capitolo diciassette

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-"Io non voglio che la nostra relazione finisca, cazzo ci siamo appena messi insieme e mi sento uno schifo se penso che la colpa è solo mia ma ti chiedo di pensarci, io ci tengo a te Julie e tanto, dammi un'altra possibilità!"- mi guarda con il fiatone e gli occhi di un cane abbandonato ma io sono troppo arrabbiata per provare pena per lui adesso.

-"Christian io non so che dirti, non ho vie di mezzo, se perdi la mia fiducia non puoi più riaverla. Non parlo più con i miei genitori per le menzogne che mi hanno detto e mi dispiace ma io adesso non ti crederei se un giorno ti chiamassi per chiederti "dove sei" e tu mi dicessi " Sono in biblioteca", penserei che mi stai mentendo, che sei con un'altra a fare chissà cosa. Mi dispiace Chris"- gli dico guardandolo negli occhi.

-"Pensaci julie, ti aspetto. Posso aspettare che ti passi e dimostrarti che non ti sto prendendo in giro!"- mi chiede.

-"Chris.. "- vengo interrotta da mio cellulare che suona, lo prendo e rispondo senza guardare chi è.

Io: Pronto?

Daniel: Ehy leonessa buongiorno! Pronta per il viaggio?

Io: Ehy Daniel ciao, buongiorno a te! Ti avrei chiamato io per avere dettagli, sai com'è non mi hai detto nulla!!

Daniel: Dì la verità che sentivi la mia mancanza!!

Io: Egocentrico e presuntuoso

Daniel: Mi definirei realista, leonessa!

Io: Certo sogna sempre Daniel

In quel momento mi ricordo di Chris di fronte a me. Accidenti!

Io: Ti richiamo io, adesso sono occupata!

Daniel: Cosa c'è di più importante di me?

Io: Ma andiamo sei scandaloso - lui ridacchia - ti richiamo fra poco!

Daniel: Raggiungimi al parco dove ci siamo conosciuti, sono a fare una corsetta. Ti aspetto!

Io: ok, a dopo!

Chiudo la telefonata e rivolgo lo sguardo verso Chris che ha un'espressione indecifrabile, sembra che stia per scoppiare.

-"Era lui vero? Quel Daniel, il tuo amichetto salvatore?"- urla.

-"Ma cosa ti urli? Non sono affari tuoi!"-gli rispondo alterata.

-"E invece sono affari miei perché ho ragione ad essere geloso, dovevi vedere la tua faccia mentre parlavi con lui!"- mi dice.

-"Ma quale faccia? Tu ti sei fumato qualcosa!"- gli rispondo.

-"Cosa dovete fare? Che dettagli ti deve dare?"- mi chiede.

-"Abbiamo trovato una casa famiglia in cui forse posso essere stata prima dell'adozione, oggi partiamo"- gli rispondo.

-"Partiamo?"- mi chiede confuso.

-"Si trova a Chicago, abbiamo il volo stasera"- gli dico.

-"Cosa? Ti fidi così tanto da andare da sola con lui ?"- mi chiede sconcertato come se non credesse alle parole che aveva ascoltato.

-"Mi fido perché mi sta aiutando senza volere nulla in cambio quindi si vado da sola con lui"- gli rispondo.

-"E tu che ne sai che non vuole nulla in cambio? Che non nasconde niente? Dimmi cazzo cosa ne sai?"- mi urla contro a un palmo dal naso.

-"Hai ragione sai? Perché fidarsi non sempre da gioie ma purtroppo anche dolore, esattamente come hai fatto tu. Il mio cuore si era fidato di te e tu lo hai calpestato alla prima difficoltà, mi hai tradito e questo non lo dimentico!"- gli dico e prendo le mie cose andando via dal locale, questa conversazione è durata anche troppo.

Sto camminando verso il parco e sono davvero incavolato nera, mi ha rovinato la giornata. Ma chi si crede di essere? Lui che mi fa la morale sulla fiducia, pazzesco!!

Arrivo al parco e inizio a guardarmi intorno ma non riesco a vederlo, prendo il cellulare pronta per chiamarlo quando mi sento sollevare dalle gambe e il mio urlo penso lo abbiano sentito a chilometri di distanza.

Sono esattamente a testa in giù e Daniel sta continuando la sua corsa, come se non fossi a penzoloni su di lui, senza alcuno sforzo.

-"DANIELLLL METTIMI GIUU!!"- urlo in un modo sguaiato peggio di una cornacchia.

-"No!"- ridacchia.

-"Daiii, sei un cretino!"- gli dico battendo i pugni sulla sua schiena.

Ad un certo punto mi lancia sull'erba senza nessuna delicatezza e io non ci capisco più niente, sono stordita.

-"Oddio, tu sei pazzo!"- gli dico e apro gli occhi e me lo trovo esattamente sopra di me ad un soffio dal viso e mi si mozza il respiro e il cuore sembra voler uscire fuori dalla gabbia toracica.

-"Buongiorno leonessa! Ti sei divertita?"- mi sussurra con un sorrisetto che la sa lunga.

Lo fisso come una statua di sale perché ha un sorriso che non so spiegare è una cosa meravigliosa oserei dire che dovrebbe essere illegale cavolo!

-"Mi hai sbattuta come le uova strapazzate e mi hai fatto prendere un colpo! Non ci si comporta così con le signore!"- gli dico.

-"Ah davvero? Ma io non vedo signore da queste parti!!"- mi risponde.

-"Cosa vorresti dire?"- gli chiedo dandogli uno schiaffo sul braccio.

-"Voglio dire che davanti a me non ho una signora ma un angelo caduto dal cielo"- mi dice e ci guardiamo negli occhi intensamente, Il suo sguardo contorna il mio viso in ogni dettaglio e io non posso fare a meno di......

Scoppiare a ridere, esattamente, gli scoppio a ridere in faccia! Sono senza fiato e non riesco a parlare.

-"Sc.. scusami!!"- gli dico ridendo.

-"Ma era davvero pessima!!"- gli dico e lui mi fissa divertito.

-"Un angelo caduto dal cielo? Ma sei serio? Funziona quando vuoi rimorchiare?"- gli continuo a dire sempre sghignazzando come una papera.

-"Quando voglio rimorchiare dalla mia bocca non esce neanche una parola, leonessa!!"- mi sussurra ad un millimetro dalle labbra.

Cazzo!

Tossisco per spezzare questa tensione che aleggia nell'aria, mi sollevo e lui si siede al mio fianco.

-"Qui è dove ci siamo conosciuti! Io ero seduta proprio qui"- gli dico.

-"Già, mi ricordo"- mi risponde.

-"Allora abbiamo il volo alle 7.00 pm, ho prenotato un hotel, staremo li per tre giorni, credo basteranno per trovare informazioni. Tu dovresti inventare qualcosa con i tuoi genitori, tipo un Week end tra ragazze o qualsiasi cosa voi facciate"- mi dice e improvvisamente ha cambiato umore, adesso è più distaccato, non capisco perché.

-"Ok va benissimo mi inventerò qualcosa. Dove ci incontriamo?"- gli rispondo.

-"Vengo a prenderti io alle 6.00 pm"- mi dice freddamente.

-"Daniel che succede? Improvvisamente hai cambiato umore!"- chiedo.

Lui sospira, si scuote i capelli e torna a guardarmi.

-"Non è nulla di importante, solo alcuni pensieri che mi porto dietro. Sta tranquilla!"- mi rassicura con un sorriso.

-"Adesso dovrei proprio andare, ho alcune cose da fare prima di partire. Ci vediamo più tardi!"- gli dico sollevandomi da terra.

Ci guardiamo intensamente, sembri tormentato Daniel. Cos'hai?

Xx kiss kiss xx
All' the love

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