Capitolo 32 = Mamma, che imbarazzo.

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Fabrizio's Pov.

2..3..4..5.. Quanti minuti saranno passati? 

Non lo so. 

So solo che vorrei fermare il tempo, ma purtroppo non ho ancora questo super poteri.

"Non sai cosa ti farei in questo momento...". - Le sussurro ad un orecchio. 

"Ma so anche che se inizio, prima o poi verremmo interrotti...". -Aggiungo, staccandomi leggermente dalle sue labbra. "Quindi è meglio se mi stacco da te e vado a lavarmi...". - Le sussurro nuovamente.  Non le do il tempo di dire una parola, che le mie labbra si attaccano come calamite alle sue.

Le sue mani, che in quel preciso istante si trovano nei miei capelli si trovano intorno ai miei fianchi; poco dopo sento le sue dita, accarezzarmi la schiena sopra il tessuto della maglietta.

Mi stacco da lei, ma appoggio la mia fronte sulla sua. Quanto mi fa stare bene.

"Vorrei stare qui, credimi, ma è meglio che vada a farmi una doccia...". - Dico, imitando lei oggi. So che è in imbarazzo, per questo cerco di ironizzare un po'.

So cosa pensa di lei.
So che non si piace.
So che si imbarazza molto in queste situazioni, ma non deve sentirsi in imbarazzo, non con me.

Dopo che sono riuscito a staccarmi da lei, noto che si siede sul letto, sicuramente penserà a ciò. Segue ogni mio movimento da quando prendo le cose necessarie per la serata, a quando non entro in bagno.

Matilde's Pov.

Non so dirvi come mi sente, a malapena saprei dirvi il mio nome. Posso dirvi che stare così, con lui, mi ha fatta stare bene, lui mi fa stare bene.

Come una rincoglionita sorrido da sola i punti in cui ha lasciato la scia di baci.

Ma un pensiero mi passa per a testa.
Mi alzo di colpo dal letto e mi guardo allo specchio. Controllo ogni punto è per fortuna non mi ha lasciato segni.

Mi riprendo, e penso sia arrivato il momento di vestirmi.

Una volta che sono pronta esco dalla stanza e cammino al piano di sotto.

Mi siedo sul divano nel soggiorno accanto ad Ermal, che mi sta squadrando. È inquietante.

"Ho qualcosa che non va?". - domando.

"Mh, sei strana".- Continua a fissarmi con uno sguardo serio.

"Strana?" - Domando non sapendolo.

"Si". - Stava per dirmi qualcosa, ma veniamo interrotti da Silvia e qui dico la ringrazio mentalmente.

"Ma Fabrizio?". - Mi domanda."

"Ermal... Dimmi quello che mi devi dire, mi fai quasi paura!": - Dice,  accennando un mini sorriso.

"No... Lo dirò non appena scenderà anche quell'altro. Non è giusto che ci sia solo tu...". - 

Ecco. 

Lo sapevo! 

Sicuramente avrà qualcosa di imbarazzante.

Sento il mio telefono squillare. Guardo lo schermo e vedo che è una video chiamata di mamma. Chiedo scusa ai due ed esco in cortile.

Faccio partire la chiamata, è mamma. L'altro giorno mi ha detto che sarebbero partiti sia lei che il suo compagno.

"Ciao mamma!". - La saluto sorridendo, come se mi potesse vedere. 

Nel frattempo arriva Silvia.

Esco in cortile così non disturbo gli altri due che stanno parlando

"Siete arrivati?". - Le chiedo.

"Si un'ora fa circa, lì in Grecia come procede? Fabrizio". - Mi domanda.

"Fabrizio si sta lavando, qui procede tutto bene per adesso! Ci stiamo divertendo, ma soprattutto rilassando". - Le racconto.

"Silvia ed Ermal sono lì?". - Mi domanda.

"Si in casa, perché?". - Le domando.

"Non è che me li fai conoscere? Ascolto sempre Silvia in radio ed Ermal beh, sai il debole che ho per lui, ma purtroppo sono vecchia..."- Non appena dice questa frase metto una mano in fronte.

"Io te li faccio conoscere, ma tu non farmi fare figure!"- Le raccomando.

"Non preoccuparti cara...". - Mi rassicura.

Entro in casa e noto che Silvia ed Ermal sono seduti sul divano.

"Ehm, ragazzi... Posso chiedervi una cosa?". - Domando ai due.

"Cosa?' mi domandano subito.

"C'è mia mamma in video chiamata come notate...". - La mostro e la salutano. 

Posiziono il telefono sul tavolino, in modo tale che parli con loro. 

Nel frattempo mi allontano e mi appoggio allo stipite della porta della cucina. Se deve farmi fare figure è meglio che non le senta.

Poco dopo sento due braccia stringersi.

"Cosa ci fai qui?". - Mi domanda.

"C'è mia mamma in video chiamata... Ho paura di quello che possa dire. Vedi? Ermal sta già ridendo..." .- Lo indico.

"Tua mamma? O aspetta che la saluto anche io, vieni anche e non fare la figlia antipatica". - Mi dice. Mi trascina lì con loro e dopo che l'ha salutata, in video chiamata arriva anche papà.

Sta raccontando di come ha scoperto Ermal da quanto lo ascolta e tutte questo genere di cose, è peggio di me in certi momenti. 

"Chiedo scusa...". - Affermo una volta che la video chiamata è terminata.

"Per cosa?". - Mi domanda Silvia.

"Per il terzo grado che vi ha fatto...". - Gli ricordo.

"Oh, ma non ti preoccupare, è simpaticissima, ora capisco da chi hai preso!"- Risponde Silvia.

"Io volevo chiamare i miei figli, mi spiegate come si fanno le video chiamate?". -  Ermal inizia a ridere e non capiamo il motivo.

"Per gli anziani inizia il corso di tecnologia. Chi vincerà? Il signor Mobrici oppure il telefono?"- Ridiamo tutti quanti, tranne Fabrizio che fa una smorfia.

"Comunque... Prima che fai la chiamata, devo dire ciò che non ho detto prima a Matilde". -  Spiega Ermal.

E qui, inizio ad avere paura.

Continua....

Cosa avrà dire Ermal?

Ho pubblicato anche presto! Sono stata perdonata per il capitolo precedente?

Il senso di ogni cosa.  [Fabrizio Moro - #WATTYS2020].Where stories live. Discover now