Nonostante odiasse ancora il fratello, Natsu lo stava rivalutando come persona. Anche se non si era più fatto sentire aveva comunque provveduto al sostentamento del fratello minore oltre che a quello della famiglia che si era creato, ed inoltre aveva anche investigato su Acnologia per poter vendicare la morte del loro padre. Quando la sera prima se ne era andato aveva lasciato un biglietto nella tasca di Natsu senza che nessuno, a parte lui, lo notasse. Era stato in gamba. Non era da tutti riuscire a nascondere un movimento del genere a ben sette persone abituate a leggere tutti i movimenti di una persona. Comunque, il biglietto diceva che Natsu doveva recarsi davanti alla tomba dei genitori quella mattina alle 10:00 se voleva spiegazioni più dettagliate. Andare voleva dire saltare una giornata di Università, ma non gliene importava veramente. Chiese a Lucy di prendere appunti anche per lui e andò all'appuntamento col fratello. Arrivò puntuale come un orologio svizzero davanti alla tomba a doppia lapide dei genitori. Si ricordava ancora tutto come se fosse stato ieri, ma prima di scivolare nei ricordi, una mano gli si appoggiò sulla spalla. Si girò, e si sorprese nel vedere il professor Makarov.
Makarov:Ciao Natsu. Anche tu fai visita ai parenti?
Aveva il solito sorriso, ma gli occhi erano molto tristi. Si fermarono a parlare. Il professore raccontò di essere andato a trovare la tomba della moglie Polyurshica e del figlio Ivan, il padre di Laxus, entrambi morti in un incidente. Natsu, di contro, raccontò dei genitori e dei problemi col fratello.
Makarov:Capisco, dunque, tuo fratello è tornato dopo 12 anni di assenza, durante i quali ha comunque continuato a prendersi cura di te, anche se indirettamente, e pra non sai se perdonarlo o meno? Per Giove, la risposta dovrebbe essere ovvia...
Natsu:Quindi secondo lei dovrei perdonare una persona che non è mai stata presente nella mia vita?
Makarov:Certo che sì. Nonostante sia stato occupato a rintracciare l'assassino di tuo padre ti ha sempre tenuto d'occhio. E adesso che sta per tornare lui, anche lui è tornato per avvisarti. Non puoi, in tutta onestà, dire che non era presente. Era lontano, questo sì, ma non assente. E poi, siete una famiglia. Dovreste sostenervi l'uno con l'altro. I legami sono tutto quello che realmente abbiamo, ragazzo. E gettarli via così è come buttare una vita, non ti pare? Da quel che ho capito lui ci tiene davvero a te. Ma tu? Tu ci tieni a lui?
Detto questo salutò il rosato e se andò per la sua strada, lasciando Natsu a riflettere sulle sue parole. Ad un certo punto notò la presenza di suo fratello a qualche metro da lui.
Natsu:Finalmente sei arrivato. Ora spiega tutto. Dove sei stato? Cosa hai fatto? Perché non sei venuto neanche al funerale di mamma?
Zeref:Calma, calma. Ti racconterò tutto quello che puoi e che hai bisogno di sapere. Ti basta?
Natsu:Dipende da cosa mi dirai. Ora sputa il rospo.
Zeref:Come sei impaziente, fratellino. Allora... Da dove comincio...? Ah, sì. Quando mi dicesti che nostro padre era stato ucciso rimasi sconvolto, anche se non quanto te, che lo avevi visto morire. La mia mente rimase in apatia fino a che, due giorni prima del funerale, mi dicesti che ti saresti allenato per vendicarlo. In quel momento capii che dovevo darti tutto l'aiuto possibile. Quell'essere all'epoca aveva appena una ventina d'anni ed era stato in grado di ammazzare tutti i Re dei Draghi. Se non ti avessi aiutato saresti morto anche tu. L'unico modo per aiutarti, però, era apprendere tutto il possibile su quel criminale e diventare abbastanza forte da poter aiutare in combattimento. Nonostante avessi solo 12 anni avevo ricevuto delle borse di studio per College prestigiosi, come ricorderai. Le sfruttai tutte, ottenendo due dottorati col massimo dei voti, ma questo non ti interessa, immagino. Durante questi anni ho indagato, analizzato e cercato qualsiasi cosa potesse condurmi al mio obbiettivo e ovviamente su di te per vedere se stavi bene. Mi feci addestrare in tutti gli stili di Viet vo Dao, un'Arte Marziale Vietnamita, in modo da poter stare al tuo fianco una volta giunto il momento. Inutile dire che trovai anche mia moglie, durante questi anni. E, fattelo dire, muore dalla voglia di conoscerti.
Natsu:Ma che cazzo! Ma sei un genio o cosa? Tutto questo in 12 anni? E come hai fatto per i soldi?
Zeref:Mi sono trovato vari lavoretti ben pagati come spia dei servizi segreti... No, scherzo. In realtà ho sfruttato la mia parte di eredità dello zio Atlas.
Natsu:E dov'è la mia parte?
Zeref:In banca. Sono ancora il tutore della tua parte, ma adesso puoi usarla come vuoi. In più sono da poco entrato in polizia come detective. Questo mi faciliterà le indagini. Beh, arrivederci, Natsu.
Si girò e si avviò, ma Natsu lo fermo e lo abbracciò. Il fratello sembrò sorpreso, ma ricambiò l'abbraccio. Natsu si era reso conto che le cose non erano state facili per Zeref, e questo lo aveva convinto a perdonarlo.
Natsu:Domani sera tu e tua moglie venite a cena da noi. Non si discute.
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Io per te~~NaLu~~
FanfictionPersonaggi Natsu Dragneel:19 anni, orfano, vivace, un po' tonto. Frequenta, insieme ai suoi amici, l'Università Marziale Guild, nella classe di Fairy Tail. Ama molto i combattimenti, infatti è praticante di Dragon Fight, un'Arte Marziale antichissim...
