Harper sgranò gli occhi «Cosa?»
«Quanto tu lo ami. È un uomo intelligente, sa che se Sirius dovesse uscire, potrebbe essere la fine per voi. Eppure, ha lottato per la libertà del fratello con la stessa tua determinazione.»
«I...io amo Regulus.» balbettò Harper.
-Tam- la cabina era arrivata. Salirono.
«Non così, non quanto lui ama te.» rispose Violet, prima che entrambe venissero risucchiate nel sottosuolo.
*
°°° 03-02-1982°°°
⋇● Giorno dell'udienza ●⋇
(Aule dei tribunali)
Fu così che raggiunsero il livello 10, non raggiungibile con gli ascensori, il livello in cui si trovavano le aule dei Tribunali, quelle per i processi del mondo magico. Avanzarono incerti, cercando di farsi forza l'uno con l'altra. E giunsero sulla soglia della stanza: era circolare, con al centro un'inquietante poltrona corredata da catene massicce, tutt'intorno, grosse poltrone coprivano le pareti quasi per intero. L'aula era ancora vuota, fatta eccezione per il loro difensore, che percorreva la stanza a grandi passi -avanti e indietro- perso in chissà quali pensieri: Albus Silente.
«Salve, professore.» lo salutò esitante Harper.
L'uomo alzò lo sguardo e il volto si illuminò «Buongiorno, cari ragazzi. Sono contento che siate venuti, Sirius avrà bisogno di tutto il supporto possibile. Prendete posto, su, su! Tra poco saranno tutti qui.»
Solo una manciata di posti erano riservati ai familiari ed amici, ma in quei tempi, i processi, quando si facevano, si facevano a porte chiuse, senza che nessuno vedesse. Silente era riuscito ad ottenere non solo che Sirus avesse un equo processo, ma anche che questo avvenisse alla presenza dei suoi cari.
Harper esitò ancora «Professore...» un'altra pausa. Non riuscì a farla quella domanda.
«è una splendida giornata per salvare una vita, non credi?» le sorrise dolce, gli occhi chiari brillarono dietro gli occhiali a mezzaluna.
Harper sorrise e prese finalmente posto.
I membri del Wizengamot entrarono uno dopo l'altro, prendendo posto in quelle grosse poltrone disposte a mo' di scalinata.
«L'imputato può entrare...» disse la voce del presidente.
E in quel momento si aprì un'altra porta, più piccola e discosta, dalla quale uscì Sirius, scortato da due maghi dall'aria agghiacciante. Harper ebbe un sussulto nel vederlo, era quasi irriconoscibile: il volto pallido, scavato, sembrava quello di uno spettro e le membra asciutte e deboli si muovevano con fatica.
Cosa gli hanno fatto? Si domandò con orrore la ragazza.
Sirius avanzò a testa alta, per dimostrare che non avevano vinto, non ancora. lo sguardo percorse tutta l'aula: la stava cercando. E la trovò ad aspettarlo. I loro sguardi si incontrarono e lui sorrise e in quel sorriso lei vide la vita, vide l'anima coraggiosa e combattiva che non erano riusciti a prosciugare, la stessa anima che lei aveva scelto una mattina di settembre, molti anni prima.
L'imputato venne scortato sulla poltrona al centro dell'aula. Le grosse catene si chiusero con uno scatto sordo intorno ai suoi polsi e i due maghi si allontanarono, lasciando finalmente che il processo avesse inizio.
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What if... ↣↠ [Marauders] ↞↢
FanfictionAnche se in quel momento non ne erano del tutto coscienti, non potevano sfuggire l'uno all'altra. Qualsiasi fossero le carte che la sorte aveva riservato loro, si sarebbero cercati e trovati. Sempre.
° Luce °
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