❧Prologo❧

31 2 0
                                    


La sala del trono era come sempre luminosissima. I grossi finestroni tutt'attorno lo spazioso salone facevano entrare la luce del mattino color platino che contrastava e faceva risplendere la struttura della costruzione colore dell'argilla.

La giovane regnante era da poco uscita dalla sala da pranzo dopo la solita colazione abbondante fatta di ottimi succhi di frutta appena spremuta, uova di giornata e pane fragrante e profumato appena sfornato.

La routine era sempre la stessa, tutti sapevano sempre le preferenze della regina, tutti sapevano l'ora a cui la regina si svegliava e di conseguenza tutti sapevano a che ora prevedere tutte le successive sue mosse, comprese pause e distrazioni.

Non era stato facile per lei né per tutti gli occupanti del castello da quando gli adorati consorti reali erano scomparsi misteriosamente. La vita nel Palazzo del Fuoco Sacro era più o meno sempre la stessa, tutti avevano il dovere di prendersi cura della principessa, di proteggerla e di far sì che sentisse il meno possibile la mancanza dei genitori.

Tutto ciò però non poté portare ad altro se non al totale isolamento, se pur fatto con le migliori intenzioni, da parte della prossima regina del regno.

L'apatia oramai aveva preso l'anima della principessa Kasthilie e non aveva nessuna intenzione di lasciarla andare, le uniche interazioni davvero piacevoli che aveva la giovane erano le amicizie di sempre, le tre guardiane dei tre poteri elementali della Terra, dell'Acqua e dell'Aria e la personale amica e consigliera Saruna. Quelle davvero spiacevoli invece erano funzionari, rappresentanti, capitani, politici e così via.

La freddezza ormai le apparteneva, la diplomazia non aveva segreti e il distacco l'unico porto sicuro; se non fosse stato per quella notte.

Al ballo. Dopo il ballo, per la precisione. Su quel balcone. Se non fosse stato per quel rumore che sentì quando quegli occhi ruppero tutti gli schemi. Con quella mossa davvero troppo audace per una persona appena conosciuta. Se non fosse stato per quella piacevole ansia.

La scrittura era inconfondibile. Pur non facendo caso alla rischiosa dedica con la quale iniziasse, non poteva che essere sua.

A

Vostra maestà, la regina Kasthilie Shamie di Longalya,

Dolce Regina,

il tempo è estremamente dilatato passato con la consapevolezza di non poterlo spendere in Vostra presenza. Con questa mia lettera vorrei confermare la presenza della mia persona alla ormai prossima cerimonia in quel di Longalya, ma anche liberare i sentimenti di nostalgia che ancora vivono in me quando penso a Voi .

I ricordi hanno più forza di quanta ne abbia io per cercare di ricacciarli indietro nella mente.

Spero non risulti di troppo disturbo la comunicazione della mia visita anticipata voluta annunciare con la presente lettera, in quanto la data prevista fosse il giorno antecedente il "Crocchio dei regnanti".

Concludo dicendo che verrò da Voi.

Verrò da Te mia amata. Per stringerti. Per riassaporarti. Verrò perchè non posso più resistere. Manchi ad ogni parte del mio corpo. E del mio cuore.

Aspettami, alla prossima luna ti raggiungerò mia sovrana.

Il tuo, sempre fedele

Romitsu Varald "Prima Speranza" principe del Goreland

La regina del podere chiamato Longalya, leggeva quelle parole con contenuta trepidazione e con mani tremanti che quasi non reggeva la sottile striscia dove erano disegnate.

Di fronte a lei, le sue ancelle, che consegnarono personalmente il messaggio, con occhi curiosi provavano a scrutare nel suo sguardo una qualche notizia succulenta già intuendo il mittente della pergamena.

Dopo il dolce congedo dell'autore, la giovane donna dai lunghi capelli dalla luce profondamente di smeraldo strinse a sé quella paginetta di lino leggermente consumato dall'umidità e annusò con veemenza la stoffa che aveva ancora trattenuto il profumo del suo amante.

Alzò appena il capo in direzione delle tre consigliere ma il gesto fu più che eloquente, infatti non fece nemmeno in tempo ad aprire bocca che tutte, che fino a quel momento avevano trattenuto il fiato, si erano alzate come molle in uno slancio di...

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Alzò appena il capo in direzione delle tre consigliere ma il gesto fu più che eloquente, infatti non fece nemmeno in tempo ad aprire bocca che tutte, che fino a quel momento avevano trattenuto il fiato, si erano alzate come molle in uno slancio di gioia verso di lei per congratularsi con la loro regina, sinceramente felici ed entusiaste per la notizia.

La quarta, e la più fidata tra loro, Saruna, era rimasta tutto il tempo in piedi, con un espressione che ad occhi stranieri risultava più che impassibile ma per chi aveva avuto modo di scavare più a fondo nella sua personalità sapeva essere segno di una tensione e preoccupazione tale da non volerne far trapelare nemmeno un po'. Cambiò infatti non appena la regina volse il suo sguardo felice verso di lei, quindi la affiancò sul trono con passi lenti e misurati, non staccando mai gli occhi dai suoi e con affetto per la felicità di quel momento e con una distensione dei muscoli della mascella, una volta al suo fianco le poggiò una mano sulla spalla.

Si scambiarono tutte e quattro un sorriso dolce e comprensivo mentre tornando a rivolgersi a Kasthilie, stringendola un poco ancora, si fece guardare con le lacrime agli occhi da quella che fin da piccola era stata la sua unica e migliore amica.

"Arriverà...verrà qui!" infine disse la giovane, due occhi color miele dorato brillavano inumiditi riflettendo il sole nel cielo, un sorriso si allargava sul volto facendo sfavillare denti proporzionati su una bocca piccola e rosea. 


❧❧Longalya❧❧Where stories live. Discover now