Capitolo 3~Insonnia

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-Giochiamo giochiamo giochiamo- continuavano a ripetere i piccoli. Erano le tre di notte e i quattro babysitter stavano morendo di sonno.
-Andiamo a dormire, su- disse per l'ennesima volta Leire con estrema calma. Una calma sconcertante a dir dei ragazzi.
-No! Giochiamo!-
La ragazza si massaggiò le tempie prima di guardare i ragazzi dietro di lei altrettanto stanchi.
-Giochiamo?- chiese sconsolata.
-Va bene...- acconsentirono gli altri e i piccoli esultarono. Michael prese dai cassetti la ps4 di Doug. Ogni piccolo stava in braccio a un babysitter e stavano giocando stracciando i grandi troppo stanchi per impegnarsi. Ad un certo punto Victor buttò a terra il joystick.
-Basta. È noioso. Voglio andare sulle altalene!-
-Anch'io!- intervenne Gabi.
-Io sullo scivolo!- disse Riccardo.
-Io voglio arrampicarmi!-
-È tardi!- si lamentò Arion.
-No!- dissero in coro i piccoli. I ragazzi si guardarono.
-Andate a dormire. Li porto al parchetto qui vicino- sospirò la ragazza.
-Notte!- disse subito Arion correndo nella stanza da letto.
-Veniamo con te- dissero gli altri due dopo essersi lanciati uno sguardo.
-No, voi dormite che siete peggio di ragazze ciclate se non lo fate-
-Sti cazzi. Io da sola di notte con quattro bambini non ti faccio uscire- disse Aitor.
-Ti ricordo che sono più grande di te-
-Resti la mia sorellina-
-E poi Aitor ha ragione. Non puoi uscire da sola- si intromise Michael.
-E forse non servirà...- disse Leire lanciando un'occhiata ai quattro piccoli che durante la loro discussione si erano addormenti.
-Menomale- disse Aitor prendendo in braccio Gabi. Michael chiamò Arion per fargli prendere Vic mentre lui prese in braccio Doug. Leire prese Riccardo e si stese nel letto stringendolo a se e accarezzandogli i capelli.
-Domani dovremo cavarcela da soli- commentò Aitor.
-Non ammazzate i piccoli- disse seria Leire e Michael e Aitor ridacchiarono.
-Non lo promettiamo- disse l'azzurrino.
-Notte- disse Arion mettendosi a dormire col blu sul divano letto vicino al letto di Doug.
-Notte- dissero anche gli altri tre addormentandosi.

-Svegliaaaa- urlarono i piccoli. Cinque del mattino. I quattro ragazzi bestemmiarono mentalmente e si alzarono.
-Fame fame fame fame-
-Chi è che diceva che non eravate davvero piccoli?- chiese sarcastico Aitor mettendosi due cuscini sulle orecchie.
-Siamo intrappolati nei corpi...- iniziò Doug.
-...di quattro bambini iperattivi...- continuò Riccardo.
-...e pieni di voglia di giocare...- andò avanti Gabi.
-...e di stare svegli. Che pretendente?-  finì Victor.
-Ho capito... Io preparo i pancake, voi fateli vestire e cambiatevi. Poi usciamo- disse Leire alzandosi e andando in cucina. Fortuna che i ragazzi avevano comprato dei vestiti di ricambio per i piccoli il giorno prima. Arion cercò di vestire Riccardo e Victor che però non sembrano intenzionati a rendere le cose facili al castano. Michael e Aitor non se la stavano cavando meglio.
-State fermi!- urlò Arion.
-No!-
-Dovete cambiarvi!- provò Aitor.
-No!-
-Non avere fame?- chiese Michael.
-Si!-
-Allora cambiatevi!- dissero i tre in coro.
-No!-
Gabi e Doug si arrampicarono sulle mensole e Michael e Aitor erano troppo bassi per raggiungerli mentre Victor e Riccardo si erano nascosti e Arion non riusciva a trovarli.

-È PRONTO!- urlò Leire. I quattro bambini si precipitarono da lei ancora in pigiama.
-Ehy, non vi siete ancora cambiati? Su forza andate dai maschi e vestitevi altrimenti niente pancake!- disse decisa e i piccoli fecero come li era stato ordinato. Poco dopo tutti i maschi tornarono vestiti.
-Perché da oggi ognuno per conto suo? Senza di te non sopravviviamo!- si lamentò Michael.
-Non posso fare da babysitter a quattro bambini e a tre bambinoni- disse la ragazza servendo i pancake.
-Ma... Mama... Mamamama...- ripeté più volte Arion.
-Niente ma. Ve la caverete, dai-
-Facile per te...- borbottò Aitor.
-Su, mangiate- disse Leire addentando un pancake rubato ad Aitor.
-Che facciamo oggi Ait?- chiese Gabi allegro. Aitor arrossì al soprannome e distolse lo sguardo.
-Non lo so- rispose.
-E noi Michi?- chiese Doug.
-Quello che ti pare- rispose l'azzurrino evitando di far notare l'imbarazzo. Victor guardò Arion senza dire niente.
-Andiamo a giocare a calcio- gli sorrise il castano e il blu sospirò.
-Leire?-
-Andiamo a giocare ai videogiochi- gli sorrise la ragazza nonché videogiocatrice provetta. Il moretto esultò allegro e finì i pancake.
Tutti e otto finirono e uscirono. Sarebbe stato un lungo giorno.

4 bambini e tanti disastriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora