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Era una mattina come tante altre ad Alfea.
Stella si era alzata presto, fatto realmente eccezionale. Ma tutto il resto, tra le pareti del collegio, pareva normale.
Aprì la finestra. Il sole non era ancora sorto, però il cielo di Magix stava lentamente sfumando dal blu della notte al rosa pallido dell'aurora.
"Questa scuola è così strana" pensò la ragazza. "È tutto nuovo per me, nonostante la frequenti già da un po' di tempo."
Quel "un po' di tempo" era in realtà poco meno di un mese, in cui la giovane non si era trovata per nulla a suo agio. Non lo era mai stata, veramente. Nemmeno alle scuole medie, o elementari. Neppure in quei due anni passati a studiare a palazzo, a Solaria, con la sua istitutrice, si era sentita seriamente bene.

Qualcuno bussò alla porta, interrompendo i pensieri di Stella.
-Stella! Sono io, Amaryl! Sono quasi le otto, le lezioni stanno per cominciare!
"Argh, ci mancava pure quella smorfiosetta di Amaryl. Però in effetti sono terribilmente in ritardo, non mi sono neppure cambiata..." -Arrivo! Dammi cinque minuti!
-Stella, sono le otto meno cinque. Io vado, eh! Affari tuoi se la sveglia non ha suonato!
-Uffa, nemmeno lei mi aspetta. Se solo fossi in grado di fare amicizia con le altre studentesse... potrei avere delle alleate che mi coprano ogni vota che dormo fino a tardi, o che mi perdo a sognare ad occhi aperti, o...

Le otto erano ormai passate da un pezzo quando Stella osò bussare alla porta della classe di metamorfosimbiosi.
Il professor Wizgiz sembrò leggermente irritato ascoltando la scusa che la ritardataria si era preparata correndo per il corridoio. Ma la lasciò entrare e sedere all'ultimo posto rimasto libero: quello proprio al centro della classe, in prima fila di fronte alla cattedra. Il posto più temuto ed evitato dalle studentesse di qualunque scuola.
Amaryl era ovviamente seduta all'ultimo banco, limandosi le unghie  con uno strano sguardo rivolto alla principessa del pianeta Solaria.

Stella voleva sprofondare nel pavimento. Era tutta rossa, con la frangetta scarmigliata, che aveva tentato invano di domare con una fascia per capelli, peggiorando ulteriormente la situazione. Essere in camera da sola non aiutava: Amaryl la avvisava sempre e solo cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni, la sveglia non era mai caricata per squillare all'ora fatidica e, senza nessuno a riportarla con i piedi per terra (Amaryl non si considerava sua amica, e il sentimento era reciproco) la ragazza non era praticamente mai attenta alle spiegazioni. Per non parlare poi della sua scarsissima voglia di impegnarsi per raggiungere una misera sufficienza.
"Non sono una secchiona, anzi. Voglio essere bocciata, espulsa, cacciata. Non mi interessa. Ma non voglio mai più rimettere piede in questa scuola. Speravo di diventare finalmente ammirata e popolare, e invece non è cambiato niente. Non capisco dove abbia sbagliato. Mi hanno messo in stanza sola come un cane, con una tipa antipaticissima come vicina.
Da oggi voglio cambiare musica."
                                 ~~
-Signorina Griselda, potrei uscire a Magix City stasera?
-Signorina Stella, stasera le studentesse hanno la serata libera, purché sia di ritorno per le undici è libera di andare dove le pare.
E così cominciò la prima sera fuori a Magix. Non l'avrebbe mai dimenticata.
Salì sul bus diretto alla ultramoderna città, senza grandi speranze in realtà, ma desiderosa di visitare da sola la capitale.
Si scontrò con un alto ed aitante giovane ragazzo. Indossava dei vestiti all'ultima moda e aveva dei bei capelli biondi e lunghi che portava sciolti sulle spalle.
-Buonasera!- rise di gusto lo sconosciuto.
-Non pensavo di trovare una bella ragazza su questo autobus così  sgangherato. Mi chiamo Brandon, scudiero del principe ereditario di Eraklyon Sky, al suo servizio. Il suo nome?
-Ehm, mi chiamo Stella, principessa di Solaria. Magari hai già sentito parlare di mio padre, Radius. Ma dammi pure del tu, non amo le formalità come avrai notato...
-Oh, sì. Re Radius è abbastanza conosciuto ad Eraklyon, eheh.
Lascia che ti presenti i miei amici e compagni di scuola di Fonterossa, Stella. Non ti faremo del male, assicurato! Ma sai, è un po' pericoloso aggirarsi per Magix City la sera tardi, perciò credo sia meglio che una ragazza di sangue blu come te sia scortata da noi Specialisti.
-Specialisti in cosa, se posso chiedere?
-Nelle arti del combattimento e della magia, ovviamente. Però siccome siamo solo al primo anno "Specialisti" è un po' esagerato... Ecco, vieni qui.
Indicò ad uno ad uno i suoi compagni, tutti bellissimi quanto lui.
C'era il principe Sky, con un ciuffo di capelli castani davanti agli occhi, lo scontroso Riven e Timmy, il nerd del gruppo.
Sembrava davvero gente simpatica, così Stella si sedette volentieri vicino a loro, che fecero di tutto per farla sentire a proprio agio.
Scesero in città e accompagnarono la ragazza in alcuni negozi, ammirandone l'eterea bellezza.
Sky ne era rimasto davvero colpito, ma preferiva non parlarne, nè con la diretta interessata, nè con gli amici.
Sapeva di non esserne all'altezza, nascondeva un segreto che avrebbe cambiato certamente l'opinione che la fata si era ormai fatta di lui.
Si limitò a guardarla da lontano, ricevendo in cambio sguardi altrettanto curiosi ed interessati da parte dell'irraggiugibile principessa.

Una luce in fondo al tunnelWhere stories live. Discover now