Quando a volte di mano
ti sfugge il barlume del senno
dove il cerchi
solidungo essere umano?
Tra le sponde
del fiume infuriato
o dentro ai meandri
del tuo passato?
In mezzo alla sabbia
del tuo deserto
o fra i rami in alto
fuori all'aperto?
Ti siedi a pensare
a cercar di sfogare la rabbia
o muto ti lasci andare
e stringi le sbarre della tua vuota gabbia?
Eppure tu cerchi ancora
avvolto ormai dall'aurora
e stanco ti alzi a vedere
le prime ombre del sole ancor nere
Or sono vicine
ma presto
son già lontane
d'un batter di ciglia assai
lesto
E quasi da un soffio portata
ecco la rabbia è già via volata
tu quieto oramai dal sonno rapito
ti accasci al giaciglio, quasi stupito
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Attraverso
Poetryun breve viaggio nel tempo e nello spazio, nei tempi e gli spazi che oggi ci sono concessi di percorrere attraversandoli e attraversandosi.