Capitolo 1

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Era una splendida giornata nel piccolo paesino di campagna, Camptown. Era un piccolo villaggio tranquillo dai colori vivaci e dall'aria fresca e genuina. Non era il paese più piccolo della regione, ma neanche il più grande. Una delle case dai colori più accessi era sicuramente la residenza dei Cookers, situata proprio nel centro cittadino, di fronte al comune.

La famiglia Cookers era composta dal signor Giovanni, dalla signora Maria e dai due fratelli Benjamin e Arseida. Erano una famiglia meravigliosa.

Giovanni non era l'uomo più bello, ma di sicuro era l'uomo con più amore nel cuore di chiunque altro del paese. Vestiva sempre in verde o con almeno qualche dettaglio verde, portava gli occhiali quadrati come un nerd, aveva i capelli corti e neri e amava talmente tanto la letteratura che iniziò a lavorare alla biblioteca cittadina.

Maria era una bella donna, dagli occhi verde smeraldo. Aveva i capelli rossi come il tramonto e lunghi fino alle spalle. Si riteneva una donna assolutamente normale. Vestiva sempre di colori accesi: un giorno verde, un giorno giallo, un giorno a pois e così via.

Arseida era un'adolescente come tutte le altre. Aveva solo due migliori amici: Aurora Wright e Luke Bells. Aveva i capelli marroni fino alle spalle ed erano abbastanza ricci. Era bassa rispetto alle altre ragazze della sua età. Adorava talmente tanto le leggende che suo padre, per il suo compleanno, gli regalò un libro su un'antica civiltà.

Benjamin non era proprio figlio dei coniugi Cookers. Non c'erano persone come lui. Aveva i capelli biondo platino e gli occhi azzurri come l'oceano. Venne trovato per strada in una circostanza molto triste e misteriosa per Camptown. La signora Cookers lo trovò mentre passeggiava per un piccolo vicolo buio e Benjamin stava piangendo. Avrà avuto si e no un anno. I signori Cookers decisero di prendersene cura e da quel giorno divenne parte della loro famiglia.

"BENJAAAAAAMIN !!!! TI MUOVI? FAREMO TARDI CON GLI ALTRI!!!" urlava Arseida insistentemente. "SIIIII! MI STO MUOVENDO!" ribatté con forza il fratello.

Arseida aspettava ansiosamente il fratello nella sua camera. La camera di Arseida era molto spaziosa e colorata: le pareti color arancione, il pavimento color arcobaleno e un tappeto rosa con dei fiorellini. Arseida era seduta sul suo letto bianco latte con decorazioni gialle e verdi. In mano teneva un grosso libro marroncino con le rifiniture oro. Il libro si intitolava "Ambralia: Storia di una Civiltà".

Dopo dieci minuti Benjamin arrivò. "Sei arrivato, finalmente!" disse Arseida, "Scusa! E che non riuscivo a trovare il profumo!" ribatté lui, portandosi una mano dietro la testa. "Forza andiamo! Ci stanno aspettando alla vecchia capanna!".

Benjamin e Arseida uscirono e di corsa andarono poco fuori città ed arrivarono ad una vecchia capanna. La capanna era disabitata ormai da qualche anno e quasi cadeva a pezzi. Li ad aspettarli c'erano i loro amici: Luke Bells e Aurora Wright.

"Oh, finalmente siete arrivati!" disse Aurora, con fare annoiato. "Scusate il ritardo... ma mio fratello stava cercando il suo profumo!" disse Arseida seccata, quasi arrabbiata. "Fa niente!" disse Luke "basta che siate arrivati" completò.

Aurora era una ragazza dai capelli blu elettrico, occhi verdi e dal viso angelico. Il suo guardaroba era prevalentemente nero e rosso ma raramente metteva anche altri colori. Aurora faticava ad aprirsi con gli altri ma Arseida e Luke erano gli unici che riuscivano a capirla. Aurora, nei confronti di Benjamin, è sempre stata indifferente, visto che era il fratello di Arseida e che veniva sempre con loro.

Luke era il miglior amico di Aurora. Aveva i capelli rossi e corti, occhi celesti come il cielo e sulla guancia aveva una cicatrice. Lui vestiva sempre con vestiti molto colorati, soprattutto blu e verde acqua. Era il più grande del gruppo, sia d'altezza che d'età.

Aurora guardò di sfuggita Benjamin, che ricambiò il saluto, sorridendo e arrossì.

"Entriamo, forza! Devo dirvi una cosa molto importante!" disse Arseida spruzzando gioia da tutti i pori.

Mentre le ragazze erano entrate Luke fermò un secondo Benjamin. "Non ti vantare troppo", gli disse Luke sorridendo.

La capanna era molto grande e abbastanza distrutta sul soffitto e sulle varie pareti con buchi fungevano da finestre.

Tutti si sedettero per terra, in cerchio: Aurora si sedette vicino a Benjamin e Luke vicino ad Arseida.

Arseida prese il suo libro e lo mostrò agli altri, lo aprì e disse "Ragazzi, ho scoperto una cosa sensazionale sul nostro paese!". "Spara!" replicò Luke sorridendo.

"Il nostro paese è collegato con un mondo parallelo al nostro!" disse Arseida ridendo " e so come raggiungerlo!" aggiunse. "Perché mai dovremmo raggiungerlo?" chiese dubbiosa Aurora. "Avete presente quel monumento dentro la chiesa?" chiese Arseida. "Intendi la statua che raffigura la donna che piange?" chiese Benjamin. "Esatto!" rispose Arseida "ed ecco perché è importante!" aggiunse Arseida indicando una pagina del libro.

Aurora lesse ad alta voce:

"La regina Amber, prima della sua morte disse "Se volete salvare il mondo, salvate chi vi ha sorretti!". Questa frase, successivamente, venne incisa sulla sua lapide."

Aurora guardò gli altri, "E questo a cosa dovrebbe servirci?" replicò titubante. "Ma non capisci, Aurora?" chiese Arseida "E' la stessa frase che è scritta sopra la statua della chiesa!". Tutti rimasero a bocca aperta. Arseida prese il libro e disse: "Forse è meglio dormirci sopra!" poi guardò Benjamin "Andiamo o faremo tardi!" disse Arseida. "A domani!" dissero i due fratelli.

Durante la notte tutti e quattro i ragazzi fecero lo stesso, strano, sogno. Una donna, dai lunghi capelli biondi parlò a loro:

"Sono la sovrana di Ambralia! Mi chiamo Amber e devo darvi una cattiva notizia. La vostra cittadina è in pericolo e anche noi lo siamo. Nel libro è racchiusa la chiave che vi farà accedere al nostro mondo! Se volete salvare il vostro mondo, aiutateci a salvare il nostro!"

Il Tempio dei Ricordi: Rimembranze di SangueWhere stories live. Discover now