- Come sta Gabriel? -
Lo guardo con occhi sgranati, che c'entra mio fratello?

- Sta bene, grazie-

- Lo ami tanto vero? -

- Troppo, darei pure la vita per lui se potessi -

- Capito... -

- Mi spieghi perché sto qui? -

- Perché stai al posto giusto nel momento giusto -

- Si ok, ma per quale motivo? -

- Per la "sorpresa" che dicevo prima.-

- Ovvero? -

- Tu lavorerai qui nel mio locale -

- Ma sei scemo o cosa? -

- Vuoi bene a tuo fratello? -

- Si ma cosa c'entra questo? -

- Se vuoi veramente bene a tuo fratello dovrai fare tutto ciò che ti ordino. -

- Perché a me? Cosa ho fatto di male? -

- Ah! Non direttamente, chiamiamola piccola vendetta, e ricordati, ogni piccolo fallo e tuo fratello soffrirà -

Mi fissa negli occhi e aspetta solo il momento che io ribatta, vendetta? Ma vendetta per cosa se nemmeno lo conosco!

- Ma perché? Perché tutto questo a me? E poi, in cosa consisterebbe il mio lavoro? -

- Barista, niente di complicato, l'importante è accontentare ogni desiderio dei clienti -

- Quanto ci guadagnerei? -

- Mille euro a settimana. -

Allora, mille diviso sette fa....

- Ma non sono troppi quasi 145 euro a sera? -

- OH piccolina, fidati, sono ancora pochi. -

Nella mia testa ci sono mille punti interrogativi, prima di tutto cosa dirò ai miei? Accontentare ogni desiderio? Ma cosa ancora più importante, come fanno a sapere chi sono e soprattutto, perché mi ricattano con mio fratello?

Le persone che mi stanno intorno, sono veramente losche come ha detto Simon?

- Non voglio, non voglio lavorare qua -

- Non esiste cara, devi farlo e basta. -

- Ma.... Tu a Marika avevi detto che sono un Angelo, perché ora invece mi vuoi assumere?

Mi guarda un attimo sbigottito capendo che ho sentito la conversazione di prima.

- Infatti tu sei un Angelo, ma non un semplice Angelo, sei uno di quelli caduti. -

Comincia a ridere fortemente, io intanto vorrei prendere il telefono e chiamare Simon, ma purtroppo, mi accorsi solo ora che il telefono sta nello zaino.

- Dei tuoi genitori non ti preoccupare, saranno informati a tempo debito -

- Che vuol dire? Mia madre è severissima, non mi lascerebbe mai in un posto come questo. -

- OH, non ti preoccupare, ho i miei modi per convincerla -

- E... E scuola, come faccio con la scuola? -

- Di quello non ti preoccupare, starai qui in una camera tutta tua, ti procurerò tutto entro stasera, libri quaderni vestiti e quant'altro.-

- Ma è una cosa assurda, io a scuola imparo a cucinare, non a fare la cameriera. -

- Non ti preoccupare, non serve la scuola per imparare a mettere bevande nei bicchieri e accontentare i clienti -

- Io non sono comunque d'accordo! -

- Tu non sei d'accordo? Bene, tuo fratello soffrirà, a te la scelta, soffri te o far soffrire tuo fratello. -

- OK ok accetto. -

- Così si che si ragiona - prende un sospiro e poi riprende - Piccola cosa, scordati il tuo telefono, questo rimarrà qui, te ne procurerò un'altro sempre entro stasera, con cui potrai parlare solo con me, Giorgia, Marika, mio fratello Maicol e mia sorella Alessandra. -

- Perché? -

- Ho I miei motivi, ah ricordati, quando uscirai da scuola o da casa, non ti conviene non tornare qua o comunque dire a qualcuno dell'accaduto altrimenti, già sai le conseguenze -

-capito... -

Mi passa lo zaino e, preso il telefono glie lo consegno, lui lo ripone in un cassetto e lo chiude a chiave.

Ci avviamo all'uscita  e mi mostra il locale, mi fa vedere  la camera e dice che per qualsiasi cosa io abbia bisogno, basta che scendo giù e parlare con Alessandra e prendere dal bar qualsiasi cosa io voglia.

Arrivata in camera mi guardo un po' intorno, i colori dominanti sono il beige e nere, colori contrastanti che rispecchiano il mio umore.

La camera è molto bella e spaziosa, un letto a baldacchino, una cabina armadio grande e un bagno tutto mio completo di vasca idromassaggio.
Mi butti sul letto così vestita e devo dire che ho uno strano presentimento e sento che il tutto non mi piacerà per niente.

Vado giù a farmi un giretto e mi fermo a parlare con la ragazza, quella bella con cui mi sono scambiata il numero, ho poi scoperto che lei è Alessandra, la sorella di Mauro.

In den Tiefen des Herzens  ( Nel Profondo Del Cuore) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora