One Month Without Her

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Ziva era partita da un mese più o meno e già al NCIS si sentiva la sua mancanza.
Gibbs era molto più serio di prima, non sorrideva mai, già era raro vederlo sorridere, ma senza Ziva, era impossibile.
McGee e Abby non lavoravano più, si lavoravano ma non come prima, non volevano più entrare in ufficio, ora che la scrivania di Ziva era vuota.
Ducky e Palmer non salivano proprio mai dall' obitorio, perché salivano solo quando dovevano andare a prendere un morto insieme a Ziva, McGee, Tony e Gibbs.
Poi c'era Tony, lui era proprio distrutto dalla partenza di Ziva, si era accorto troppo tardi di amarla follemente, erano più i giorni che non andava al lavoro di quelli che ci andava. Anche perché per Tony una delle ragioni più importanti per venire al lavoro era Ziva, ma lei ora non c'era più. Quella scrivania era sempre vuota, non si sentivano più le sue risate quando Tony faceva gli scherzi a McGee (Tony non faceva più neanche quelli), non si sentivano più le risate di Tony quando lei diceva delle frasi strane per via della lingua, e tutto il resto.
In ufficio nessuno usava più l'ascensore, perché a tutti ricordava i momenti prima di salire in macchina per andare sul luogo del delitto, quando erano tutti insieme.
Gibbs aveva provato molte volte a contattarla, ma lei non rispondeva.
Tutti cercavano in un modo o nell altro di tirare su il morale a Tony, ma senza grandi successi. Ora lui non parlava più di film, perché gli ricordava quando Ziva gli diceva non è il momento Tony.
Era tutto più triste senza di lei, più buio, in ufficio c'era il gelo, non c'era piu nessuno che parlava, c'erano solo Tony e McGee si sentiva la mancanza di una donna in squadra, ma non di una semplice donna, si sentiva la mancanza di Ziva.
Tony teneva tutte le foto che aveva scattato a Ziva nel cassetto, insieme alla graffetta (ti poteri uccidere in 18 modi diversi con quella graffetta) e ad altre cose appartenute a Ziva quando era a Washington.

Pov Tony
Ma perche non le ho mai detto che la amavo quando era qui? Sono un vero idiota, non me lo perdonerò mai, a quest'ora poteva essere ancora qui, nella scrivania di fronte alla mia.
Forse ora staremmo insieme chissà? Le ho detto che la amavo solo l'ultimo minuto prima di partire.... sono un vero coglione!
Chissà come stà, dov'è, con chi è e soprattutto, tornerà mai?
Ho provato a scriverle, ma poi la lettera mi tornava indietro. Le ho mandato delle emali, ma non mi ha mai risposto, la ho chiamata ma l'unica volta che mi ha risposto era un uomo che parlava ebraico....

Le giornate di Tony erano tutte così, tutte piene di sensi di colpa per non essere riuscito a farla tornare.
Gibbs aveva provato a parlargli ma senza successo
《DiNozzo, posso parlarti?》
《Certo capo》
《Perché non la chiami?》disse appena arrivati in un posto più appartato
《Ho provato capo, ma non mi risponde》
《Riprova Tony》
《Ho riprovato, ci provo ogni dannata sera, ma lei non mi risponde, pensi che non ci abbia provato? be pensi male, TU NON PUOI FARE QUALCOSA CAPO? RICHIAMARLA QUI, ANCHE SOLO QUI A WASHINGTON, NON PER FORZA ALL NCIS, COME RISESCI A FARE FINTA DI NIENTE... PER TE ERA COME UN FIGLIA E PER ABBY E MCGEE UNA SORELLA...》urlò Tony
《Per te non era una semplice collega, vero?》concluse Gibbs, ma Tony era già tornato alla sua scrivania, più triste di prima

Intanto a Tel Aviv, a casa sua Ziva stava riguardando le sue vecchie foto con Tony, Gibbs, Abby, McGee e gli altri.
Le macavano tanto, le mancava l'ascensore del NCIS, le mancava la sua casa di Washington, le mancava il risolvere i casi, le mancava la sua scrivania, sua macchina che aveva lasciato a Washington, le mancavano gli scappellotti di Gibbs, gli scherzi di Tony, le treccine di Abby, le dita di McGee sulla tastiera... le mancava tutto, ma sapeva che non poteva tornare a casa subito, prima voleva rimettere a posto le idee , solo allora sarebbe tornata dai suoi amici, dal uomo che considerava il suo papà e dal uomo che amava...Tony.
Ogni giorno voleva chiamarli, ma non trovava mai il coraggio, voleva risentire le loro voci, soprattutto quella di Tony dopo quella volta che aveva risposto ad una sua chiamata un suo vecchio amico d'infanzia.

Pov Ziva
Chissà cosa avrà pensato Tony quando ha sentito la voce di Alì, avrei voluto vedere la sua faccia. Quanto mi mancano, ma perché non sono rimasta la con loro? No, non devo pensare a queste cose, se no dovrò tornare a Washington perché non ci resisto più. Devo schiarire le idee, e poi tornerò da Tony e dagli altri. Non ho neanche risposto alle sue email, solo perché se no mi viene da piangere. Ma dove è finita la Ziva David di prima? Dov'è la ragazza che non fa trasparire i suoi sentimenti e li tiene per sé? Dov'è finita quella ragazza che con un dito è capace di uccidere? Dov'è finita!

Pensava Ziva mentre riguardava le foto delle varie missioni sotto copertura con Tony... Quanto le mancava Tony

Spazio autrice
Questa è la mia seconda storia, dopo una Fanfiction di Harry Potter (mi raccomando andate a leggerla). Questa è una storia tra l'agente Antony DiNozzo e l'agente Ziva David di NCIS, chiaramente ignorerò il finale della stagione 13 che mi ha "sgretolato" il cuore, per chi ha già visto l'episodio lo sa.
Spero che l'idea vi piaccia e mi raccomando leggete anche l'altra mia storia si chiama Forever together ||harmione||
Un saluto
frency_potter

Ps scusate per gli errori

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