Capitolo 3

203 6 3
                                    

Mi alzai dal letto,la testa mi scoppiava, scesi le scale andai in cucina e presi una merendina
"Dove sei stata ieri sera?"
Mi spaventai,era mia sorella Enza
"Cristo,sono uscita con Fede siamo andati al Politeama e al Massimo,niente di che ma ho bevuto un po troppo" mi uscivano naturali le cazzate da quando mi drogavo.
"Mh,tu non me la racconti giusta,secondo me ti fumi le canne! E cazzo hai 15 anni non devi bere"
Che fastidio avrei voluto urlarlarle tutto quello che avevo davvero fatto ma scossi la testa e la ignorai
"Oggi per favore aiutami a fare le pulizie,Daniel verrà qua piu tardi" continuo, Daniel era il suo uomo.
"Si pero sai che la casa fa sempre schifo e la mamma è schizzata perche cazzo inviti le persone,io invito nessuno e ti rompo i coglioni per pulire?" Lei allora alzo la voce e disse "Si kris cazzo lo capisco che con questo caos non voglio viverci,dobbiamo pulire sempre non possiamo vivere nella merda,per favore fai qualche stanza un oretta non ci vuole tanto"
"Va bene tra poco comincio" mi arresi.
Andai nella mia stanza mi stesi nel letto accesi la televisione e misi su italia 1 ,stavano per iniziare i Simpson erano le 14, presi il cellulare ed entrai su Facebook , caricai qualche foto della sera prima con Fede e Lip, e mi scatto un sorriso,mi ero innamorata di quella sostanza,non vedevo l'ora di fumare di nuovo.
Erano le 17 avevo pulito camera,il bagno e fatto i piatti. Chiamai Federica e ci misimo d'accordo per vederci a Ballaro come sempre.
Non avevo voglia di lavarmi,
Indossai una tuta, una maglia dell'adidas e le mie etinies e mi incamminai verso la fermata del bus.
Arrivata a Ballaro Fede e Lip erano gia li ad aspettarmi e stavano gia fumando. Avevo preso un altro bracciale questa volta volevo andare al compro oro.
"Ciao bimbi" dissi dando un bacio ad ognuno. Gli feci vedere il braccialetto "Ho preso anche questo,ora andiamo a scambiarlo,mi fate fumare un po adesso?" Lip scoppio a ridere e disse "ehehe con questo ci fai i soldini, vieni trocata ,fuma" disse avvicinandomi il pippotto tra le labbra, feci un paio di tiri, cazzo mi sentivo meglio.
Andammo al "compro oro"
"Ragazze voi aspettate qui perché siete minorenni e non vi fanno entrare" disse Lip indicando di aspettarlo in una panchina.
Dopo 10 minuti uscii dal negozio.
"Allora? Quanto ti ha dato?"
"Tieni piccola 80 euro in contanti"
Disse allungandomi i soldi.
"Oh,ok dai andiamo" risposi con una smorfia. Avevo capito che sicuramente aveva preso qualcosa, quel bracciale come minimo sarà costato 160 euro,ma vabbe,cosa avrei potuto fare?.
Arrivati a ballaro comprammo le buste e il resto dei soldi lo conservai e decisimo di andare in un altro posto verso piazzale giotto,in un parchetto. Mi sedetti in un divanetto abbandonato fumammo un casino. Ero stordita ero davvero fuori.
Piu tardi Fede e Lip andarono verso casa cosi ci salutammo e andai anche io verso casa avevo gli occhi chiusi e vomitai tantissimo avevo lo stomaco sotto sopra,ci vedevo a malapena,stavo davvero male,arrivai alla fermata ,mi sentivo strana ma nello stesso tempo benissimo,amavo quella fusione,lo stare male ,non capire niente ed essere strana con tutti che mi guardavano come se fossi una senzatetto mi piaceva mi faceva sentire quello che volevo essere,in reala non sapevo neanche io cosa volessi. Qualche tempo prima in una libreria io e Fede rubammo un libro chiamato "Noi,i ragazzi dello zoo di Berlino" di Christiane F. Quando lo lessimo ci piacque tantissimo invidiavamo quella vita ,
Il libro parlava di una quindicenne che veniva picchiata dal padre e si comincio a fare di eroina,
Io e Fede volevamo imitarla ,la sentivamo come un amica, scherzando dicevamo che Fede era Christiane, Lip era Detlef il fidanzato della protagonista e io ero Stella una ragazza del libro,volevamo ricostruire la storia e fare le sue stesse esperienze.
Aspettavo ancora l'autobus ma mi misi a vomitare, stavo troppo male, chiamai un mio vicino di casa di nome Denis, era il mio migliore amico d infanzia, "Oh De,dove sei?"
Chiesi
"ciao vita mia ,sono in sala giochi alla Dragon" cazzo era vicino me,
"ohh per favore sto troppo male ho bisogno di te sono alla fermata del Poli" supplicai,in realta ero solo triste e volevo qualcuno accanto,
Mi disse che non sapeva come arrivare e ci avrebbe provato,
Lui era innamorato di me da una vita,ma io gli volevo solo bene non lo avrei mai visto come un potenziale fidanzato, aveva anche una sorella Emy lei era piccolina aveva 13 anni ed era innamorata persa dell'amico di Den, Salvo ,noi eravamo tutti coetanei.
Mi addormentai alla fermata sdraiata sul gradino.
Sentii toccarmi il braccio e saltai in aria "Chi cazzo è!!!" Urlai,
"Scusami se ti ho spaventato,
volevo chiederti se andava tutto bene"
Era una signora sulla quarantina,
la ringraziai e subito passò il mio autobus.
Suonai il campanello e mi apri mio padre,
"ciao amore mio,che vuoi mangiare stasera? Ti prendo un pollo allo spiedo?" buono,mi andava e come cosi dissi di si,mangiai e scesi da Denys, Emy e Salvo, andai a casa loro e avevo ancora una busta mi misi a fumare dentro il bagno.
Guardammo un film e dopo qualche spinello andai a dormire a casa.
"Aaah,ahhh becco e cornuto, va lassami ni me matri"
Era notte fonda.
Potevo sentire le urla che mi entravano nel cervello sentivo oggetti rompersi,voci,pianti.
Cosi mi alzai e mi diressi verso la camera da letto c'era tutto a terra, vestiti ovunque.
Mia madre era in fondo che picchiava mio padre, io presi la rincorsa e l'afferrai per i capelli e la buttai per terra, mio padre si immischio per dividerci "lascia stare tua madre"
Ci separò, "cristo io non ce la faccio piu,non vi sopporto piu, che Cazzo difendi questa troia, è colpa tua se fa cosi" urlai piangendo.
"La colpa che i tuoi figli mi alzano le mani è tua! Tu li istighi, vammi a lasciare da mia madre"
Cazzo anche? Lui la difendeva e la colpa era di mio padre?
Non doveva toccarlo mio padre,
La mia vita, era solo troppo buono e fesso,ma se lui non voleva difendersi allora lo avrei fatto io al posto suo.
"Per favore Teresa domani devo andare a lavoro,non posso lasciarti da tua madre ho fatto tutta la notte a lavorare e attacco di nuovo tra un po"
Disse mio padre supplicandola,
Ma a lei non importava continuava a rompere tutto,picchiarlo,io picchiare lei,lui difenderla, era un giro infinito.
Mi distesi nel letto, Aveva smesso di gridare. Piansi per ore,pensavo che avrei voluto una mamma,che si prendesse cura di me, che amasse mio padre,che mi cucinasse un piatto di pasta e che facesse le faccende domestiche insieme a me e mia sorella, una normale mamma,una normale famiglia,non vedere tutto quello sporco,soffrire,nessuno che mi curasse o che mi abbraccia dicendomi come stai, mia sorella mi ha sempre fatto da madre, ma avrei voluto godermi mia sorella da sorella,non da mamma psicopatica e premurosa.
Mi fumai una pietra e andai a dormire.

15years ,heroineWhere stories live. Discover now