5 - Maggio 1459 - Ilona

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Il banchetto di benvenuto venne allestito nella sala grande del castello: un salone altissimo a tre navate, con pilastri enormi che nemmeno quattro uomini con le braccia aperte sarebbero riusciti a cingerli, archi a sesto acuto scandivano il ritmo fino in fondo, pesanti drappi e ricchi intarsi arricchivano i capitelli e una lunga tavolata correva lungo buona parte della navata centrale. Entrando guardai istintivamente verso il soffitto, aspettandomi di vedere il cielo e le stelle ma incontrai lampadari di ferro battuto ''Speriamo non cadano'' pensavo mentre camminavo. I miei pensieri furono interrotti dal principe Vlad in persona, immaginai, che si alzò e camminò veloce verso di me con le braccia aperte e un sorriso amabile. Era alto, con i capelli lunghi corvini raccolti in una lunga treccia, gli occhi castani guizzanti sembravano sorridermi anche loro con affetto. Il volto era giovanile, con qualche ruga di espressione -''Saranno dovute alle fatiche della guerra?''- mi chiesi, e un'ombra di barba appena accennata sulle guance. La veste era elegante e regale, le mani forti erano ornate di anelli argento e pietre. Arrivando a me mi prese il volto tra le mani, che scoprii essere ruvide ma dal tocco delicato e gentile. Mi sollevò il viso e mi guardò dritto negli occhi. Mi sentii avvampare e abbassai gli occhi, lui rise e sussurrò -''Ilona''. Il mio cuore ebbe un tuffo, la voce era calda e vellutata, trasmetteva sicurezza e mi azzardai a sbircialo sotto le ciglia. Mi innamorai di quello sconosciuto.

Mi fu riservato il posto a sedere accanto al principe, i commensali erano alti funzionari, consiglieri e altri politici, bevevano, mangiavano e ridevano sguaiatamente. A tratti i discorsi e battute ebbi l'impressione riguardassero me e qualche oscenità. Il principe rideva, poi mi guardava e sorrideva gentile. Il mio calice era sempre pieno di un vino rosso forte e dolciastro, presto la mia testa prese a girare, le gote divennero rosse e calde e la mente annebbiata.

Non ricordo l'ora in cui, accompagnata da Margaret, salii nella mia stanza. Mi buttai sul letto e, ridendo e rotolandomi, mi prendevo gioco della mia dama di compagnia mentre cercava di svestirmi e prepararmi per la notte. Quando finalmente riuscì a mettermi a letto e spegnere le candele, mi ritrovai sola, con i miei pensieri e speranze per il futuro.

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⏰ Last updated: Nov 18, 2017 ⏰

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Io sono MinaWhere stories live. Discover now