5. Supermarket

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«Ciao Johanna!» dice andando incontro alla cassiera dai capelli ramati che spesso vedo all cassa quando vengo a fare la
Spesa.
«Shawn!» dice sussurrando dopo essersi guardata attorno e dargli un abbraccio caloroso.
«Ma guardati, ormai sei un uomo.» dice.
«Non esageriamo dai.» dice ridendo.
«Che piacere vederti, non ti fai più vedere eh?» dice scherzando, la cassiera.
«Guarda se potessi passerei dalla cassa da te tutti i santi giorni. Mi mancavi troppo.» dice Shawn.
«Ah non ci pensare neanche, perché se no i clienti mi morirebbero d'infarto, soprattutto le ragazzine e poi non puoi privare il mondo della tua bellissima voce.» dice Johanna.
«È quello che dico anch'io.» dissi sussurrando, avvicinandomi a Shawn.
«Parlando di ragazze, chi è questa bellissima fanciulla?» chiede.
«Piacere, Kelsey. Sono la sua vicina.» dico sorridendo.
«Piacere tutto mio, tesoro.» dice sorridendomi.
«Dai, ora andate prima che vi troviate una folla che vi insegue.» dice Johanna.
«Ci vediamo dopo.» dice Shawn prendendomi la mano e portarmi via da lì.
Johanna sembro più interessarsi delle nostre mani che alle parole di Shawn. Sorrisi al gesto di entrambi.

«La conosci da tanto?» chiedo mentre controllo la lista.
«Ah si, praticamente mi ha visto crescere. La incontravo ovunque, anche perché non stavo mai a casa.» dice ridendo.
È così bello vedere la luce nei suoi occhi mentre mi racconta della sua vita, una luce inspiegabile si accende nei suoi occhi.
«Mi passi quelli?» chiedo indicando dei cereali al miele.
«Ah, io ne andavo pazzo.» dice prendendoli per poi metterli dentro il carrello.
«Ora non più?» chiedo guardandolo.
«No no, ma devo seguire una dieta.» dice portando gli occhi al cielo.
«Allora spero che un giorno darai uno strappo alla regola e verrai a gustarti questa delizia con me.» dico.
«Terrò in mente il tuo invito. Grazie. Allora, com'è andata ieri sera?» chiede ed io confusa mi fermo sul posto.
Si volta verso di me.
«Il ballo.» puntualizza.
«Ah sì, il ballo.» dico prendendo una bottiglia di olio al avocado.
«Ti sei divertita?» chiede mentre io evito il suo sguardo.
«Devo essere sincera?» chiedo sbuffando guardandolo.
Lui fa sì che i nostri occhi si incontrano.
«Sì, per favore.» dice come una supplica.
«È stata la serata più schifosa della mia vita.» dico.
Lo vedo molto sorpreso dalle mie parole.
«Ma come?! Che è successo? I tuo cavaliere ti ha lasciato a piedi?» chiede riferendosi al nostro incontro.
«Ancora peggio. Non ce l'avevo proprio.» dico mordendomi l'interno della guancia. Voglio essere sincera ed onesta con lui e lo sarò ma ho paura cosa gli dillo nella testa.
Pensa che sia una sfigata?
«Cosa dici? Mi stai dicendo che nessuno ti ha invitata al ballo?» chiede cercando un contatto visivo.
«Sì. Ci sono andata con la mia migliore amica e il suo accompagnatore.» dico sorridendo amaramente.
«Non sanno cosa si sono persi, eri bellissima con quel vestito.» dice.
Il mio cuore si ferma.
Si avvicina e mi supera mettendosi davanti a me.
Mi guarda con quello sguardo dolce chinando un po' la testa verso sinistra e scrutarmi.
Ho le labbra leggermente aperte a causa delle sue parole, i miei occhi sono increduli, il mio petto é in fiamme mentre il mio cuore è attraversato da mille brividi.
«Perché sei così sorpresa?» mi chiede come se volesse leggermi la mente.
«È solo che..» inizio col dire.
"È solo che hai detto una cosa che neanche mio padre è riuscito a dirmi" penso tra me e me.
«È solo che non me lo aspettavo. Grazie mille Shawn.» dico sorridendogli.
«Non devi ringraziarmi.» dice avvicinandosi pericolosamente e poi accarezzarmi il braccio destro con le sue lunghe dita.
Al contatto dei suoi anelli migliaia di scosse elettriche sembrano attraversarmi il corpo.

Nel tragitto dal supermercato alla macchina delle ragazze lo fermano per delle foto.

Prende una strada più lunga per non rischiare di essere seguito da nessuno.
Nel frattempo ci ascoltiamo delle canzoni del ultimo album di Niall.

«Ei, grazie mille per la compagnia.» dico scendendo dalla sua Audi con due sacchetti in mano.
«Ma ci mancherebbe mi ha fatto piacere, smettila di ringraziarmi.» dice rimproverandomi.
Sorrido alla sua reazione.
Appena lo vedo chiudere la portiera anche lui con un sacchetto della spesa che ha fatto per se.
«Jen!» dico vedendola seduta sulle scale ad aspettarmi.
Porca merda, le non sa niente di tutto questo.
"Oh Signore fa che non gli svenga davanti, la supplico."
«Kels..» dice alzandosi mentre la sua bocca aperta e i suoi occhi increduli passano dal guardare me a guardare il famoso cantante Canadese.
«Shawn lei è la mia migliore amica Jennifer.» dico.
«Piacere.» dice Jennifer mentre ammira infinita bellezza del ragazzo proprio difronte a lei che definisce il mio "futuro marito", che equivale ai miei sogni irrealizzabili.
«Piacere mio.» dice Shawn stringendole la mano.
«Ti inviterei a pranzare con noi ma so che la palestra ti aspetta.» dico incitandolo ad entrare mentre giro la chiave nella serratura.
«Eh già, sarà per la prossima. Promesso.» dice passando la spesa sul braccio destro e col sinistro cingermi la vita affondando il suo mento nel incavo del mio collo.
Persino il tessuto della sua maglietta che sfiora in mio mento sembra paradisiaco.
I suoi ricci solleticano la punta del mio naso mentre le mie narici vengono beate di un miscuglio di profumi del suo shampo e dopobarba.

"Oh mio Gesù Benedetto."

Non so per quale motivo ma mi sento protetta, è come se avessi trovato una nuova casa.
Gli accarezzo la schiena facendo caso a ogni fascia muscolare ben tonica e alle scapole possenti e ben allenati.
Il suo corpo e il suo calore sembra che sussurri delle parole al mio cuore mettendolo al suo agio.
Appena ci stacchiamo, non penso subito alla risposta da dargli, ma al memorizzare ogni singola caratteristica di quel abbraccio e del suo corpo che emanava calore al mio cuore.
«Si certo, non ti preoccupare. Grazie per il passaggio.» dico sorridendogli.
«È stato un piacere Kels.» dice, per poi avvicinarsi a Jennifer e salutarla «È stato un piacere conoscerti Jennifer.» dice mentre le da un mezzo abbraccio.
«Il piacere è tutto mio.» dice lei.
Così ci sorridiamo e lo guardo scendere le scale e dirigersi verso casa sua e prima di entrare in casa, guarda di nuovo verso me e compiaciuto nel vedere i miei occhi ancora su di lui, mi sorride per un'ultima volta e io in imbarazzo ricambio per poi entrare velocissimamente in casa.

Everything means nothing if I can't have you ||Shawn Mendes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora