La scommessa [Adrinette]

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[se vi interessa solamente il succo della storia leggete la parte in grassetto]

<<non ci credo neanche se lo vedo>> pronuncia alya, la mia migliore amica, con sguardo beffardo

<<beh credici perché ho deciso di dichiararmi ad adrien e questa volta ci riuscirò>>ribatto sicura di me osservando-con sguardo sognante- adrien,con la coda dell'occhio, camminare verso l'entrata della scuola

<<farò il tifo per te, ma ora entriamo in classe>>dice trattenendo una piccola risatina spingendomi verso l'entrata della scuola.

Erano finalmente trascorse le prime tre ore di lezione- le tre ore di lezioni più noiose e lunghe della mia vita devo dire- ed era finalmente giunta la pausa, ero ancora seduta mentre pian piano la classe iniziava a svuotarsi restando solamente in tre : io, adrien e alya

<<bene amica mia è la tua occasione. Vi lascio soli>>sussurra la mia amica prima di lasciare l'aula lasciandomi completamente sola con adrien.

c'era un enorme silenzio che metteva a disagio decisi per cui di prendere parola iniziando,timidamente, una conversazione con lui

<<c-come m-mai non s-sei sceso oggi?>>chiedo, balbettando, completamente a disagio

<<non ne avevo molta voglia oggi, tu?>>

<<stesso motivo>>risposi emettendo una leggera risatina nervosa

<<marinette, non è per metterti a disagio ma...potrei chiederti una cosa?>>

<<certo, t-tutto q-quello che vuoi>>

<<per caso...mi odi?>>

<<io odiarti? adrien no, come potrei odiarti? sei il ragazzo più gentile, simpatico, bello, affascinante e...hai capito insomma>> presi coraggio e mi sedetti al posto di nino-al suo fianco-, posai una mano sulla sua spalla, comprensiva, e iniziai a parlare spezzando il silenzio che echeggiava nella classe da almeno qualche secondo

<<per quale motivo pensi che ti odi?>>

<<non lo so...ecco. ho notato che balbetti sempre in mia presenza e che con gli altri riesci ad essere così naturale, pensavo fossi io la causa e temevo mi odiassi per il fatto accaduto con la gomma da masticare>>

<<adrien, non potrei mai odiarti. Abbiamo già risolto per la questione della gomma, è una cosa da niente e inoltre mi hai già spiegato fosse opera di chloè. Non ce l'ho con te>>

<<allora perché, perché continui a balbettare solo in mia presenza?>>

<<beh u-un m-motivo c-ci sarebbe ma n-non è quel che p-pensi tu>>

<<allora perché marinette, dimmelo>>

<<te lo dirò, promesso>>

<<quando?>>

<<questa sera a casa mia?>>

<<va benissimo, a questo proposito...anche io avrei qualcosa da dirti>>

<<cosa?>>

<<stasera a casa tua?>>rispose facendomi l'occhiolino

<<affare fatto>>risposi ridendo sonoramente 

Il suono della campanella indicò la fine della ricreazione, tornai al mio posto mentre la classe si riempiva nuovamente. Alya torna a sedersi al mio fianco osservandomi con un ghigno stampato sul volto e una punta di divertimento che le faceva brillare gli occhi

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