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Il telefono squillò un paio di volte, finché la voce di Brandon non rispose alla chiamata: - Pronto?
-Ehm, ciao, sono Stella.
-Lo so.
-Ti ho disturbato? Ho interrotto la lezione o l'allenamento?
-No, tranquilla- rise di gusto il giovane -Iniziamo alle nove. Avevo appena finito di fare colazione, gli altri stanno ancora in sala mensa.
-Allora sei solo...
Stella soffocò un sospiro di sollievo. Ma ricominciò a tremare sentendo le parole che iniziarono ad uscire dalla sua bocca, senza un minimo senso e coerenza con il piano che aveva organizzato e che voleva condividere con l'amico.
-Brandon... ecco... Sky ce l'ha una ragazza?
Sentì brividi dal cuoio capelluto espandersi lungo la spina dorsale, e litri di sudore freddo colarle sulla schiena.
Come aveva potuto dire quella frase, seduta in classe, davanti a tutte?
Iniziava a pensare che forse non sarebbe mai riuscita a cambiare, diventare più sicura di sé, fregarsene del mondo esterno, rispondere a tono alle offese.
Brandon non rispose subito.
Si morsicò la lingua, fino a sentirla sanguinare lievemente. Era nervoso, per la domanda scomoda ma soprattutto perché per rispondere avrebbe dovuto rivelarle un segreto, di cui nemmeno Timmy e Riven erano a conoscenza.
Non poteva infrangere quella stupida, inutile legge del suo pianeta. La sua vera identità doveva testare segreta. Non poteva parlare con Stella, non in quel momento. Aveva bisogno di tempo, e del suo migliore amico...
Non poteva certo rivelare ad una fata conosciuta da nemmeno una settimana (non l'aveva notata alla festa di Fonterossa) che era lui il principe Sky, e il ragazzo di cui la giovane si era infatuata era in realtà il suo scudiero, Brandon.
Non poteva raccontarle della rigida politica di Eraklyon, della legge che imponeva al principe ereditario e al suo scudiero di scambiarsi nei luoghi pubblici, per evitare eventuali situazioni spiacevoli come i tanto diffusi rapimenti; del fatto che Brandon da quella sera era cambiato, non faceva altro che pensare a Stella, aveva persino indagato per scoprire di più su di lei, grazie ad Amaryl. Ma soprattutto la fata non doveva sapere di Diaspro, principessa e promessa sposa del principe Sky. Bastava leggere qualche rotocalco, sfogliare una qualsiasi rivista di gossip per trovare un qualche articolo su Diaspro e il suo bellissimo fidanzato. Le possibilità che non avesse ancora scoperto la verità erano davvero minime.
A malincuore, Sky decise di rischiare.
-Ehm... No, non mi pare. Ti piace?
-Ecco... Più o meno... Credo, cioè... Sì...
-Vuoi che glielo dica? Che ti organizzi un appuntamento con lui?- La sua voce si era fatta un po' più maliziosa. -In qualche luogo dove potete restare soli, magari? E fare cose in solitudine?
-Pervertito!- Il tono di Stella era un mix di risate ed indignazione. -Basta anche una cena fuori insieme, con voi! Non siamo mica così intimi, Brandon!
-Lo so, stavo scherzando... Che peperino che sei!

Forse allora non era davvero timida. Riusciva anche lei a rispondere alle malelingue, ad alzare la voce.
Sentiva che quello era solo l'inizio, di un cambiamento radicale che aveva come obbiettivo il cambiare vita.
Forse era meglio discutere del suo piano in camera, di sera. Dove, quello era certo, nessuno avrebbe potuto disturbarla. O peggio, sentirla e rovinare tutto.

                                 ~~~

Sky si passò le dita tra i capelli, sentendo i palmi premere sulla fronte. Da quando aveva iniziato la scuola le sue mani avevano smesso di essere morbide e delicate, come si addiceva ad un nobile. Brandon, nonostante il suo ruolo, non aveva notevoli piaghe sulla pelle. Non aveva sofferto granché il trasferimento nel collegio. Sky invece si sentiva morire. Non che la scuola non gli piacesse, anzi: era un bravo studente, un po' maldestro ogni tanto magari, ma sempre attento e coscienzioso nell'eseguire gli ordini impartiti dai docenti. Lui stava male per la pressione, che lontano da palazzo sentiva sempre più forte, come un fantasma, uno spettro, che gli impediva di essere sé stesso. "Se solo non fossi costretto a fingermi qualcun'altro!" pensò. "Potrei essere trattato come il principe che sono, e soprattutto non sentirei un nodo in gola ogni volta che pronuncio il nome Brandon... Potrei parlare apertamente di Diaspro, la ragazza che amo... Stella non avrebbe problemi (a parte ritrovarsi a frequentare un plebeo e non un nobile come crede...)".
Non solo l'ansia, ma anche la fatica lo straziava. Alla reggia era sì abituato a combattere, ma a scuola le lezioni erano molto più dure e lunghe. Le armi erano pesanti e scomode e Sky sentiva la mancanza della sua spada, che avrebbe avuto il permesso di usare solo l'anno dopo.
Sentì la porta aprirsi. Era Riven.
-Ho sentito che Sky si è preso una bella cotta per quella biondina di Alfea... Ne sai qualcosa, Brandon?
-Ho appena parlato con lei, sembra che sia ricambiato!- rise il giovane.
-Amaryl, quella ragazza con cui ho ballato alla festa a Settembre, ha detto che è una sfigata pazzesca! L'altra sera non mi è sembrato, sai? Pareva abbastanza sicura di sé e quei vestiti così corti non erano certamente da sfigatella... Ma magari fingeva, chi può dirlo?
-E se questa Amy volesse solo depistarla?
-E perché dovrebbe? Ha detto che Stella è l'unica ragazza di cui si fida in quel collegio, nonostante se ne stia sempre sulle sue. Che ha l'aria di essere dolcissima e simpatica, ma sia letteralmente incapace di dimostrarlo agli altri, in particolare con lei.

Una luce in fondo al tunnelWo Geschichten leben. Entdecke jetzt