Capitolo 14 =Carpe Diem.

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Matilde's Pov.

Sto giocando con Anita e Libero, quando sento il campanello di casa suonare. Guardo dal video citofono chi è e vedo mia cugina Francesca. Senza farla aspettare le apro.

"Oh, sei viva allora...". - Mi dice non appena entra in casa. 

"Si, vivissima. Vieni dentro che ho di là i piccoli da soli". -Le spiego. Non me lo fa ripetere due volte  mette il cappotto all'attaccapanni dell'entrata e insieme, una volta che ho chiuso la porta torniamo da piccoli.

"Bambini, voglio presentarvi una persona...". -Dico tranquillamente. I due, che erano impegnati a giocare, si voltano entrambi verso di me.

"Lei è Francesca, la mia cuginetta...'"Dico ai due che sono intenti ad osservarla.

"Piacere di conoscervi, come vi ha detto io sono Francesca e voi invece vi chiamate, Geltrude e... Pierino..." - Dice scherzosamente.

"Ma no...". - Risponde la piccola Anita ridendo.

"Ah no? Ho sbagliato?". - Domanda Francesca.

"Sbagliatissimo, perché io sono Anita, mentre lui è Libero, il mio fratellone...". - Le spiega la piccola.

"Oh, che sbadata! Allora piacere di conoscervi Anita e Libero, oggi giocherete anche con me, vi va"domanda.

"Si!" - Rispondo, in coro. Ci sediamo  entrambe sul tappeto e iniziamo a fare la casetta con le costruzioni.

Ad un certo punto sento il telefono di casa suonare, allora mi alzo a e rispondo. È nonna!

"Stasera niente scuse tu e Fabrizio venite a cena da me, insieme ai tuoi e agli zii...". -Si, nonna. Buon giorno anche a te!

"Anche Fabrizio? Eh, ma lo devo sentire prima... Non posso decidere io per lui!" - Le ricordo.

"Si lo so, sentilo, poi mi dirai... Buona giornata!"- Metto, giù e bastia torno in soggiorno.

"Chi era?". - Mi domanda la piccola Anita.
"Mia nonna...". -  Rispondo sorridendo.

"Cosa voleva?". - Domanda Francesca.

"Mi ha detto che devo invitare anche Fabrizio stasera...". - Le piego in breve.

I bambini per fortuna non fanno domande. La mattina va avanti così: giochiamo tutto il tempo.A nascondino, un due, tre, stella, e chi più ne ha, più ne metta. Il pomeriggio i bambini sono stanchi, perciò fanno un pisolino.

"Beh, grazie per avermi dato il permesso di conoscerli...": - Dice Francesca mentre li osserva.

"Tu come stai?"- Mi domanda mentre si siede accanto a me in cucina.

"Bene, sto bene...".- Le dico semplicemente.

"Con Fabrizio come va?". - Mi domanda.

"Siamo amici...". - Le dico subito.

"Amici... Si, certo. Lo stai aiutando molto!". - Gli dico.

"Ci hai mai pensato?". - Mi domanda.
"A cosa?". - Domando a mia volta.

"Ti sei ritrovata da un giorno cosi un lavoro. Arriva Fabrizio e sei sempre a casa sua..."- Mi dice, diretta.

"Sono li per i bambini...". - Le dico chiaramente.

"Anche, ma poi fammi finire il  discorso!". - Mi rimprovera.

"Scusa...". -Le dico ridendo.

"Dicevo... Sei sempre da lui, in questo periodo si sono separati;gli sei stata accanto e adesso siate amici. Non pensi che sia una bella complicità la vostra? Una complicità nata fin da subito... Non pensi che sia nata per qualche motivo?" - Riflette. 

"Francesca... Fatti meno canne alla sera! Siamo solo amici, niente di più". - Sento che sbuffa. Sa che con me non può continuare. 

"Dai, io vado! Ci vediamo stasera con il tuo amato, okay? Mi domanda e alzo gli occhi al cielo sbuffando.

Mi alzo anche io e vado con lei  alla porta.

"Per tua informazione.... Non è il mio amato!" le dico nuovamente e va.

Fabrizio's Pov.

Ormai è pomeriggio tardi. Non ho ancora scritto a Matilde dei miei piccoli, provvedo subito dato che mi sono concesso un'ora di pausa.

Prendo il telefono e scrivo.

Da Matilde:Scusa se non ti ho scritto prima, ero preso dal scrivere nuove canzoni, i bimbi tutto bene?

La risposta non tarda ad arrivare.

Da Matilde: Tutto benissimo! Abbiamo giocato moltissimo e questo pomeriggio si sono anche addormentati entrambi... Bravo che mi hai scritto, me ne stavo dimenticando... Nonna mi ha chiamato questa mattina e vuole che tu venga a cena da noi questa sera.." .  -  Mi spiega.

Perché? Come sa chi sono? Magari mi toglierà ogni dubbio.

A Matilde: Bene per i miei piccoli.  Comunque, ci sarò, passo a prenderti? -  Le domando.

Da Matilde: Come preferisci...- Mi dice.

A Matilde: A che ora? - Chiedo.

Da Matilde: 20.30.

Non rispondo più. Guardo l'orologio. Sono le diciotto. Decido di sistemare lo studio è in un disordine pazzesco...Mentre sono intenzionato ad iniziare, il mio cellulare inizia a suonare.

È Ermal.

"Oh Fab! A luglio, verrai con me e Silvia a Santorini... Non accetto un no come risposta...!" - Mi dice.

"Oh, tanto per iniziare lo dici a qualcun'altro.!"- Rispondo facendo il finto serio. 

"E poi cosa faccio, la candela?' gli domando.

"No, ovviamente ti porti dietro Matilde,così finalmente so chi ti ha rapito il cuore...". - Mi dice ridendo.

"Frenati un attimo...". - Dico. "Nessuno mi ha rubato il cuore. Siamo solo amici... Grazie dell''invito, ma prima devo sentire lei e organizzarmi un attimo anche con i piccoli..."- Gli spiego, tranquillamente.

"E... Organizzati! Io prenoto! Buona serata, ciao fratello". - Non mi da il tempo di ribattere che mi mette giù.

Ermal non cambierà mai.

Ho capito che non avrò altre alternative. 

Continua...

Tutti sono convinti che la loro immediata complicità significhi qualcosa.

La nonna di Matilde ha invitato Fabrizio a cena con loro... Come andrà?

Ma soprattutto... Riuscirà Fabrizio ad organizzarsi per la vacanza? Ma soprattutto... Matilde accetterà?

Il senso di ogni cosa.  [Fabrizio Moro - #WATTYS2020].Where stories live. Discover now