Non Ce La Faccio Più

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Era una di quelle giornate con 38 gradi all'ombra a Tel Aviv, nonostante fosse marzo(era passato molto tempo da quando aveva risposto alla mail di Tony) e Ziva era chiusa in casa con l'aria condizionata accesa, mentre si preparava un insalata per pranzo.
Come tutti i giorni era sola, sola con le sue idee... pensava a... come se nessuno se lo immaginasse...pensava a Tony e agli altri.
Ziva aveva provato a cambiare ma non c'era veso, se c'era un giorno in cui non pensava a Tony, il giorno dopo non faceva altro che piangere.
Ziva era arrivata in israele per ritrovare se stessa, ma aveva scoperto che se stessa era rimasta a Washington con la sua squadra, con la sua famiglia. Quando era arrivata all NCIS per la prima volta, non avrebbe mai pensato di trovare delle persone così, persone di cui ora non può più fare a meno, persone che erano, sono e saranno la sua famiglia.
Mente si stava preparando da mangiare, continuava a pensare al sogno che aveva fatto...quando lei è Tony si erano baciati, prima che lui ripartisse per Washington...stava ripensando a quel bacio, un bacio che era pieno di tutte quelle parole che ne lei ne Tony non erano mai riusciti a dirsi.
Mentre stava finendo di apparecchiare la tavola, Ziva non si accorse che un uomo, alto, con i capelli neri e occhi ancora più neri dei capelli era entrato in casa sua...
《Ziva, che cosa fai?》
《Alí, mi hai spaventato...potevi bussare》
《Scusa》 disse lui andando ad abbracciare Ziva, che ricambiò l'abbraccio
《Mi sei mancato, potevi scrivere ogni tanto, meno male che siamo migliori amici...dai racconta, cosa hai fatto in questi giorni?》
《Nulla di particolare, tu...non sembra che tu stia molto bene》
《No, sto bene non ti preoccupare Alí...》
《Ziva David, ti conosco da quando ho un anno, non serve che fai la dura con me, quando eravamo piccoli mi dicevi sempre tutto...poi sei cambiata, quando sei entrata nel Mossad, eri sempre riservata e non ti aprivi nemmeno con me...poi sei andata a Washington e sei cambiata ancora, non mi telefonavi, non mi mandavi mail...poi sei tornata qui è non fai altro che piangere》 disse Alí guardando la sua amica 《Ti mancano vero?》 concluse sedendosi accanto a lei
《Anche se fosse?》
《Ziva, sei la mia migliore amica da sempre, mi si spezza il cuore dirtelo, ma non puoi più stare qui...non vedi che stai male, torna a Washington, fallo per te, torna a casa tua, che sia chiaro, non ti stò mandando via, ma ormai casa tua è la! Non qui a Tel Aviv, ma a Washington, con i tuoi amici, con Tony, lo ho capito subito che c'era qualcuno che hai lasciato, ma non avresti mai voluto farlo...si vede che ti mancano》
《Non posso andarmene, devo rimettere a posto le idee, prima di tornare》
《Sei sicura?》
《Si Alí》
《Non sono nessuno per dirti cosa fare e cosa no, ma voglio solo dirti che...potrebbe essere troppo tardi, quando tornerai, chi ti dice che non sia rifatto una vita... Non perdere della persone che ti amano davvero, solo perché tu ti ostini a voler rimanere qui...torna a casa Ziva》
《Alí... 》
《Ora devo andare, ciao Ziva... Riflettici... OK? E dimmi cosa hai deciso, ciao》
《Ciao Alí》disse lei prima che lui uscisse da casa sua... Gli sarebbe mancato tanto...aveva deciso...entro una settimana sarebbe tornata a casa sua, a Washington, dalla sua famiglia.

Tony era rimasto in ufficio, mentre Gibbs era andato a parlare con i parenti di una vittima, una ragazza a cui avevano sparato a bruciapelo, il giorno precedente...l'NCIS aveva trovato il cadavere un un parco dentro ad un cassonetto dell'immondizia.
Ad un certo punto però vide una ragazza, con i capelli castani, occhi azzurri, alta e molto bella...era da più di tre anni che Tony non vedeva più Jeanne Benoit.
Era stata la fidanzata di Tony per un bel po di tempo poi per colpa del padre di lei, un trafficante d'armi, ricercato dall NCIS per molto tempo.
In realtà Tony si era dovuto fidanzare con Jeanne solo perché il vecchio direttore dell NCIS, Jenny Shepard, glielo aveva chiesto.
Si erano lasciati e per un po Tony ci era stato male, ma poi per una ragazza (di cui non vi dirò il nome ma vi dico solo che il nome iniziava con Z e finiva con iva David :) :) ma io non vi ho detto nulla ;)) era riuscito a dimenticarla.
《Tony...》
《Jeanne, da quanto tempo》
《Come va?》
《Bene tu?》
《Sarò un po indiscreta, ma...hai famiglia?》chiese lei arrossendo
《Non sei indiscreta, comunque no, non ho famiglia... Tu invece?》
《Nemmeno io...avrei tante cose da dirti...》
《È da tanto tempo che non ci vediamo, anche io ho tante cose da dirti》
《E se andassimo a cena fuori uno di questi giorni...come amici...nulla di più》
《Va bene, ti chiamo più tardi, ok?》
《Ciao ci sentiamo dopo allora》
Jeanne era venuta all NCIS per parlare con un suo amico che lavorava nel edificio

Intanto, dietro la scrivania McGee e Abby avevano ascoltato tutto
《E se ora, Tony e quella si rimettono insieme... Se torna Ziva e li vede insieme, tornerà in Israele》
《Abby, calmati, magari a Tony non piace più》
《Ma come faccio a calmarmi, è la mia migliore amica, una amica che considero come una sorella, non posso starmene con le mani in mano, capisci McGee?》
《Si Abby, ho capito, anche io voglio molto bene a Ziva e anche io voglio che torni qui con noi, ma mi rendo conto che non ne possiamo essere sicuri che torni...anche io vorrei che lei e Tony si mettessero insieme, ma non siamo noi a deciderlo, Abby》

Spazio autrice
Capitolo finto, spero che vi sia piaciuto, e scrivetemi, mi raccomando se vi piace la storia e il modo in cui scrivo...se avete delle idee sulla storia, scrivetemele, magari potrei perndere spunto dalla vostra idea...scusate per eventuali errori. Ciao. Al prossimo capitolo
frency_potter

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