"Candore" di @RobinODriscoll

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Titolo: Candore (#1 I Samurai della Spada Bianca)

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Titolo: Candore (#1 I Samurai della Spada Bianca)

Genere/Sottogenere: Fantasia

Autore : RobinODriscoll

Tag usati: #amore #ciliegio #concorsiamo2k17 #fantasmi #giappone #letturaanonima #samurai #sogno #soprannaturale #tragedia #wattys2017 #wiaitalia #writteninaction #yokai

Recensore: EmmettMT

Trama: Eito è un samurai di poco conto e scarso valore; tuttavia, è lui che gli dei hanno scelto per debellare la maledizione del ciliegio bianco.

L'albero è posseduto da uno yōkai, e uccide a uno a uno gli abitanti del villaggio. Il samurai con la cicatrice a forma di petalo di ciliegio è l'unico che può svelare l'origine della maledizione: ma chi è la donna che gli viene in sogno, e perché posare lo sguardo sul ciliegio bianco porta le lacrime ai suoi occhi?

Recensione:

- Trama:

La trama di questa storia segue due filoni: l'indagine del nostro scalcinato samurai, riguardo a un misterioso omicidio nel piccolo villaggio dove viene inviato, e gli altrettanto misteriosi sogni che lo stesso inizia a fare durante la sua missione. Se da un lato l'indagine procede spedita e intrigante, dall'altro la componente fantasy affascina e confonde quanto necessario, fino al compimento finale della storia, in cui tutto il cerchio si chiude.
In un momento in cui trovare storie con una buona trama non è sempre così facile, leggerne una in cui la trama c'è, ed ha una centralità e una forza di questa portata, è un vero sollievo.

- Ambientazione:

L'ambientazione è perfettamente giapponese. Già dalle prime pagine si respira una giapponesità impressionante. Dai dialoghi, dai pensieri, dalla mentalità, anche solo dai gesti dei personaggi. Non è facile trasmettere così tanto con così poco.
Eppure, a metà lettura, mi sono sentito nel bel mezzo di un giallo inglese ottocentesco. Senza nulla perdere della già detta giapponesità (me la passate "giapponesità", vero?).
Penso che sia stato per via della componente rurale e la perfetta atmosfera da piccola comunità di campagna con piccoli segreti, subentrata in seguito all'introduzione della componente misteriosa. Inutile dire che è tutto valore aggiunto.

- Caratterizzazione dei Personaggi:

I personaggi sono pochi e risaltano bene. Di loro sappiamo poco, perché il punto di vista è quello del protagonista e lui stesso li vede per la prima volta come noi. Sono tratteggiati abbastanza da non essere banali e, con il semplice mostrarli intenti nella loro quotidianità (tipo suonare un biwa), l'autrice ne dà un ritratto vivo e realistico. Il punto di forza, però, è proprio il nostro protagonista. Il malinconico ma non triste Eito si presenta a noi con semplicità e naturalezza. Proprio come se l'avessimo incontrato sulla strada per il villaggio. E, capitolo dopo capitolo, ci mostra ogni sfumatura della sua personalità, strappandoci un sorriso con la sua sbadataggine e stupendoci con la sua forza e il suo orgoglio.

- Temi:

Bene, qui tra i temi abbiamo un po' di tutto: senso dell'onore tradizionale giapponese, tragedia di livello greco, oscuri drammi rurali... ma, diciamocelo: gira tutto intorno all'amore. Sembra una frase scontata o banale, invece è uno spoiler.
Capirete a fine lettura.
Come abbiamo detto la storia di per sé è un giallo con una componente fantasy, per come è strutturata, ma la carica emozionale è pesante, e questo è un valore aggiunto. Non è una storia d'amore, assolutamente. Qui l'amore c'è, ma prende vie traverse e non scontate.
È quasi spirituale, ma leviamoci anche il quasi. Più spirituale di così...

- Stile:

Pulito, asciutto e piacevole. Specie all'inizio, che parte spedito senza tanti salamelecchi. Si assesta nella parte centrale, per poi trasformarsi in un torrente impetuoso verso il finale. Quando si raggiungono gli ultimi tre o quattro capitoli è impossibile fermarsi.

A chi consiglierei questa storia

A chi ama il Giappone. A chi ama i Gialli. A chi ama le storie d'amore. A chi ama i personaggi femminili forti. A chi ama il biwa. Se davvero esiste qualcuno che ama il biwa, dico. A chi ama il soprannaturale a chi ama la mitologia giapponese. E in ultima analisi, a chiunque sappia leggere.  

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