-Tu... vuoi morire...-

-Io sono qui per salvare Blue Light Moon e non sarai certamente tu ad impedirmelo Oscurità!-

La fata e Oscurità cominciarono a volare l'uno incontro all'altro. La bestia spalancò le fauci e fece saettare i fulmini contro la fata, ma ella li evitò con agili manovre, ed entrò nella bocca del nemico. Le fauci si serrarono dietro di lei.

Laria per un momento si sentì persa, come se il fumo che era all'interno del grosso serpente fosse avvelenato, ma con coraggio trattenne il respiro e strinse la perla che aveva al collo con la mano sinistra, continuando a volare, sempre più velocemente, verso l'oblio.

Nel ventre nella bestia una voce sottile ma rauca iniziò a parlare vicino all'orecchio di Laria, come se qualcuno la stesse inseguendo:

-Cosa credi di fare fata?... Tu sei solo una piccola luce nell'oscurità, nel nulla, tu non hai valore...-

-Io so chi sono.- affermò Laria

-Davvero?... perché la Dea ti ha fatto ingoiare dal buio allora? Tu non vali nulla.-

-Questo lo dici tu, io conosco il mio valore perché so tutto quello che ho passato per arrivare a chi sono oggi, ho lottato prima di tutto contro me stessa per migliorarmi e diventare la fata guardiana che sono!-

-Ma andiamo... chi conta davvero per la Dea è seduto sul trono del regno fatato no?... Tu sei solo una pedina in un grande gioco... La Dea non vi ama, vi usa, vi sfrutta e quando non le servite più si libera di voi...-

-Nostra Madre ci crea, ci cura, ci dona la luce che abbiamo nel cuore... Ci ama come solo una Madre può fare!-

-Ma perché fata la tua luce vacilla?... Non credi realmente in ciò che dici?... Quella che tu chiami Madre è una sovrana dispotica e senza cuore!-

Laria effettivamente stava rallentando il volo e la propria luce era meno intensa, così strinse forte la perla nella mano, si morse il labro un momento e gridò:

-Io sono colei che porterà gli spiriti di Pura Luce a sconfiggere il malvagio Oscurità! Aiuterò la mia Dea anche se ella non mi parla direttamente. Io credo nel mio destino e so bene che prima o poi la mia luce si spegnerà, ma non è questo il giorno! Ho un compito troppo importante da portare a termine! Sebbene il destino sia già scritto per me, sono IO, e solo IO a decidere come compiere il viaggio!-

Un fascio luminoso provenne dall'interno della perla che Laria teneva in mano. La fata aprì il palmo e una luce bianca ed evanescente iniziò a pulsare dalla collana. La voce misteriosa scomparve e vi fu un grande urlo acuto e vibrante da parte delle mille voci sibilanti di Oscurità. Davanti a Laria la luce creò una sfera luminosa e la fata vi si tuffò all'interno.

In quel luogo bianco una figura incappucciata, accovacciata a terra, teneva tra le mani cadaveriche un ragazzo nudo e privo di sensi di circa dodici anni. La dama si alzò e con un incantesimo sollevò il corpo del ragazzo portandolo davanti alla fata. Laria in quel momento poté osservare meglio quella figura che, sotto al mantello logoro, portava un vestito nero, elegante e ricco di cristalli. Capelli lunghi e corvini scendevano sul petto piatto della donna, il volto, mezzo coperto dal cappuccio, svelò una bocca violacea.

-Salva il ragazzo guardiana. Io ho fatto il possibile perché sopravvivesse. Quando Oscurità sarà sconfitto dai tre spiriti io potrò essere liberata, fino ad allora non preoccuparti, non può nulla mio figlio contro di me...- disse la donna incappucciata con voce roca

Laria riuscì a malapena ad ascoltare quel messaggio prima di venire risucchiata all'esterno della sfera con il ragazzo legato a se con una magia.

La fata si ritrovò misteriosamente all'interno della barriera creata dalla regina Elora. I festeggiamenti si erano conclusi e la maggior parte degli abitanti stava riposando nelle tende. Izzi e Fibi attirarono l'attenzione della fata sulle sponde del lago.

-Ma lui chi è?!- gridò arrossendo Izzi

-Smettila di fare domande stupide e crea una coperta, è bianco cadaverico poverino... Izzi muoviti!-

La bambina obbedì e fece apparire una grossa e calda coperta. Izzi e Fibi avvolsero il corpo infreddolito del ragazzo nella panno. la ragazza più grande andò a recuperare, con degli gnomi fungo, qualcosa nel di caldo tra le baracche. Izzi si inginocchiò dalla parte della testa del ragazzo, mentre Laria lo visitava  e cercava di ristabilizzarlo con i propri poteri. La ragazzina prese la testa del malcapitato tra le mani, tenendola lievemente sollevata dal terreno, e poté sentirei capelli morbidi e color biondo cenere del ragazzo. Ad un tratto egli aprì gli occhi e con un filo di voce pronunciò:

-Izzi...-

La bambina ebbe un sussulto e arrossì. Per un solo momento i loro sguardi si incrociarono ma Izzi riuscì a percepire gioia e serenità nei grandi occhi blu di quel ragazzino che le stava tra le mani.

-Sono qui. Riposati, adesso sei tra amici.- rispose dolcemente

Laria, vedendo i due ragazzini così coinvolti, fece un sorriso tenero e gioì continuando a curare il ragazzo, sebbene le sue ali le facessero molto male e la sua mente fosse ancora perplessa per l'incontro nel ventre della bestia.


Blue Light MoonWhere stories live. Discover now