-"Buongiorno ragazzi"- saluto, do un bacio alle mie best. Jesse mi circonda le spalle con il braccio e mi sorride.

-"Allora mia dolce e saggia Ermione, pronta per la nostra maratona?"- Mi chiede.

-"Io sono Harry Potter mio caro"- gli rispondo.

-"Non puoi mi dispiace"- dice lui

-"Perché?"- gli chiedo.

-"Ovvio, Harry Potter sono Io!!"- risponde lui.

-"Te lo scordi!!!"- gli rispondo io.

-"Al massimo puoi fare Voldemort"- ridacchio.

-"Sono troppo bello per fare colui che non si può nominare"- si atteggia Jesse.

-"E anche molto modesto devo dire"- rido.

-"È la verità!! Tutte le ragazze cadono ai miei piedi"- dice lui e scoppiamo a ridere.

Suona la campanella e ci avviamo in classe.

La mattina scorre tranquilla e ho preso appuntamento con Jesse per le 6.30pm a casa mia. Sto tornando a casa e decido di fermarmi a comprare un panino perché tanto a casa non c'è nessuno e non mi va di prepararmi niente. Entro in un bar e prendo un tramezzino al tonno, vado alla cassa per pagare e nel portafoglio scorgo il biglietto che mi ha dato Daniel della palestra, avrei proprio bisogno di sfogarmi. Pago e vado a mangiare al parchetto vicino, appena finisco mi dirigo verso casa. Penso ancora al biglietto e mi decido. Prendo la borsa, il cellulare e la giacca ed esco di casa.

Dopo quindici minuti sono di fronte alla palestra e mi sale il panico, e se si è dimenticato di me? Che figura ci faccio? Sto per andare via quando una voce maschile mi blocca.

-" Pensavo che non avresti mai avuto il coraggio di venire qui"- mi giro e vedo Daniel appoggiato alla porta della palestra che mi guarda con un sorrisetto compiaciuto.

-"Bè pensavi male, come vedi sono qui. Solo che non ero sicura che tu ti ricordassi di me"- gli rispondo. Mi guarda stavolta serio.

-"Vedo che il tuo umore non è dei migliori! Vieni dentro va"- mi fa un cenno con la testa e io lo seguo.

Una volta dentro noto un grande via vai, sulla destra c'è una sala attrezzi, sulla sinistra c'è un corso di karate poi continuando sulla destra c'è un'altra sala dove Daniel entra.

Ci sono dei sacchi appesi, delle panche di legno sui bordi, uno spogliatoio con bagno e uno specchio lungo tutto la parete.

-"Allora cosa ti porta qui?"- mi chiede.

-"L'altra volta mi hai detto che se avessi avuto bisogno di sfogarmi potevo venire qui, bene eccomi! Ho bisogno di sfogarmi, ho bisogno di liberare la mente da questo schifo, non riesco neanche a piangere dalla rabbia che ho"- gli rispondo.

-"Allora lascia le tue cose sulla panca e vieni qui"- mi dice. Faccio come mi dice e lo guardo attraverso lo specchio, ha una canotta che lascia poco all'immaginazione, i muscoli guizzano in bella vista, ha dei tatuaggi, i capelli raccolti e una fascia per tenerli fermi.

-"Julie così mi consumi"- sogghigna lui e io mi vorrei sotterrare. Decido di togliermi il maglione perché altrimenti avrei caldo e rimango con la canotta. Mi sento osservata e alzo lo sguardo verso di lui che mi sta fissando senza ritegno e mi sistemo la canotta che si era leggermente sollevata.

-"Daniel cosi mi consumi"- ridacchio felice di aver avuto lo stesso effetto su di lui, o almeno spero!

Lui ride e sbatte con le mani il sacco.

-"Forza vieni!"- mi dice lui e io mi avvicino.

-"Questo è il mio modo di sfogarmi e mi fa sentire meglio dopo, vieni posizionati davanti al sacco"- mi dice e io eseguo.

-"Metti questi guantoni,  braccia vicino al petto, divarica le gambe mettendo un piede davanti all'altro e piega leggermente le ginocchia"- mi dice e io sento un turbine di emozioni poi sto per collassare quando lui si mette dietro di me e si avvicina al mio orecchio.

-"Adesso prima di colpire concentrati sui tuoi problemi, il sacco è il tuo problema, le bugie, la tua sofferenza, il dolore che senti, chiudi gli occhi"- mi dice e io lo faccio e penso al discorso di stamattina e la rabbia sale, penso agli anni passati nella menzogna e la rabbia sale, non saprò mai niente sul mio passato e la rabbia sale.

-"Apri gli occhi"- mi dice e lo faccio.

-"Colpisci!"- mi ordina e io colpisco con tutte le mie forze.

-"Colpisci ancora Julie!"- dice lui e io inizio a sferrare pugni a piu non posso, non riesco a fermarmi, l'adrenalina mi scorre nelle vene e il sudore scende sulla fronte. Ad un tratto mi sento prendere da dietro e Daniel mi allontana e ci metto un po per calmarmi poi mi accascio e scoppio a piangere con ancora Daniel che mi tiene tra le braccia.

Dopo un po' riesco a calmarmi e devo dire che mi sento davvero meglio.

-"Come ti senti?"- mi chiede lui.

-"Bene.. davvero, molto bene. Grazie"- gli rispondo.

-"Nessun problema, quando vuoi mi trovi qui"- mi sorride. Mi rendo conto solo ora del contatto fisico prolungato e mi imbarazzo da morire e divento rossa. E lui ovviamente ride.

-"È arrivato, non ci speravo più"- mi dice.

-"Cosa?"- gli chiedo.

-"Il tuo rossore, me lo aspettavo molto prima"- ride e… oddio quelle fossette come sono invitanti!! Se è possibile divento ancora più rossa e mi alzo in piedi staccandomi definitivamente e a malincuore da lui.

-"Allora devo dedurre che le cose non siano migliorate"- mi chiede.

-"No anzi, non sanno darmi informazioni utili, non ci sono documenti  né niente"- gli rispondo.

-"Capisco, bè secondo me devi indagare tu, inizia dal ginecologo, poi vai alla casa famiglia, ci deve pur essere qualcuno che si ricorda qualcosa, non devi mollare!"- mi dice lui.

-"Grazie"- gli dico.

-"Davvero, senza di te non so come avrei fatto!"- aggiungo.

-"Basta con le smancerie, se vuoi farti una doccia ti posso prestare qualcosa di mio"- mi dice.

-"Tranquillo, mi do una rinfrescata poi faccio la doccia a casa"- gli rispondo. Vado in bagno e dopo cinque minuti esco fuori e mi rimetto il maglione e la giacca.

-"Allora andiamo ti accompagno a casa"- mi dice e ci dirigiamo verso l'uscita. C'è una grossa moto e mi porge un casco, lo metto e cerco di salire senza sembrare un elefante.

Mette in moto e io non so dove reggermi, lui mi prende le mani e mi tira verso di lui così da cingergli la vita. Il cuore mi batte forte, il tocco delle sue mani con le mie è come il fuoco ardente e io sono diventata sicuramente rossa, dallo specchietto guardo i suoi occhi verdi divertiti e distolgo lo sguardo.

Sfreccia tra le strade di New York, ha preso il tragitto più lungo e io sono felice…. Inspiegabilmente felice!!

Spazio autrice: come va ragazze? Avete delle impressioni sulla storia? Sembra che Daniel stia attirando parecchio l'attenzione ma come darle torto, ha il suo fascino. Voi chi preferite, Chris o Daniel?
Alla prossima!!

Xx kiss kiss xx
All the love

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