Capitolo quarantasei

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"Pronto, Lee? Scusa se non ti ho chiamato ieri, ma è successo un casino, più di quello che ho già" ho chiamato Louis con il cellulare di Liam. Avevo paura che chiamandolo con il mio non avrebbe risposto. A sentire la sua voce adesso, dopo diverse settimane, mi manca il respiro. Crede che sia Liam e io non riesco a rispondere, mi viene solo da piangere in questo momento
"Lee? Mi senti?" Respiro rumorosamente e scoppio a piangere, che stupido che sono
"Liam?! Stai piangendo? Mi stai facendo preoccupare! Cos'è successo?"
"L L L Louis" non riesco a parlare normalmente, i singhiozzi me lo impediscono
"Aspetta, non sei Liam. Harry?" Niente da fare, so solo piangere
"Non piangere, calmati. Ti prego, Harry"
"L L Lou"
"Ti prometto che non stacco la chiamata, aspetto tutto il tempo che serve, ma tu calmati. Bevi un bicchiere d'acqua e stai tranquillo"
"V va b bene" lascio il cellulare sul tavolo della cucina e prendo un bicchiere d'acqua. Zayn é andato al bar stamattina presto e Liam é uscito poco fa, raggiungendolo. Mi ha detto di riportargli il cellulare quando avrei risolto con Louis. Bevo e riprendo il cellulare
"Haz, ci sei ancora, vero?"
"Sì" mi siedo sul divano e sospiro, calmandomi
"Ti sei calmato?"
"Sì.. scusa"
"Di cosa ti scusi?"
"Sei freddo con me, lo capisco dal tuo tono"
"Perché mi hai chiamato? Nel messaggio che ti ho mandato nei giorni scorsi sono stato chiaro"
"Hai cambiato numero per non farti cercare da me?"
"Sì Harry, non voglio più stare con te, te l'ho detto"
"Non ti credo, Lou. Smettila di far finta, Liam mi ha detto tutto"
"Hai parlato con Liam?"
"Sì e mi ha raccontato ogni cosa. Mi ha anche detto che gli avevi promesso di parlarmene tu"
"Avevo bisogno di tempo, Haz" la voce vacilla e lo sento respirare pesantemente
"Louis, cos'è successo? Prima, quando pensavi che fossi Liam, hai detto che é successo un casino, peggio di quello che già hai in corso"
"I g gemelli, Haz. Jade sta malissimo, piange ogni santo giorno. Ieri sera, a cena, c'era il futuro socio di mio padre con la sua famiglia e beh.. anche la mia futura moglie. La ragazza ha iniziato ad inveire contro mia sorella perché piagnucolava, io sono intervenuto urlandole contro. Nessuno può fare del male ai miei piccolini. Il padre, a sua volta, mi ha fronteggiato, strattonandomi per un braccio. Julian, volendo difendere me e Jade, ha conficcato la forchetta nella mano di Hector, il mio futuro suocero, una tragedia. Naturalmente Julian ha 5 anni, non ha capito davvero il gesto, voleva solo aiutarci. Lui e Jade sono così uniti. Quando uno sta male, di conseguenza sta così anche l'altro"
"Oh mio Dio! I miei piccolini! Stanno andando a scuola?"
"No, non vogliono andare e sinceramente io non voglio costringerli. Vogliono stare con me costantemente, pensa che non posso andare nemmeno in bagno senza di loro, se non mi vedono piangono"
"L Louis.. vi vi state distruggendo" piango di nuovo, immaginandomi tutto il dolore che stanno provando i miei piccini
"Mi manchi Haz, davvero. Non voglio sposarmi. Cioè voglio, ma non con quella. Vorrei sposare solo te, se proprio vogliamo dirlo" in questa situazione assurda é lui che riesce a strapparmi un sorriso. Dovrebbe essere il contrario, ma come al solito Louis è sempre attento ai miei stati d'animo, anche a distanza
"Amore mio, mi manchi tanto anche tu. Non puoi immaginare quanto io stia male"
"Mi dispiace splendore, Liam me lo ha detto. Non mangi, non vai più all'università, passi tutto il tuo tempo al minimarket, sono un fidanzato di merda"
"N non é vero, vuoi solo proteggere i tuoi fratelli. Non puoi lasciarli nelle mani di tuo padre. Io, al tuo posto, farei lo stesso"
"Achoooo!!! Aiuto!!!" L'urlo di Jade mi fa venire i brividi
"Louis!! Che succede?"
"Ha fatto un incubo. Si é svegliata adesso, però tranquillo, é qui nel lettone con me"
"Julian?"
"Si é svegliato adesso anche lui. É qui con noi e sta accarezzando la manina di Jade"
"Potete parlare? Siete soli?"
"Sì Haz"
"Metti il vivavoce, vorrei parlare con i miei piccolini"
"Doppie J, c'è una sorpresa per voi" le urla di Jade si placano e sento le loro vocine
"Cosa Achoo?"
"ignore via?"
"Vorrei andare via ma non possiamo. Però c'è qualcuno che vuole salutarvi"
"Doppie J" mormoro con le lacrime agli occhi
"Hazzie!!!"
"Achoo é Hazzie?"
"Si piccoli, é il vostro Hazzie"
"Hazzie!!! Hazzie vieni a pendeci?"
"Ignore cattivo! Volliamo te"
"Doppie J, ascoltatemi. Vi prometto che presto tornerete a casa da me e vivremo insieme. Non voglio più passare un secondo senza di voi"
"Inseme?! Noi, Achoo e tu?"
"Si doppie Jay, noi 4 e anche Lottie, se vorrà"
"No piangio più Hazzie, va bene?"
"Brava mia piccola principessa"
"Hazzie, Dade mia pincipessa. Io poteggo. Achoo dice che io bravo memello"
"Achoo ha ragione, sei un gemello molto molto bravo, il migliore che conosco e so che proteggerai sempre Jade"
"Si Hazzie"
"Allora, mi promettete che farete i gemelli coraggiosi? Io vi verrò a prendere presto"
"Pometto Hazzie"
"Prometto Hazzie" sorrido e gli mando tanti bacini per telefono
"Haz, é vero quello che hai detto ai gemelli? Vuoi vivere con me?"
"Sì e succederà presto, te lo prometto, mio coraggioso e grande amore" saluto Louis controvoglia e spengo la chiamata. Ho il cuore più leggero adesso, so di poter affrontare tutto. Ora devo solo raggiungere Liam e Zayn e poi insieme andare a parlare con Niall e Lottie. Tutti insieme ne usciremo, ancora una volta.

30 sigarette ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora