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DAWSON

Sono uscito dalla sua stanza, appena si è addormentata.
Non c'è l'ho fatta a stare al suo fianco, a stargli vicino, mentre lei sta così, mi fa male vederla così, non lo sopporto ed è anche un po' colpa mia.
Chiudo la porta della sua stanza alle mie spalle e raggiungo Tara e Blake nel corridoio.
Sono uno abbracciato all'altro, sono stanchi si vede, lo sono anch'io.
Ho bisogno di uscire da qui, ho bisogno di stare da solo, di pensare alle sue parole.

Tara" Come sta?"
Io" Sembra stare meglio, ora si è addormentata.."
Blake" Dove vai?"
Io" Ho bisogno di stare un po' da solo, se si sveglia ditele che torno presto"
Blake" Ho chiamato in caserma, ho rimandato l'udienza e ho spiegato i motivi.."
Io" Grazie"

Frustrato, stanco, saluto i ragazzi e percorro il corridoio fino all'uscita dell' ospedale, non so dove andare ma non mi serve un posto preciso.
Respiro a pieni polmoni l'aria fresca della sera.

Tara" daww"

Mi giro verso l'entrata dell'ospedale e vedo Tara corrermi incontro.
Mi fermo e l'aspetto, finché non arriva da me con il fiatone.

Tara" Sono le chiavi della mia macchina, so dove andrai, ti conosco, solo...pensa con il cuore non solo con la testa"
Io" Hai sentito..?"
Tara" Non avevo bisogno di sentirlo, bastava guardarvi e sapere la vostra storia"
Io" Grazie..."
Tara" Fallo per te e per lei, non pensare alle circostanze."

Prendo le chiavi che Tara mi porge e vado verso la sua macchina.
Sempre meglio di un taxi.
Non so dove andare ma mi farò guidare dal mio istinto come sempre, sperando che non capiti in un locale o tra le gambe di qualcuna.
Ma non ne ho voglia, non ho voglia di fare niente, finché lei sta così come anni fa.
Mi passa la voglia di fare tutto, anche quella di fumare.
Quindici minuti dopo mi ritrovo seduto sulla sabbia, in riva al mare.
La luna brilla di riflesso sull'acqua ed è l'unica cosa ad illuminare la notte, ora.
Mi scompiglio i capelli, frustrato e guardo le onde scagliarsi sulle rocce.
Qualche giorno fa, uscito dal carcere, avevo detto che dovevo dimenticarla, che dovevo andare oltre e riniziare dall' inizio, qualche ora dopo la stavo baciando e il giorno dopo ci sono andato a letto.
Più coerente di me non e nessuno, possono darmi il premio Nobel.
I mesi in cella, ci pensavo a lei, ho pensato a quando andavamo al liceo insieme, quando l'ho portata a giocare a basket per la prima volta, quando abbiamo fatto l'amore per la prima volta, quando indossava le mie felpe, quando...si quando litigavamo, quando discutevamo, quando stavamo lontani giorni senza vederci, il nostro rapporto non è stato tutto rose e fiori anzi ci sono stati pochi momenti nostri, ci sono stati pochi momenti positivi, sono stati tutti delle tragedie a partire dal suo coma, dai miei tradimenti, dalle sue bugie, dai nostri litigi costanti...nulla di buono.
Così diversi...ma così vicini, se qualcuno ci vedesse direbbe il contrario che siamo una bellissima coppia e bla bla...invece abbiamo mille sfumature nere e bianche.
Da quando la conosco, la mia vita è cambiata radicalmente, all'inizio mi sembrava di vivere in un sogno poi...si trasformava dal sogno ad un incubo.

Non sono stato fedele, non sono stato sincero, non sono stato buono, sono stato stronzo e bastardo.
Ma lei non è stata da meno, lei anche lei si è comportata in un certo modo con me, mi ha detto bugie, ha continuato a scappare per un po', mi ignorava, ha tradito la mia fiducia e lo sapeva che per me era importante, l'unica cosa che le dissi era quella di non mentirmi mai perché era una cosa che odiavo e lei l'ha fatto, ci siamo lasciati e ci siamo persi, siamo stati male entrambi, non sono lei, io...mi sono sfogato, divertito a mio modo, mi sono buttato nel bere e nelle ragazze diverse quasi ogni sera, ma in quel periodo non l'ho tradita perché non stavamo più insieme...l'ho tradita prima, nei due mesi in cui sono sparito.
Si mi prendo le mie colpe.
L'ho tradita, l'ho tratta male.
Lei mi ha mentito, mi ha detto bugie  e io non sopporto che mi venga detta una bugia perché sono il primo ad allontanarmi, a perdere la fiducia.
In qualche modo le l'ho fatta pagare, le l'ho fatta pagare andando via, presentandomi in caserma e costituirmi, le l'ho fatta pagare stando in cella così sapeva che ero a pochi passi da lei e poteva pensare a me costantemente.
Sono bastardo?
Lo so.
È stronza?
Lo so, ed è per questo che mi piace lei e non riesco a farmi piacere nessun'altra.

KEEP DREAMING III (REVISIONATO ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora