Capitolo X: La ragazza scomparsa

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« Ti ringrazio per avermi accompagnata a casa...» disse Sarah, e poi si diresse verso la porta.
« No, Sarah... Aspetta un secondo. »
Lei si voltò.
« Ti devo delle scuse...»
« Non so a cosa tu ti riferisca- »
« Ti prego lasciami parlare... So che ho un carattere complicato e che i miei comportamenti contraddittori causano confusione e, credimi, so anche di non essere una delle persone più gentili della Terra; perciò se sei arrabbiata con me e non vuoi più vedermi, lo capirò. Naturalmente ti proteggerò, quello lo farò sempre, che tu  lo voglia o no. »
Sarah, che per tutto il tempo aveva tenuto lo sguardo fisso su di lui e le braccia incrociate, gli prese la mano.
« Non sono io quella arrabbiata, Draven, sei tu. Non pretendo che tu sia perfetto, nessuno lo è, io vorrei solo che tu ti aprissi con me... Vorrei che ti fidassi di me. » gli disse con voce malinconica e alquanto rattristata.
« Io mi fido di te, principessa! »
« Allora dimmi cosa sai su Peter e perché litigavi con tuo padre.»
« Io...»
« Fammi indovinare: non puoi farlo. »
« Non è semplice come pensi »
« Io non so cosa pensare Draven, è questo il problema! Tu non hai idea del casino che c'è nella mia testa! » gli urlò contro con le lacrime agli occhi.
« Non hai idea di quante domande senza risposta, quante paure e quante insicurezze mi tempestino giorno e notte, in ogni dannato secondo!!! »
Draven non aveva più il coraggio di guardarla dritta negli occhi, sapeva che lei stesse male, ma non immaginava che il dolore la stesse consumando fino a quel punto.
« Non sai come ci si sente quando ogni volta che chiudi gli occhi hai il timore di non svegliarti più... Io non ho chiesto niente di tutto questo, voglio solo un po' di pace.» continuò piangendo la giovane.
« Ti prego, vattene via...» lo implorò poi con un filo di voce. Lui non disse niente e se ne andò. Non si era mai sentito in quel modo: il suo cuore sembrava essersi fermato mentre lei gli confessava cosa provasse. Aveva sempre creduto che l'anima tormentata fosse la sua, ignorando che quella di lei fosse ridotta molto peggio.

Il giorno dopo Sarah si svegliò più tardi del solito. Si preparò in fretta e furia e poi salì sulla macchina di Harper. La trovò intenta a mettersi il rossetto e sistemarsi l'acconciatura.
« Ti fai bella per qualcuno? » le chiese con un sorriso malizioso.
« Mmm? Bella? Tesoro, io sono nata bella, non posso farmi bella. Non avrebbe senso, non pensi? » rispose con un'espressione tutt'altro che seria e iniziò a guidare verso la Grimold High School.
« Ok, ok, Afrodite ho capito. » le disse con un sorrisetto.
« Afro, chi? »
« Dov'eri alle lezioni di epica? »
« Epica? Non è che ti sei confusa con ippica?»
Sarah si mise a ridere a crepapelle per quel commento così sciocco e poi sentenziò: « Oh, Harper!! Solo tu puoi farmi tornare il buon umore! »
« Lo so, lo so, sono fantastica anche se non so perché tu abbia riso... Un attimo, come buon umore? E' per ciò che è successo ieri, certo, come sono stupida! Scusami, Sarah, sono veramente una persona orribile. Non ho pensato a quello che...»
« Harper, Harper sta tranquilla, ok? Non è per quello che credi tu...»
« Allora per cosa?» le chiese preoccupata mentre parcheggiava.
« Per Draven »
« Come?! Ma tu e Draven siete la coppia perfetta! » esclamò e le due uscirono dall'auto avviandosi verso l'entrata. Sarah si soffermò per un momento: ricordò il demone che aveva tentato di ucciderla la notte prima e le sembrò di rivivere un'altra volta il terrore che le aveva fatto provare. Fu, però, riportata alla realtà da Harper in pochi secondi: la ragazza poteva diventare veramente assillante quando si trattava di gossip.
« Eh, ehm!! » tossicchiò.
« Non siamo mai stati una coppia. Mi ero illusa che potessimo esserlo dopo che mi aveva baciata, ma ora non ne sono più così sicura. Draven mi nasconde troppi segreti...»
« Aspetta, aspetta, ti ha baciata?! Quando è successo?»
« Ieri, dopo che tu te ne eri andata »
« Vedi, mi perdo sempre i momenti romantici! E poi cos'è accaduto? »
« Ho dovuto rispondere ad alcune domande della polizia e in seguito Draven mi ha portata a casa. »
« Io non capisco Sarah... Cosa ha fatto di sbagliato quel povero angioletto? »Sarah ridacchiò.

𝕿𝖍𝖊 𝕯𝖗𝖊𝖆𝖒𝖊𝖗Место, где живут истории. Откройте их для себя