16 - Eichen House

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È ormai pomeriggio inoltrato.
Il vento di dicembre, riesce ad insinuarsi fin dentro le tue ossa e anche se fai di tutto per coprirti, il naso e le guance rosse sono diventate a questo punto all'ordine del giorno.

Le tende della finestra sono scostate e i piccoli raggi di sole illuminano i due ragazzi seduti sul tappeto.
Sembrano sfiniti, forse lo sono veramente.
Sentono il peso di tutte quelle uccisioni sulle loro spalle, sentono il dovere di fare qualcosa per la loro piccola cittadina.
Sanno che oltre al loro branco, nessun altro è a conoscenza del mondo sovrannaturale e nessun altro ha la conoscenza per affrontarlo.

Ma sono arrivati ad un punto morto.
L'unica cosa che possono fare è assistere agli "allenamenti" di Lydia e sperare che riesca nel minor tempo possibile a sviluppare i suoi sensi.
Affinché riesca, in qualche modo, a salvare la prossima ragazza. Oppure il prossimo ragazzo.

Sono ormai giorni che si allena, i risultati iniziano a vedersi, ma da quello che ha detto Peter sono ancora in alto mare.
La cosa che preoccupa tutto il branco però, è che ancora non hanno scoperto di che creatura si tratti.
Come fanno a combattere qualcosa di cui non sanno neanche il nome?
Come fanno a fermare un assassino che non conoscono minimamente?

"La cosa che mi spaventa di più, è che possa succedere anche a noi."
Scott da voce ai suoi pensieri, rilasciando quella confessione in un sussurro. Guarda Stiles, che sta fissando un punto indefinito della sua camera.
Capisce benissimo il suo migliore amico, è la stessa paura che ha lui.

"E se dovesse succedere a te.. o ad Allison, non saprei come perdonarmelo." A quel punto il castano punta gli occhi in quelli del lupo. Legge dentro tutta la preoccupazione e l'amore che prova verso quella ragazza.
Rivede esattamente lui quando osserva Derek da lontano o semplicemente quando qualcuno gliene parla.

Scuote la testa per scacciare quel pensiero. "Cosa provi per Allison, Scott?"
È da tanto che vuole chiederglielo.
Con tutte le cose frenetiche che sono successe, tra le uccisioni e gli allenamenti, non ha mai avuto occasione per fare una chiacchierata con il suo migliore amico.
Quello sembra proprio il momento più adatto, per dar voce a tutti i dubbi e i pensieri che assillano entrambi ormai da mesi.

"Le stesse cose che provavo prima.. penso."
"Pensi?" Il castano resta un attimo interdetto. Si può non essere sicuri dei propri sentimenti? La risposta che gli urla la sua coscienza è; sì, si può.
Fino a qualche settimana fa nemmeno lui sapeva quello che provava per l'Alpha e ancora adesso le sue emozioni riescono a stupirlo.

Non che abbia qualche dubbio, sia chiaro, sa quello che prova.
Sa che gli piace il suo carattere scorbutico e quegli occhi verdi. Li adora ancor di più quando diventavano rossi, ma nel momento in cui si trova in sua compagnia, il suo corpo viene sempre scosso da nuove emozioni.

"Si.. penso. Nel senso che mi piace, mi piace veramente tanto e per lei ho un senso di protezione che non ho mai avuto con nessun altro, ma ho paura che queste cose siano dovute al fatto che io sia un lupo. Capisci?"
L'umano resta per un attimo in silenzio, pensa bene alle parole da dire, prima di iniziare il suo discorso.

"Capisco, ma secondo me ti stai facendo troppi problemi Scott, te lo dico sinceramente. Non vedo perchè devi essere così dubbioso su ciò che provi." Inizia ad arricciare un filo sfuggito dall'intrecccio del tappeto, si sente un po' nervoso adesso.
"Dici che mi faccio troppe seghe mentali?"
Il lupo ridaccia per cercare di alleggerire un attimo la tenzione.

"Dico che secondo me quello che provi è reale e non importa da che parte proviene di te. Non importa se a sentire queste emozioni è il McCall umano, o lupo, perché entrambi fanno parte di te."
Si alza in piedi ed inizia a girare per la stanza, non riuscendo più a stare fermo. Quelle conversazioni, per quanto liberatorie, lo mettono abbastanza in imbarazzo.

Incubus || SterekWhere stories live. Discover now