Primi indizi

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Nell'oscurità della sua stanza, Hether Pigghins, non riusciva a vedere altro che un ombra ancor più scura dell'oscurità stessa. L'ombra si arrampicava su di lei, finché non si fermò per guardarla dritta negli occhi, era il momento di riscuotere.

10 anni prima...

"Guy ti prego non farmi del male, non l'ho mai fatto!"
"Sta zitta bambina, sta zitta e ti lascio vivere"

Il 15 aprile del 2005 era per Hether una giornata non diversa dalle altre, si era dovuta svegliare presto come ogni mattina per preparare suo fratello minore per la scuola e poi sistemare lei stessa. Avevano fatto colazione e per ultimo, prima di uscire aveva raccolto in una coda di cavallo i suoi lunghi capelli neri e messo gli occhiali sopra il naso.
La ragazza aveva 15 anni, era di un peso normale, i suoi occhi erano neri come l'abisso senza fine, sempre dietro gli occhiali, ma nonostante questo non ne veniva oscurata la bellezza, ma anzi ne era risaltata. Quel giorno indossava dei Jeans chiari e una maglietta rosa salmone a maniche lunghe. Salì sul pulmino insieme a miki, suo fratello, li avrebbe portati entrambi a scuola, in quanto l'istituto era lo stesso.
"Hey Hether hai saputo? La signorina Nimons e il signor Testhy si sposeranno"
"Sai che novità Rory! Non hai di meglio?"
"Bleeeee sei sempre molto simpatica, si ho di meglio! Ci hanno invitato come classe e Ricky vuole chiederti di andare voi due come coppia".
Il volto di Hether si era illuminato al sentir nominare Ricky, le piaceva da quando aveva solo 9 anni, quando lui si era trasferito proprio nella casa davanti alla sua, era solita giocare con lui e quando non stavano giocando, si fissavano dalla finestra e poi iniziavano a farsi le smorfie.
"Allora mi hai sentito Hethy?"
"Si" sorrise dandole una piccola spinta "allora qualche bella notizia ce l'hai ogni tanto". Le ragazze entrarono in classe, lasciandosi alle spalle un corridoio vuoto, Ricky le lanciò un bigliettino sul banco, che Hether si affrettò a nascondere, non voleva di certo essere scoperta senza poterlo prima leggere. Diceva: HETHER A FORZA DI FARE SMORFIE NON RIESCO PIÙ A GUARDARTI SENZA RIDERE PERCIÒ TE LO CHIEDERÓ COSÌ, VUOI ESSERE LA MIA RAGAZZA?
La mia ragazza? Non era quello che si aspettava, diamine si! Pensò, ma non lo scrisse si girò verso di lui e gli parlò con i gesti che solo loro conoscevano, sciolse i capelli e simulò una sorta di inchino da seduta (per non passare per una completa pazza evitò di alzarsi), nella loro lingua era un si.
Suonata la campanella corse da lui per abbracciarlo e prese subito Rory da parte per comunicarle la notizia, anche la sua amica ne era entusiasta. "Senti Rory puoi assicurarti che Miki scenda davanti casa oggi? Non prendo il pulmino devo passare in biblioteca e non vorrei restasse li sopra" terminò con una fragorosa risata " certo per così poco".
Hether ancora non sapeva che quel giorno, dopo poche ore, quell'impegno gli avrebbero tolto ogni felicità e che la sua vita sarebbe totalmente cambiata, quando l'ombra sarebbe venuta a riscuotere.

Chi l'ombra pagaWhere stories live. Discover now