IV

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Per arrivare da casa mia alla centrale c'erano due possibilità: o svoltare a destra tagliando verso la centrale o svoltare a sinistra e girare una decina di quartieri fatti di viuzze a senso unico prima di arrivare a destinazione. Non chiedetemi perché ma quel giorno svoltai a sinistra anziché a destra.

All'improvviso sentii il bisogno di arrivare tardi, di non presentarmi.
Certo, il litigio con Nick era passato da tempo ormai, ma l'idea di rivederlo mi pietrificava.
Allo stesso tempo mi mancava come non mai.
In una di quelle viuzze si trovava il Night Owl, la prima discoteca in cui andai.

Nick mi aveva chiamato di pomeriggio
«Carotina stasera si esce!»
«Come scusa? Sono stanca morta»
«No, non è vero, Judy Hopps non si stanca mai»
«Questo lo dici tu, allora dove mi porti? Al cinema, a teatro?»
«A ballare, coniglietta ottusa»
«No no no, io non vengo»
«Dai, andiamo al Night Owl, si beve e si balla»
«Nick sei pazzo, io non ho mai bevuto!»
«Allora questa è l'occasione per cominciare, passo a prenderti alle dieci»
Attaccò subito dopo.

Io corsi in bagno, erano le otto e dovevo fare la doccia, trovare qualcosa da mettere e chiamare i miei.
Iniziai con la cosa più urgente, chiamare i miei mi portò via mezz'ora e fare la doccia me ne portò via un'altra mezza.
Così alle nove mi ritrovai a fissare l'armadio

Nick ma avvisare con un po' di anticipo quanto ti costava?

Mi feci strada tra una camicetta e l'altra fino a scovare un vestitino nero a maniche corte che arrivava sotto le ginocchia.
Sulla sveglia lessi la scritta 9:30 e risi soddisfatta.
Un attimo dopo Nick suonò al campanello, stranamente era in anticipo.

«Hey carot... Ma che ti sei messa?»
«Ciao anche a te Nick» dissi alzando gli occhi al cielo.
«Judy cambiati per favore» si diede una botta in faccia e io arrabbiata risposi.
«Cosa non va' nel mio vestito»
«Judy, andiamo in discoteca, non ad un funerale»
«Ah, sentiamo, secondo te che dovrei indossare?»
«Hai una minigonna?»
«No»
«Degli shorts»
«No»
«Dei vecchi jeans e delle forbici?»
«Si, quelle le ho»
«Allora prendi tutto e andiamo nella tua stanza, fortuna che sono venuto in anticipo»

Raggiunsi Nick in camera.
«Allora carotina, tira su la codina»
«Nick!!»
«Tranquilla, devo solo prendere delle misure»
Nick mi passò diverse volte la zampa lungo la vita e le cosce mentre appoggiava i vecchi jeans sul mio sedere spostando di tanto in tanto la coda.
Era così imbarazzante ma allo stesso tempo piacevole, aveva un tocco caldo e rassicurante.

Se Mike fosse entrato in quel momento sicuramente avrebbe ucciso Nick

Ad un tratto Nick si allontanò e iniziò a tagliuzzare i jeans.
«Nick, cosa stai facendo ai miei jeans?»
«Adesso vedrai, ho quasi fatto, un buco per la coda... et voilà, provali»
Rimase imbambolato a fissarmi.
«Vuoi girarti Nick?»
«Si, scusa mi ero incantato»
Indossai quella specie di shots e notai subito che erano davvero troppo corti.
«Nick, io così non ci esco, coprono a mala pena il sedere!»
«Carotina, in discoteca si va così e poi ti stanno benissimo, ora serve solo una maglietta corta» disse buttandosi a capofitto nel mio armadio
«Io così non vengo»
«Si invece, sei perfetta... Ah, ecco la maglia»
«Nick, quella è di quattro anni fa, è un ricordo ed è troppo corta»
La maglietta era lilla con la scritta bianca "I'm a super girl", da piccola la adoravo.
«Carotina, sono le dieci, metti la maglia e andiamo»
«No»
«Dai Judy, è solo una maglia»
«Non mi vesto mai così!»
«C'è sempre una prima volta»
«Non la metto» incrociai le braccia
«Dai carotina»
«No»
«Allora non ti porto più il succo di carote in ufficio a colazione»
«Allora me lo faccio portare da Clawhauser»
«Judy, Clawhauser ti vuole bene ma non farà mai tutte quelle scale ogni mattina»
«Uffa, hai vinto» misi il broncio e mi tolsi il vestito senza preoccuparmi di Nick per poi infilare la maglietta.
«Visto che ti sta bene» disse mentre mi specchiai.
«Ok, hai ragione, però ora andiamo»
«Brava la mia carotina»
Presi il necessario e uscimmo.

Passare di fronte al Night Owl mi fece tornare in mente tutte le emozioni che provai in quei venti minuti di macchina. L'ansia si mischiava alla paura e alla curiosità, riuscivo a stare calma solo perché Nick era lì.

La sera della festa della centrale le emozioni erano le stesse, solo che Nick non era accanto a me.

Purtroppo arrivai alla centrale, parcheggiai e trattenendo il respiro entrai.

Il ballo delle incertezzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora