Capitolo 1

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Dieci anni dopo

Saettle, 9.00 AM

Il rumore della sveglia mi costringe a sollevare le palpebre. Mi allungo verso il comodino per spegnerla concedendomi ancora qualche minuto di relax.
Scorgo dalla porta-finestra il sole del primo mattino riflettersi contro i vetri dei grattacieli, un dettaglio che mi ha sempre affascinato di questa città così diversa dalla mia amata Londra. Quella nebbia umida che calava il mattino sulle strade e sui tetti. L'aria profumava di pioggia, il sole c'era davvero poco anche nel periodo estivo ma ciò non sminuiva la sua bellezza. È da un po' che non ci torno, purtroppo i continui impegni mi tengono intrappolata qui persino durante il periodo natalizio. Il lavoro procede bene, ogni giorno ringrazio il destino per avermi dato questa possibilità. Dopo aver avuto un colloquio con il direttore Parker sono entrata nel team e in poco tempo ho collezionato molti successi, diventando una delle reporter di punta dell'azienda.
Saettle mi conosce come una celebrità, la "regina dei servizi".
Mi sento felice, realizzata, una donna coraggiosa in grado di affrontare ogni sfida, disposta a qualsiasi sacrificio. Sono dieci anni che la mia vita è diversa, io sono cambiata, e non riesco a credere che sia riuscita a dimenticare così in fretta le cose importanti che mi lasciai alle spalle prima di partire.

Forse fu un errore accettare di andarmene, lasciarmi guidare dal mio istinto, dal mio desiderio di avere successo, rinunciando alla persona che mi era stata vicina nei momenti più difficili.

Ognuno però ha scelto la sua strada e per quanto lo puoi desiderare il destino non si può cambiare e il tempo non si riavvolge più. Lui mi aveva spinto a partire, anche in cuor suo aveva sperato fino all'ultimo che tornassi sui miei passi. Il giorno prima della mia partenza mi diede quella chiave, mi avrebbe aspettato continuando ad amarmi, rispettando le mie scelte.
Il viso rigato dalle silenziose lacrime che percorsero le sue guance furono un pugno nello stomaco, e ancor oggi penso a quello che sarebbe successo se non fossi venuta qui. Sento un senso di vuoto, una voragine estesa nel petto. Scosto le coperte e mi alzo dolorante dal divano su cui mi sono appisolata la sera prima.
Mi avvicino alla penisola accusando fastidio al collo.
Mi siedo e prendo il cellulare per controllare le e-mail di lavoro, ma straordinariamente non ce ne sono né di Kelly e né di Jason. Stringo le dita sul ponte del naso arricciandolo, mentre avverto una leggera fitta alla testa. Sembra che ieri sera mi sia scolata una decina di bottiglie di birra, anche se non ricordo bene le dinamiche.
Mi copro la faccia con le mani mentre il breve squillo del cellulare mi fa' abbassare di nuovo lo sguardo. È di Jason.
"Hanna, il capo ti vuole vedere. Puoi presentarti al Chanel 8 fra trenta minuti?"
Non sapevo bene per quale motivo Patrick mi volesse parlare quella mattina. Il precedente servizio sul mini-market attaccato da una baby gang era andato bene ed era stato seguito da un milione e mezzo di persone. Kelly si stava occupando di un altro, dove avremmo dovuto intervistare un prete che faceva volontariato nelle zone più malfamate di Seattle. Il Chanel 8 era in piena attività nonostante i preparativi natalizi che avevano avvolto completamente Seattle. Anche quest'anno avrei festeggiato in solitudine, oppure con Jason che aveva in programma di farmi conoscere i suoi che vivevano nel Tennessee. Sentivo molto la nostalgia di casa, ma ormai avevo promesso a Jason di andare con lui e non potevo deluderlo.

Jason negli ultimi cinque anni non aveva fatto altro che parlare di sé, di quando aveva lasciato il Tennessee dove la sua famiglia gestiva una fattoria e si era trasferito a Seattle.

Ormai potevo dire di conoscere bene ogni singolo componente della sua famiglia, sua madre, suo padre e i due fratelli. Con la madre poi era sempre in disaccordo a causa della sua scelta, visto che Jason avrebbe ereditato la fattoria invece aveva scaricato tutto sulle spalle dei fratelli. Non avrei mai pensato a Jason in altre vesti diverse dal suo lustrissimo abito d'ufficio, ma non puoi mai scoprire dove la vita ti condurrà un giorno.

Tutto il mio cuore (AMORE TRA LONDRA E SEATTLE) Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt