D'improvviso senza avvertire
o la bruma d'un perenne novembre
Autunno infinito mai più finito
d'inizio incerto ma mai sì presente
or che la strada volge al sereno
dicotomia risorge all'istante
al veder questo scuro apparire ancora più intero
Vero
davvero
E l'essere intero ancora
più poi schiara il sole di retro le nubi a me sicuro
come un siluro
della strada intrapresa
mai arresa
nel tempo diventa
posizione ch'arretro
E la verità più non si inventa
E dai fumi di Londra
il pensier mio si arronda
E torna a guardare il mondo
che è stato in tondo
Quel che davvero era
schienato
dall'ombre del fuoco bruciato
E con preghiera
inconsueta
si speri ritorni la sera che allieti intera
e Sincera
la stessa comune sera
così come davvero era.
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Attraverso
Poetryun breve viaggio nel tempo e nello spazio, nei tempi e gli spazi che oggi ci sono concessi di percorrere attraversandoli e attraversandosi.