•Rolling...THUNDER•

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Il mattino dopo mi sveglio con il suono della sveglia, stranamente di buon umore.
Alla fine Daichi e io abbiamo passato tutta la serata insieme a fare una maratona per insultare i film di Percy Jackson, dopo aver guardato Boku No Hero Academia.

Davvero... Non li ricordavo così orrendi. Eww. E poi ho scoperto che pure Daichi è un Fanboy Otaku! Lo stimo sempre di più.

Mi alzo, prendo la divisa di scuola dall'armadio e mi avvio al bagno accanto alla mia stanza.
Mi faccio una doccia veloce e mi vesto.

Passo poi a fare colazione con del caffè e infine vado a lavarmi i denti.

Esco di casa e percorro la strada di scuola, sul marciapiede, facendo scorrere le case colorate del mio viale.

Un suono forte mi fa sobbalzare allarmato, e mi guardo dietro impaurito. Sospiro di sollievo, vedendo Deichi su un Audi nera.

Si ferma accanto a me e abbassa il finestrino.
«bisogno di un passaggio?» chiede amichevolmente, cercando di non ridere per come sono saltato in aria quando ha usato il clacson.

«grazie. Almeno ti fai perdonare per avermi fatto prendere un infarto» dico cercando di assumere un comportamento acido e aprendo la portiera e sedendomi al posto del passeggere.

Mi metto la cintura, per poi partire.
«ma tu non hai la patente?» mi chiede, accennando al fatto che stavo andando a piedi.

«ci ho provato, ma mi hanno bocciato» confesso, facendolo sorridere.
«oggi stammi attaccato perché non conosco nessuno. E poi mi devi far entrare nel club di pallavolo» mi impone dopo qualche secondo di silenzio.

«ehm... Okay. Magari ti faccio conoscere anche gli altri» gli propongo, appoggiando il gomito accanto al finestrino.

«Okeh, oggi ci sono gli allenamenti?»
«si, solitamente cerchiamo di farne il più possibili alla settimana» lo informo.

Arriviamo a scuola, si parcheggia e lo guido dentro, incontrando gente, che gli presento, ma per ora nessuno della pallavolo.

Dato che arriviamo con molto anticipo, gli faccio vedere tutte le aule, e poi lo guido in presidenza dove lo aspetto fuori per spettare di sapere in che classe sarà.

«sarò nella classe 4, tu non mi hai detto in quale sei» mi avvisa, una volta uscito.

«sono nella 3» dico rassegnato.
Sbuffa, per poi sorridere.
«beh, siamo vicini di casa, almeno!» ride, ridacchio pure io, e poi gli faccio vedere la sua aula.

«SUGAAAAAAH» mi sento un peso sulle spalle, e quando provo a guardarlo scorgo il nostro libero, Nishinoya.

«Noya! Scendi!» dico al più basso.
Lui obbidisce, e quando mi volto vedo anche Asahi, che si tiene una mano dietro alla nuca imbarazzato dal suo ragazzo.

Mi volto verso Daichi, rimasto pietrificato dallo shock.
«Daichi, loro sono Yo Nishinoya e Asahi Azumane, il libero e uno schiacciatore della squadra, nonché fidanzati. Noya, Asahi, lui è Daichi Sawamura, un nuovo membro di pallavolo e nuovo studente della scuola» faccio le presentazioni.

Il libero, come al solito si presenta rumorosamente e allegro, mentre Asahi sorride arrossendo e si presenta con una stretta di mano.

Poi io e il moro torniamo alla guida turistica per fargli vedere il corridoio dei primini.

«AAAHHH! NON MI BATTERAI MAI, KAGEYAMA!»
«MA STAI ZITTO TAPPO! NON VALI NULLA SENZA DI ME»riconosco le urla (come la solito) di Kageyama e Hinata.

E due schegge passano accanto a me, finendo a schiantarsi sulla porta della loro classe.
«è normale questa cosa?» mi chiede sussurrando Diachi.
«purtroppo si» sospiro.

Il ragazzo della porta accanto ||DaiSugaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora