Il serpent smise di ridere e la guardò negli occhi, poi le poggiò una mano sul braccio e lei rimase ferma, non la spostò, semplicemente rimase a guardarlo e poi disse qualcosa.

Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Cheryl andò verso di lei mentre suonava la campanella, mentre l'altra salutò il suo amico e si girò per andare nella sua classe. In quel momento vide la rossa venire verso di lei.

Il cuore le iniziò a battere forte. Rimase immobile, non riusciva a fare un passo. Il solo pensiero che Cheryl potesse rivolgerle delle attenzioni le faceva quest'effetto.

La rossa la prese per un braccio e i libri che aveva in mano caddero a terra. La trascinò per il corridoio mentre gli altri stavano entrando nelle classi. Successe tutto così in fretta: Cheryl la portò dentro lo sgabuzzino del bidello
"Aspe..." posò le sue mani sulle guance di Toni avvicinando i loro visi e la baciò non facendola finire di parlare.

Finalmente l'aveva fatto, aveva preso il coraggio di fare ciò che bramava di più da giorni: baciare quella ragazza.

Toni all'inizio si irrigidì però dopo poco si rilassò. Quel contatto la fece sentire bene, voleva non finisse più. Quelle labbra al sapore di ciliegia le aveva immaginate così tante volte sulle sue che ora le sembravano ancora meglio di come ricordava.
Posò le sue mani sui fianchi di Cheryl e chiese l'accesso con la lingua e l'altra glielo concesse  immediatamente come se non aspettasse altro.

Era come rinascere, come se le loro labbra fossero acqua e per tutto quel tempo in cui non si erano avvicinate fossero state in un deserto.
Quel bacio durò tanto, tanto da perdere il respiro.

Si staccarono per riprendere fiato. I loro nasi si toccavano e le loro bocche erano a pochi centimetri di distanza.

Respiravano a fatica, avevano tutte e due il fiatone come se avessero finito di correre una maratona.

Si guardarono negli occhi.

Vi si poteva leggere incredulità, non si aspettavano di trovarsi in quello sgabuzzino, quel sabato mattina a baciarsi e ora non sapevano che dire o che fare.

Dopo qualche secondo Toni si allontanò di alcuni passi.
"Non puoi fare così" la sua voce era dura e ferma. Cheryl la guardò interrogativa
"Non puoi prendermi e buttarmi in uno sgabuzzino e-e baciarmi. Non dopo avermi costretta a starti lontana. Non sono un giocattolo che puoi usare a tuo piacimento." Stava per continuare quando Cheryl la fermò
"Eppure non mi sembravi tanto contrariata quando ti ho baciata"
Toni la fissò negli occhi e ci pensò qualche secondo
"Perché tu sei inevitabile per me" si prese una pausa per vedere la reazione di Cheryl, che ne rimase colpita, non si immaginava una risposta del genere
"E mi sembrava abbastanza ovvio dato tutto quello che ho fatto. Ma non posso correrti dietro se poi tu mi tratti da schifo" la ragazza dai capelli rosa abbassò la voce.

Cheryl rimase immobile e la fissò, non sapeva cosa dire. Era riuscita a rovinare una delle poche cose belle che erano successe nella sua vita, era colpa sua, nessuno l'aveva obbligata. La persona da cui era ossessionata e a cui pensava ogni giorno, che era riuscita ad entrare nel suo cuore era lì a dirle che provava qualcosa per lei ma che la evitava per via del suo carattere.

Toni sospirò e la fissò negli occhi, era ancora immobile, persa tra i suoi pensieri. Dopo un po' decise di andare via, fece un passo in avanti

"Scusa"

Lo sentì quasi come un sospiro, la più alta lo disse così a bassa voce che non sembrò neanche reale.

"Sai che questo non cambia le cose, vero?" Alzò gli occhi incastrandoli in quelli dell'altra.

Closer to you||choniUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum