Welcome Back

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Erano le 9.30 del mattino a Tel Aviv. Ziva aveva fatto le valigie la sera prima, erano passati tre giorni da quando aveva deciso di tornare. L'aereo era alle 12, ora israeliana.
Era pronta, la sera prima aveva salutato Ali e altre sue vecchi amiche... Chiaramente non aveva detto nulla né a Gibbs, né a Abby, né a McGee, né a Ducky, né a Palmer e nemmeno a Tony.
Si sarebbe presentata all NCIS ad insaputa di tutti, sperando di trovare qualcuno nell edificio al suo arrivo.
Era appena arrivata all "aeroporto" di Tel Aviv. Il volo era tra un ora... Non le aspettava che aspettare l'aereo.
Ziva passò l'ultima ora in Israele, ripensando a quando era piccola.
E per tutto il volo, interminabile, pensò a cosa avrebbero detto i ragazzi quando la avrebbero vista apparire tra le porte dell'ascensore.

Intanto Tony nell ultima settimana, si era divertito per davvero, dopo la partenza di Ziva... Jeanne la era stata molto vicina in questa settimana, e dopo la cena della sera precedente si erano anche baciati, in realtà era stata lei a baciare lui, lui non avrebbe mai voluto, lui amava una donna una solamente, Ziva... Ma si era detto che prima o poi avrebbe dovuto voltare pagina, tanto le non sarebbe tornata da lui.
Stava cominciando a uscire con gli amici, la sua vita sociale stava tornando quasi come prima, stava anche uscendo con una donna, ma non era Ziva la donna con cui usciva e questo lo faceva assalire dalla nostalgia mentre ripensavo alle sua piccola ninja.

Ziva era arrivata, quanto le era mancata l'america, quanto le era mancata Washington. Era tornata, e non sarebbe mai più andata via.
Fuori dalla aeroporto fermò un taxi e ci salí sopra.
<Scusi signorina, ma dove la porto?>
<All NCIS per favore>
<Subito signorina>
A Ziva le era mancato anche l'inglese, era da più di un anno che non lo sentiva più parlare.
Dopo quasi un ora, erano più o meno le sei di pomeriggio, arrivò sotto l'edificio del NCIS.
Prese l'ascensore, per la prima volta si risentí a casa.
Digitó il penultimo piano e vide chiudere le porte dell'ascensore, per poi riaprirsi poco dopo, nel piano giusto, era a casa.
Stancamente in ufficio non c'era nessuno... Ma poi Ziva vide che McGee era alla sua scrivania, in realtà era sotto la scrivania, stava cercando una cosa apparentemente, Ziva si avvicinò lentamente...
<McGee... Cosa stai facendo?>
<Ziva???> McGee aveva riconosciuto la voce, la voce di Ziva, si alzò immediatamente e la abbarcció forte
<Ciao McGee>
<Ci sei mancata tanto, ma sei tornata... per rimanere...>
<So McGee, per sempre>
<Ziva sei già andata da Abby, Ducky 3 Palmer?>
<No... >
<Ziva, Tony e Gibbs sono fuori per un indagine> disse vedendo lo sguardo perso che fissava le loro scrivanie...
<La tua scrivania, è sempre stata tua, Ziva... > concluse McGee

Poi Ziva andò a salutare Abby e Ducky, perché McGee le aveva detto che Palmer era malato.
<Abby... >
<ZI... VA, SEI PROPRIO TU? >
<Si Abby sono io> disse prima di essere assalita dall abbraccio di Abby
<Ci sei mancata>
Poi andò da Ducky e tutti e tre risalirono in ufficio...

Erano appena usciti dall'ascensore, che subito Tony e Gibbs apparvero
<Capo, secondo me la donna ha mentito, come si fa a non accorgersi che tuo marito non è mai a casa... > disse Tony
< Non so DiNozzo... > fece Gibbs
<Tony, capo... C'è qualcuno che vi vorrebbe salutare... >
<Chi McGee?> dissero in coro i due, che non avevano ancora notato Ziva.
<Capo, agente DiNozzo, piacere di vedervi...> Disse Ziva
< ZIVA? Sei proprio tu? > disse Gibbs, prima di essere abbracciato da Ziva, le era mancata, la donna che aveva sempre considerato come un figlia... Poi le disse a un orecchio < sei tornata per rimanere? Tony non si è mai del tutto ripreso dalla tua partenza, vacci piano con lui, non affrettare troppo le cose... Agente David, bentornata Ziva>
<Tony, non mi dici nulla? >
<Ciao Ziva, il viaggio è andato tutto bene? >
<Si grazie Tony... >
Poi una donna appena uscita dall'ascensore disse <Amore, vieni dai... Dobbiamo andare a cena non ti ricordi.... TONY... andiamo? > disse Jeanne Benua all'agente federale.
<Arrivo Jeanne...> disse Tony guardando per l'ultima volta Ziva e si accorse che aveva gli occhi lucidi, poi vide che Abby le teneva la mano e che Gibbs le stava dando delle pacche sulla spalla, poi si voltò e si avviò da Jeanne.

Pov Tony
Certo non volevo che finisse così, non volevo che lo scoprisse così, io amo lei, la ho sempre amata, fin dalla prima volta in cui lei mi ha parlato, amo Ziva e la amerò per sempre... La ho solamente illusa, le ho detto che al avrei aspettata, poi lei torna qui e io invece di correre incontro e baciarla le ho detto come è andato il viaggio... Ma perché... Sono venuto con Jeanne invece di rimanere con lei? Sono un vero e proprio coglione! Se torna a Tel Aviv sarà solo colpa mia! Non me lo perdoneró mai. Stava piangendo, per me, perché sono stato così stronzo perché sono amato in ascensore con Jeanne...

Intanto Ziva era scoppiata in lacrime, era chiusa in bagno con Abby
<Ma perché? Perché a me? Torno e scopro che lui è fidanzato... Da quanto Abby, da quanto andava avanti? Dimmelo Abby... Ti prego>
<Quatro giorni... Mi dispiace Ziva>
<Non è colpa tua Abby, ma sua... >
<Ziva, ti fidi di me?>
<Certo che mi fido, sei la mia migliore amica>
<Tra due giorni si molleranno, parola di Abigail Sciuto>

Spazio autrice
Ecco il nuovo capitolo di questa storia. Mi raccomando votate i capitoli e continuate a leggere la storia. E ditemi se vi piace nei commenti. Mi scuso per errori di qualunque tipo
Ciao
frency_potter

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