Ventidue

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Draco era davanti lo specchio di camera sua da più di un'ora a sistemarsi camicia e papillon. Non si sentiva mai a suo agio con quegli abiti eleganti.

Fosse stato per lui sarebbe entrato in uno di quei negozi di alta sartoria e si sarebbe fatto confezionare un vestito di quelli lunghi con lo strascico che le modelle indossano sulle passerelle con tanto di scarpe col tacco, ma Oliver lo aveva accompagnato a fare shopping, e lui non si sentiva ancora pronto a mostrargli quel suo lato femminile.

Avevano girato parecchio, fino a che una vetrina di Hugo Boss aveva attirrato la loro attenzione, e Draco ne era uscito con un completo blu extra slim flit in lana vergine con pantalone corto alla caviglia, al quale non aveva potuto non abbinarci una camicia bianca Paul Smith a fantasia floreale delicata con collo classico.

Stava da Dio, e più si ammirava allo specchio, più notava come i pantaloni gli fasciavano perfettamente le cosce fino a delinearli il fondoschiena poco coperto dalla giacca.

Tirò un po' il collo della camicia e raddrizzò ancora il papillon fino a quando decise che meglio di così non poteva stare.

Si sedette sul letto per indossare le scarpe di vernice nera già in sua dotazione quando sentì la porta della camera aprirsi.

Si alzò in piedi per ammirarsi di nuovo allo specchio, cercando di ignorare lo sguardo di Harry che gli stava perforando tutto il corpo.

Li sentiva i suoi occhi, bruciavano come braci ardenti, e poteva anche leggergli nella mente, sapeva che avrebbe voluto prenderlo sedutastante senza neanche spogliarlo del tutto, quello sguardo parlava chiaro.

"Sei...Bellissimo..." mormorò avvicinandosi da dietro.

Draco lo scansò, era bellissimo lo sapeva, ma avrebbe voluto essere bellissimo per lui quella sera. Ci teneva ad Oliver, era contento di andare con lui al ballo, ma con Harry sarebbe stato diverso.

Harry cercò di ignorare il fatto che non voleva essere toccato e si sedette sul letto ad osservarlo.

"A che ora torni?" chiese giocando con un filo della coperta di lana.

Draco fece spallucce "Non lo so,dipende..."

"Dipende da cosa?"

"Da cosa vuole fare Oliver dopo,magari usciamo, andiamo a bere qualcosa, può anche essere che mi fermi a dormire da lui."

Harry balzò in piedi.

"Dormire da lui?! Abbiamo la regola alle 3 a casa!"

Draco si infilò il cappotto senza guardarlo prima di rispondere.

"La regola vale se pensi di passare la serata come fai tu, con ogni buco che ti si presenta davanti, non se sei con amici."

Harry aprì la bocca per ribattere ma la chiuse subito amareggiato. Seguì Draco in salotto, mentre apriva la porta per uscire.

"Te ne vai così? Senza neanche salutarmi?"

Draco si voltò per guardarlo.

"Cosa vuoi Harry?"

"Un bacio..."

Il biondo inarcò il sopracciglio destro.

"Buona serata" rispose prima di chiudere la porta.








La palestra della scuola era addobbata alla grande, si faceva persino fatica a riconoscerla. Sui quattro lati vi erano appesi dei festoni di carta colorata a forma di fiori che rendevano il clima leggero e festoso. Dal soffitto pendevano tante piccole lucine bianche che si accendevano e spegnevano alternandosi a ritmo di musica, e che davano alla palestra quel tono vedo non vedo.

Cherry lipsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora