io sono andato avanti e che sto bene, avrà senso tutto quanto.
Avrà senso il mio silenzio fino alla settimana scorsa, e avranno avuto senso le mie lacrime quel dannato giorno.

Perché non ho mai creduto che tu fossi sincero, il giorno del diploma?
Come faccio a credere che tu, da un giorno all'altro, possa aver cambiato idea?
Il giorno prima mi abbracciavi, mi baciavi e mi ripetevi quelle due parole che mi hanno fatto innamorare.
All'inizio avevo pensato che fossi entrato nella tua depressione, ma non eravamo in una partita e non accennavi a cambiare idea.
Il tuo viso non era mutato neanche dopo le mie lacrime e i miei 'perché', ancora oggi, senza risposta.

Prima di lasciarmi avevi parlato della tua vita all'università, ed io ero contento per te e per i tuoi progetti. Avresti continuato a giocare a pallavolo, saresti stato con me nei weekend ed eri esaltato al pensiero di noi due, insieme, quando anch'io mi sarei diplomato.
Me l'hai ripetuto fino al penultimo giorno.

Cos'era successo poi?

Spero che mi risponderai almeno per messaggio.
Voglio sapere i tuoi sentimenti di adesso e di mesi fa, voglio non avere ulteriori dubbi e un giorno ti darò la mia risposta.

Nella mia mente, noi due, stiamo ancora insieme.
E se sarà necessario, affonderò con questo amore.
Perché, Bokuto, sono innamorato e lo sarò per sempre.

Forse mi hai incontrato per strada, o mi hai visto in lontananza, di sfuggita, ed avrai pensato che io abbia superato quel fatidico giorno.
Ridendo con i nuovi membri del club oppure uscendo con qualche compagno di classe, ti sembrerà tutto normale, tutto a posto, ma sono io che ho voluto fartelo credere.
Ho lasciato che vedessi un me rinato, felice e senza preoccupazione, ma stavo mentendo.

Non ci saranno bandiere bianche, se busserai alla mia porta.

Ti amo, Bokuto.-

Akaashi spedì il messaggio al ragazzo più grande e spense la radio.
Aveva scritto quel messaggio, in pochi minuti, digitava le prime parole che gli passavano in testa, probabilmente sbagliando qualche verbo.
Si alzò dal letto, prese lo zaino e si diresse verso la Fukurōdani, pronto per un'altra giornata di scuola.

// Vediamo...

Team Bokuto🦉

O

Team Akaashi🐥

(se scoprite il mio vi regalo un Kenma selvatico🐱)

Playlist   //BokuAkaWhere stories live. Discover now