1. Come se ti conoscessi da sempre

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Ancora una volta, Chiara, che frequentava le scuole superiori, doveva restare a scuola tutto il pomeriggio, anche se le lezioni erano già finite.

Aspettava che sua mamma la venisse a prendere, dopo il lavoro. Nonostante i 19 anni compiuti della figlia, le vietava di tornare da sola a casa con i mezzi pubblici.

Ma a Chiara non pesava rimanere ancore altre ore a scuola, aveva con sé i compiti da fare e si portava avanti con lo studio.

Aveva il suo angolino preferito: si sedeva al tavolo, davanti al computer e con il muro alle sue spalle,  dove a testa sempre bassa si concentrava sui libri . C'erano anche altri posti a sedere a quel tavolo, dove ogni tanto qualcuno si metteva ad usare gli altri computer o a fare altro ma lei voleva stare proprio lì e rimaneva per i fatti propri, senza dare confidenza a nessuno.

Gli altri studenti, che arrivavano in anticipo per i corsi serali, passavano di lì, chiacchieravano, ma nessuno riusciva a distrarla.

Fatta eccezione per Francesco, il suo ex compagno di classe.Era stato bocciato l'anno scorso e ora ripeteva l'anno però non più al diurno come Chiara ma al serale.

Qualche volta con la coda dell'occhio lei lo vedeva arrivare e si salutavano. Poi Francesco saliva le scale e si metteva a sedere a fianco a Chiara. Ogni volta che c'era lui, Chiara metteva da parte i libri per conversare con Francesco e gli sorrideva timidamente. 


Al tempo stesso, Chiara, a cui piaceva segretamente Francesco, sapeva che non poteva esserci un futuro tra di loro. Era già fidanzato, per di più con una sua amica. 


 Ogni tanto Chiara, per passare il tempo scarabocchiava sui suoi quaderni.

Di nascosto, disegnava ritratti a matita degli studenti che le giravano intorno. Proprio una di quelle volte in cui lo faceva, qualcuno catturò l'attenzione di Chiara..


Vicino a lei c'era un trio di ragazzi.

Il primo era un ragazzo, molto carino, era seduto comodo comodo sulla sedia davanti ad un computer. 

Il secondo, alle sue spalle, un ragazzo bruttino, con uno stile nerd.

E il terzo, alto, con le spalle e le braccia robuste. tra cui sentirsi al sicuro e protette, le labbra carnose da mordere, occhi azzurri come il cielo, con gli occhiali, pelato e con la barba lunga.

Non un fotomodello ma molto affascinante. E poi a Chiara i fotomodelli erano indifferenti, non le trasmettevano alcuna emozione. Lui era perfetto nelle sue imperfezioni. Aveva un qualcosa di misterioso ma al contempo così familiare...

Come se lo conoscesse da sempre.



Continua...



La leggenda del filo rossoWhere stories live. Discover now