14 - New York, New York

2.2K 92 3
                                    

Il venerdì sera prima di andare a New York alla ricerca di Jack avevo deciso di rimanere a casa per cercare di rilassarmi un po’. Sapevo già che non avrei dormito minimamente, quindi avevo cercato di distrarmi guardando un film, mentre Eleanor e Perrie erano uscite con Louis e Zayn per andare a bere qualcosa al Toad’s. Harry ed io eravamo d’accordo di vederci alle otto e trenta del mattino dopo per partire per New York, dove saremmo arrivati in circa due ore e mezza. Non riuscivo a pensare ad altro anche mentre guardavo Zac Efron senza maglietta.

Il problema principale era che, più passava il tempo, più si creavano dubbi nella mia mente. E se Jack avesse già avuto una famiglia? Come avrei potuto rovinargli la vita in quel modo? Ero sicura che non gli avrei mai detto nulla, anche semplicemente per il fatto che avrebbe voluto confrontarsi con mia madre per avergli tenuto nascosto il segreto per vent’anni, il che avrebbe attirato l’attenzione e fatto scoppiare uno scandalo. No, sarei semplicemente andata a visitare la sua galleria, come se nulla fosse, e poi sarei tornata al college. Magari ne avrei approfittato per fare vedere alcuni dei miei posti preferiti a Harry, ma niente di più.

Mi ero resa conto di aver già creato abbastanza problemi con la mia decisione di cambiare facoltà, senza che mi mettessi anche a distruggere famiglie.

“Liz, c’è il presidente degli Alpha Delta Phi che vuole salire. Conosci le regole.” Mi avvisò Tiffany, entrando improvvisamente in camera mia senza bussare. Scossi la testa, sbuffando. Avrei ricordato per sempre Liam come il ragazzo con il peggior tempismo dell’universo.

Spensi la televisione e scesi le scale per andare a incontrarlo. Una delle regole della casa KAT era che non potevamo far salire ragazzi al primo piano, che era quello in cui c’erano tutte le camere da letto delle ragazze.

“Liam?” Domandai quando lo vidi.

“Ho aspettato troppo, ho fatto passare del tempo dopo che ti ho baciata alla festa, ma devo assolutamente parlarti.” Disse.

“Vieni, usciamo in giardino.” Replicai, guidandolo fuori dalla casa. Non volevo che le mie amiche ascoltassero quella conversazione. Chiusi la cerniera della felpa che stavo indossando e allungai le maniche per nascondere le mani. L’aria cominciava ad essere fredda e le foglie degli alberi cominciavano a cadere. Camminammo per qualche metro e raggiungemmo una panchina, dove ci sedemmo entrambi.

“So che avevi detto che avremmo potuto tornare a frequentarci da amici, ma non riesco a pensare a nient’altro dopo quel bacio.” Disse il ragazzo guardandomi negli occhi. Provai un brivido, probabilmente per l’aria fredda che stava soffiando sul mio viso.

“Liam…” Cominciai a dire.

“Mi rendo conto di aver sbagliato la prima volta e di aver superato il limite baciandoti quella sera e ti chiedo scusa.” Mi interruppe. “Ti prego, dammi solo un’altra possibilità.”

Odiavo quel genere di situazioni. Per me dire di no era sempre stato un problema enorme. Non riuscivo, era più forte di me. L’idea di fare soffrire qualcun altro per un mio rifiuto era inaccettabile. Inspirai profondamente e chiusi gli occhi, trattenendo il respiro per qualche secondo.

In fondo era sempre stato un bravo ragazzo, magari con un’altra possibilità avrebbe mostrato il meglio di sé. Magari era cambiato in quei mesi.

“Devo pensarci.” Dissi infine.

“D’accordo.” Replicò Liam. “Voglio solo che tu sappia che intendo impegnarmi sul serio questa volta.” Aggiunse.

“Domani andrò a New York per…” Cominciai a dire ma mi interruppi. Non potevo rivelargli il vero motivo per cui andavo in città. “Delle commissioni.” Continuai. “Ne riparliamo quando torno.”

Live While We're Young || [One Direction]Where stories live. Discover now