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Era passato qualche mese della sera in cui Jules aveva finalmente perso la verginità e le cose non potevano che andare meglio, ormai lui e Logan facevano coppia fissa. L'uno aveva conosciuto gli amici dell'altro e fortunatamente tutto era andato per il meglio. Dopotutto appartenevano a due mondi quasi estranei tra loro. Tutti sembrano accettare felicemente la loro unione, perfino la zia di Logan e i genitori di Jules erano entusiasti. Era anche capitato un piacevole imprevisto, un giorno Logan passeggiando sulla spiaggia vide un fagotto abbandonato che si muoveva, con circospezione gli andò vicino e lo esaminò. Dentro quel pezzetto di stracci c'era un cucciolo di non più di qualche mese che tremava spaventato. Il suo cuore si intenerì verso quella creaturina sola e lasciata al suo destino. Così non ci pensò due volte, prese in braccio il cagnolino e lo mise al caldo sotto alla felpa leggera che portava quella sera. Il piccolo spuntava solo con la testa e le orecchie pelose, guardandosi intorno con una nuova luce negli occhi chiari. Da allora quella piccola palla di pelo viveva con Logan e sua zia, che appena lo vide fece un saldo di gioia, amava gli animali ma le sue adorate ortensie non furono dello stesso avviso. Infatti a Ermes, come il messaggero degli dei, piaceva particolarmente rotolarsi e scavare nella terra delle povere piante. Quando Jules seppe della piccola catastrofe si materializzò a casa del suo ragazzo e riempì Ermes di coccole fino a sfinirlo tanto che si addormentò sul divano con tanto di russa. Il piccoletto aveva portato con sé una ferrea routine anche per Logan, che se mancava una passeggiata o di dargli la dose giornaliera di coccole doveva fare i conti con dei regalini lasciati per casa, solo per fargli un dispetto. Ed Ermes era incredibilmente dispettoso, anche quando andavano a casa di Jules combinava tansissimi disastri, aveva rosicchiato mobili, fatto pipì sul tappeto, rotto qualche vaso di fiori che Camille conservava gelosamente. Ma anche lei davanti agli occhi azzurri di Ermes si scioglieva e l'arrabbiatura passava in secondo piano. Maurice, il padre di Jules invece non era troppo entusiasta della presenza di un combina guai in casa sua, ma i due ragazzi e la donna lo avevano beccato più volte addormentato sul divano con il cucciolo sdraiato in parte a lui, segno che la sua fosse solo una presa di posizione.
Tra i due le cose andavano a gonfie vele, l'intesa mentale e sessuale cresceva sempre di più. Così come le uscite in pubblico e con i rispettivi amici. Erano felici, incredibilmente felici. Un giorno di agosto Jules propose di passare una settimana loro due da soli nella casa al mare che la sua famiglia possedeva in California. Così prepararono le valigie nel giro di due ore, presero la macchina e dopo aver salutato tutti partirono. Per il viaggio ci vollero quasi due giorni, tra il caldo e la fuga dalle città il traffico andava a rilento. Finalmente però arrivarono alla bellissima casa sulla spiaggia, semplice ma arredata con gusto e in pieno stile provenzale. Sua madre aveva uno spiccato gusto nell'arredare gli interni, seguiva principalmente lo stile francese della Provenza, dove era nata e cresciuta. I colori dominanti erano il bianco, il lilla e i mobili di legno chiaro e dall'aspetto vissuto. Le grandi vetrate facevano entrate tantissima luce naturale, facendo risplendere ancora di più i colori neutri e luminosi degli arredi. Appena entrati dalla veranda furono investiti dal profumo di lavanda e acqua marina che aleggiava nelle stanze.
«Wow, tua madre è pazzesca!» Esclamò Logan appena alzò gli occhi dai bagagli e si guardò in giro. Jules sorrise per il bel complimento e scortò il proprio ragazzo verso la camera padronale. Se possibile era ancora più ariosa e illuminata, la porta finestra che dava direttamente su un corto viale di ciottoli che portavano alla spiaggia. Posati i bagagli i due ragazzi si affacciarono alla grande finestra e spalancarono le imposte, subito un leggero vengo caldo invase la stanza, facendo svolazzare le tende candide. I due rimasero qualche minuto a contemplare il magnifico paesaggio poi, con uno scatto fulmineo, Logan afferrò Jules e lo buttò sul letto facendolo rimbalzare. Il biondo scoppiò a ridere e l'altro si sfilò velocemente la leggera canotta oversize che indossava. Jules allora smise subito di ridere, incuriosito dall'audacia del proprio ragazzo.
«Cosa stai facendo Logan Price?» Mormorò malizioso il giovane. Logan sorrise furbetto e con un gesto veloce sfilò anche i jeans leggeri, restando in boxer. Poi si lanciò sul letto anche lui e subito cominciò a spogliare l'altro. Baciò ogni centimetro di pelle che veniva scoperta, provocando in Jules brividi che lo scuotevano fino alla spina dorsale. Ben preso Logan fu dentro di lui e prese un ritmo lento e regolare. I gemiti saturarono la stanza mentre la brezza marina faceva venire la pelle d'oca ad entrambi. Dopo un affondo più profondo di Logan, il biondo lo graffiò sulla schiena e arcuò la propria come un vero e proprio gatto.
«Amore... Non durerò ancora molto...» Sospirò il moro sulle labbra dell'altro, che lo invitò a muoversi più velocemente. Quando il culmine giunse per entrambi i corpi si strinsero tra di loro, chiudendosi a riccio e Logan sussurrò dolcemente all'orecchio di Jules.
«Ti amo, come non ho mai amato nessuno.» Disse accarezzando i capelli umidi dell'altro, che sbarrò leggermente gli occhi e con un filo di voce rispose alla dichiarazione.
«Anche io, per la prima volta in vita mia.» Logan sorrise teneramente e si chinò a baciare le labbra piene e morbide di Jules.

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⏰ Last updated: Mar 21, 2018 ⏰

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