Capitolo 2

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Per Jungkook stare con Jimin si rivelò essere piuttosto complicato e snervante; era già stanco di tutta quella situazione. Il ragazzo era abituato a dare poco credito alle persone, e non voleva dare spiegazioni per i suoi comportamenti ma doveva almeno fingersi un fidanzato amorevole cosa che purtroppo non era. Tutte quelle attenzioni e dimostrazioni di affetto da parte di Jimin lo infastidivano soprattutto se fatte in pubblico, ma il più grande sembrava non curarsene minimamente. Jungkook stava impazzendo non sapeva più cosa fare per placare Jimin, aveva appena svoltato il corridoio quando si sentì chiamare proprio dal ragazzo, alzò lo sguardo e vide il più grande correre verso di lui e tutto accadde in una frazione di secondi. Si ritrovò Jimin addosso con le gambe avvinghiate alla sua vita e le braccia strette al collo di Jungkook che sorpreso, fece due passi indietro ma tenne i piedi ben piantati a terra per evitare di cadere, mentre con le braccia circondava la schiena del più grande, sostenendolo. Jungkook sospirò e pensò che quel ragazzo fosse una condanna , ma che allo stesso tempo, fosse anche carino, sembrava così piccolo.

" Jimin sei un grillo per caso? Come puoi saltare addosso alle persone? Potevamo farci male."

Disse Jungkook mettendolo giù.

" Scusa ma ero solo felice di vederti."

Disse Jimin mettendo su un piccolo broncio per cercare di intenerire il minore, ma dallo sguardo indifferente dell'altro la cosa non ebbe successo, dopotutto sapeva che il minore non era come Tae Tae che gli perdonava tutto. Ma a distanza di tempo Jimin capì che c'era una sorta di rivalità tra i due e spesso giocava proprio su questo, ovviamente Taehyung gli dava corda capendo il gioco del suo migliore amico per attrarre a se il minore, preso dalla gelosia.

" Jimin, è inutile con me il broncio da bambino non funziona. Quindi smettila ".

Disse Jungkook, continuando a camminare con Jimin che gli chiedeva scusa promettendo di non farlo più, a quel punto il minore scocciato dalle sue lamentele decise di dargliela vinta purché stesse zitto. In quel momento a peggiorare la situazione arrivò quell'alieno fastidioso, oggi proprio non era giornata per Jungkook, di fatti Jimin appena lo vide gli saltò addosso stampando un bacio sulla guancia all'altro, cosa che innervosì Jungkook all'inverosimile, represse gli istinti criminali che aveva in quel momento e si allontanò dai quei due. Una volta entrato nella sua classe si sedette sulla sedia e Jungkook cercò di calmarsi, ma era tutto inutile dovette ammettere a se stesso che quella gelosia non era normale. Quella cosa era nata da una stupida sfida ma il moro si stava facendo coinvolgere troppo, se avresse continuato così, si sarebbe scavato la fossa da solo e questo non doveva succedere assolutamente, doveva ritornare in se. Come se non bastasse Jimin non si era nemmeno accorto che il moro se ne era andato indignato, oppure lo aveva fatto di proposito ma in qualsiasi modo stavano le cose doveva fare qualcosa ed anche in fretta o quella relazione non sarebbe andata in nessuna direzione, Jungkook doveva cambiare atteggiamento o avrebbe perso Jimin e questo non doveva accadere. Quando finirono le lezioni il ragazzo si diresse verso l'uscita della scuola, dove sapeva di trovare già Jimin e Taehyung ma aveva altri piani almeno per quanto riguardava lui e Jimin. Appena si ritrovò vicino al cancello prese il polso di Jimin attirando la sua attenzione e finalmente lui si voltò verso il minore con un espressione interrogativa.

" Jiminie, ti va di venire a casa mia? Se vuoi puoi anche dormire da me tanto vivi da solo, no? "

Disse Jungkook sperando che accettasse di sua spontanea volontà perché se così non fosse stato, lo avrebbe portato con se con o senza il suo consenso.

" Si, vivo da solo Jungkook ma dovrei comunque passare a casa mia per prendere un cambio."

Disse Jimin, poco convinto.

Karma - Jikookحيث تعيش القصص. اكتشف الآن