CAPITOLO TRE - PICCOLA ED INNOCENTE HOPE

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Aaron'spov.


Mentre sento l'aria che sfreccia via sotto la mia pelle mi sento libero,come non lo sono stato da tanto. Essere figlio di un criminale non dovrebbe renderti tale, invece eccomi qui, a fingermi un cazzo di liceale che vuole prendere il diploma, so che i  miei problemi non milasceranno libero a lungo e se non fosse per quella piccola insolente rossa mi sarei fatto le valigie e starei sparito, ma non so perché quella ragazzina mi intriga molto ma non devo farla avvicinare troppoo la potrei mettere in pericolo e mi sembra troppo innocente peressere immischiata in queste cose.


Torno nella stanza di quello squallido motel che nell'ultima settimana miha fatto da casa e vado a farmi una doccia cercando di non pensarealla Piccola ed innocente Hope. Chissà se lei sapesse tutto di mescapperebbe o mi darebbe un po' della sua speranza.


È appena finita anche l'ultima ora e non vedo l'ora di vedere che cosaescogiterà ancora la piccola Hope per cercare di farmi incazzareanche se devo dire che io sono  molto più bravo di lei visto che lepoche volte che abbiamo perlato è stata lei ad andarsene scocciata,mi viene da ridere ricordando il suo piccolo viso tutto rosso dallarabbia, ma non ho il tempo di fantasticare ancora perché laintravedo già seduca con il computer davanti e con un paio di librisparsi per la scrivania tutta concentrata.

" Allora    bambolina Hope, si fa questo lavoro o non si fa?"

" Avevi    detto che avresti smesso di chiamarmi così se ti avessi detto il    mio nome! Quindi pretendo che tu la smetta."

" Va    bene, piccola Hope, non ti scaldare tanto. Allora si comincia?"

" Sì,    siediti ho delle domande da farti, soprattutto sulle tue origini    visto che è su questo che si basa la ricerca."


Cazzo.Che cosa le devo dire della mia famiglia? Non ne ho mai avuta unavera e propria... Potrei dirle qualcosa ma cercando di omettere unpaio di cose.

" Allora,    mio padre ha origini Texane e mia madre viene dall'Inghilterra, ma è    morta quando ero piccolo quindi non so molto altro a riguardo visto    che con mio padre non ci parlo più, quindi spero ti basti questo    piccola Hope."

" Ah,    non lo sapevo... mi...mi dispiace Aaron."

" E    in teoria ho anche un fratello, Ashton, ma non ci vediamo da molto."


Ed era vero, speravo di continuare a non vederlo, perché se non sifaceva vedere voleva dire che il suo sporco giro stava andando beneed io non sarei dovuto intervenire a sistemare la sua merda. Inveceogni volta che rientrava nella mia vita si portava dietro tutte lesue cazzate, debiti e taglie sulla testa di entrambi. Spero tanto nonsi faccia vedere per un po' quello stronzo.

" Beh    possiamo iniziare da questo, quindi facendo una mappa, hai origini    Texane ed Inglesi, sai qualcosa dei tuoi nonni? Da dove venivano?    Guarda ti faccio vedere come ho impostato l'albero genealogico della    mia famiglia, allora mio Papà viene dalla California, mentre mia    madre viene dalla Florida ed i miei nonni materni hanno origini    Irlandesi, ecco il perché dei miei capelli, mentre quelli paterni    hanno origini Italiane, infatti mio fratello è molto diverso    rispetto a me..."


Quel piccolo sorriso timido che mi aveva regalato era così puro che me nesarei dovuto andare molto lontano da lei, ma il mio essere egoistanon me lo avrebbe mai permesso. Volevo conoscerla fino in fondo...più mi voleva sfuggire più io la volevo, come un predatore cherincorre la sua preda.

" Capito,    beh i miei nonni materni da quello che so sono ancora in    Inghilterra, in una piccola città vicino Londra, quelli paterni    sono morti in un incidente stradale."


Sembra che la mia risposta non la soddisfi molto perché riesco a percepireil suo bel cervellino che sta pensando alla prossima cosa da dire ofare.

" Okay,    beh per adesso possiamo lavorare su questo, nel frattempo se magari    su internet o negli album di famiglia trovi qualcosa fammi sapere...    si è fatto tardi e mio padre mi sta aspettando fuori, siamo soli e    andiamo a cena fuori."


E' così semplice stare vicino a lei che mi sembra naturale parlarle edarle fastidio ma oggi non voglio rovinare questo piccolo momento dipace tra noi, tanto avrò molte altre occasioni per farlo. Per oggiho dato con la carineria. Così mi alzo le faccio un cenno con lamano e me ne vado senza dire niente e appena mi volto la sento giàche mi insulta e mi da del maleducato ma io non riesco a trattenereuna risata appena fuori della biblioteca. Forse venire qui non èstata un'idea così malvagia.


Allora, questo capitolo ci fa capire qualcosa in più su Aaron e sul suo passato e sul perché non vuole allontanarsi da Hope. Chissà cosa succederà... alla prossima!

when black and red meet nobody will come out unharmed.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora