16 - Eichen House

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Scott segue il gesto dell'altro e si alza in piedi, appoggiandosi alla libreria.
"Guarda Derek con me. Secondo te piaccio soltanto alla sua parte lupesca?"
Stiles lascia uscire quel dubbio senza nemmeno rendersene conto e quando vede l'espressione sul viso del suo migliore amico, capise che non l'ha soltanto pensata.

La sua mente vaga inevitabilmente al giorno prima, mentre era in macchina con l'Alpha. Si ritrova a pensare che forse, quelli che per Scott sono dei dubbi, l'altro lo pensa davvero.
Altrimenti non riesce a spiegarsi il suo comportamento. Lui si sente pronto a dirlo agli altri, anche se ha fottutamente paura, perché Derek non lo è?

Non gli piace abbastanza? Non è convinto di quello che prova per lui?
Più si sofferma su questo argomento, e più i suoi pensieri vagano verso confini pieni di pessimismo e ansia.

"Piaci a Derek?" Quella domanda è quasi un sussurro e Stiles sobbalza appena, come se fosse stato risvegliato da un incubo.

Scott si aggrappa ad una cartella posta accanto a lui dallo stupore.
Non è stupito per il fatto che sia il suo Alpha, perché già ha notato da un po' di tempo il cambiamento di umore di Stiles quando è in sua compagnia.
Ha notato il cambio repentino delle sue emozioni e dei suoi sentimenti.
Quando i due sono vicini sembrano quasi avvolti da una bolla di sapone rossa.
Si è stupito, più che altro, per il fatto che abbia aperto l'argomento.

"Credo di sì.. cioè, è venuto in camera mia un po' di volte."
Il castano sente le guance prendergli fuoco e abbassa lo sguardo verso la scrivania. Le striature del legno sembrano diventata improvvisamente molto interessanti ai suoi occhi.

"Un paio di volte?" Scott riesce solo a ripetere questo, gli sembra impossibile che il suo migliore amico si stia finalmente aprendo con lui.

"Si, e mi ha baciato."
"Ti ha baciato?" La domanda gli esce stridula e quasi si strozza con la sua stessa saliva.
Inizia a tossire convulsamente e si piega sulle ginocchia. La cartellina dove ha appoggiato la mani cade in terra, aprendosi e sparpagliando figli stampati e pagine di giornale per tutto il pavimento.

"Sei per caso diventato un pappagallo? Non pensavo che si potesse passare da lupo mannaro a pennuto in 0,10 secondi." Stiles ride, forse per la prima volta in quel pomeriggio e Scott si unisce a lui.

Si abbassano entrambi per raccogliere i fogli sul parquet, impilandoli per poi rimetterli dentro la cartellina blu.
"È che mi sembra strano." Si ferma un attimo per pensare come può spiegare meglio ciò che sta pensando.
Raccoglie un giornale che sembra avere qualche anno.
"Arriva la neve in città." È il titolo stampato in grassetto.

"Mi sembra strano che tu ne stia parlando così apertamente. Lo hai fatto soltanto quando ti piaceva Lydia, e lei ti piaceva veramente tanto. È soltanto questo, ecco."
Stiles annuisce soltanto.
Capisce perfettamente cosa intende il suo migliore amico, lui non è uno di quelli che parla facilmente dei suoi sentimenti.

"Credo che mi piaccia davvero." Butta lì quella confessione, alzando le spalle come se avesse appena chiesto cosa volesse mangiare per cena.
Si rende conto che è la prima volta che lo dice ad alta voce anche a se stesso.

Il lupo guarda di sottecchi Stiles e si abbassa sotto il letto per raccogliere un foglio di giornale, fuggito più lontano degli altri.
Sta per rispondere al castano, quando un titolo attira la sua attenzione.

I suoi occhi si dilatano mano a mano che legge e quando si volta verso l'umano ormai gli escono dalle orbite.
Non può credere a quello che ha appena letto. Un'ondata di preoccupazione lo invade, ma una piccola punta di speranza si accende dentro di lui.

"Che c'è?" L'umano si blocca con un foglio a mezz'aria. La cartella di suo padre aperta accanto ai suoi piedi.
Sapeva che lo sceriffo aveva sparpagliato per casa ogni genere di articolo riguardante i suoi casi, ma non pensava che li avesse messi anche in camera sua.

Incubus || SterekWhere stories live. Discover now