L'amore di una donna!

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Era ufficialmente ritornata una cittadina di Detroit. 

Béatrice sorrise,sorseggiando il caffè caldo dalla tazza che stringeva tra le mani. Stava aspettando che Mark finisse il turno di lavoro per potersi far accompagnare all'aeroporto. Aveva il volo alle tre e quaranta del pomeriggio,e sembrava stupido da dire,ma non vedeva l'ora di riabbracciare Alec. Era leggermente preoccupata a dire la verità,Alec non rispondeva alle sue chiamate da ieri sera e Béatrice non sapeva più cosa pensare.

Dopo che si erano sentiti nel pomeriggio,Bibì era andata all'appuntamento con Brown al Distretto. Quando era entrata dentro gli uffici la solita sensazione di pace e casa l'aveva accolta come sempre. Si sentiva così sicura dentro quelle mura,era come ritornare a casa dopo una giornata sfiancante in ufficio,abbracciare la propria famiglia dopo anni passati lontani... non sapeva come spiegare le sensazioni che quella centrale le scatenava dentro,ma sapeva che lì dentro ci avrebbe lasciato una parte di sé stessa. Era grazie a quel Dipartimento se Béatrice era riuscita a realizzare il suo sogno, se era riuscita a diventare un agente dell'F.B.I a tutti gli effetti,proprio come desiderava da bambina. Lì,dentro quelle mura,aveva trovato una seconda famiglia,che l'aveva accolta a braccia aperte,gioendo con lei per i traguardi e consolandola nei fallimenti. Ma per Béatrice era arrivato il momento di tornare a casa. La sua vera casa. 

Una mano grande e possente si posò sulla sua spalla,facendola sussultare dalla sorpresa. Mark la fissava dall'alto del suo metro e novantacinque,con il solito sorriso da figlio di puttana stampato sulle labbra. 

- Allora Bibì,sei pronta?- domandò,bevendo un sorso del suo caffè.

Bibì. Mark era l'unico lì dentro a chiamarla con il nomignolo che i suoi genitori le avevano affibbiato da piccolina. Tutti in centrale la chiamavano Béatrice,oppure Agente Moreau,ma non lui. Mark aveva sempre fatto la differenza,e doversi separare da lui era doloroso. Oltre ad aver condiviso una specie di relazione sentimentale,o meglio fisica e carnale,in primis erano partner di lavoro. Potrebbe sembrare banale come cosa,dall'esterno potevano apparire dei semplici colleghi,e invece essere partner non era solo quello. Entrambi si guardavano le spalle a vicenda,si aiutavano nei momenti del bisogno,affrontavano le indagini fianco a fianco,proteggendosi e rischiando la vita per salvare quella dell'altro. Mark era una figura importante per Béatrice,e sapere che non avrebbe più avuto il suo appoggio lavorativo,la destabilizzava.  

Béatrice ricambiò il sorriso e si alzò in piedi,spolverandosi i jeans con le mani. - Pronta. Tu?-

- Io sono sempre pronto,bellezza.- ammiccò Mark,alzando allusivo le sopracciglia. 

Bibì non poté fare a meno di ridere. Era un egocentrico bastardo,sempre così sicuro di sé,che certe volte gli faceva salire l'istinto omicida. 

- Almeno ti mancherò? Oppure il tuo orgoglio da maschio Alpha non sentirà la mia mancanza?- chiese lei,salendo nella BMW del collega. 

Mark prese posto dalla parte del guidatore e prima di mettere in moto, si voltò a guardarla. - Sai bellezza,per un periodo di tempo ho davvero sperato che tra di noi le cose potessero funzionare. Tu eri e sei incredibilmente sexy da far impazzire chiunque,ma non era solo questo che mi piaceva e mi piace di te. Sei una delle donne più umili e oneste che io abbia mai conosciuto Béatrice,dico sul serio. Per me è stato un onore lavorare con te,e si... mi mancherai terribilmente.- ammise abbozzando un sorriso dolce.

Béatrice si portò le mani alla bocca,sorpresa. Aveva sentito bene? Quella montagna di muscoli dall'ego smisurato,gli aveva davvero fatto un discorso serio e commovente?

- Chi sei tu? Che ne hai fatto di quel figlio di puttana di Mark?- bisbigliò la rossa con tono incredulo. 

Mark le diede un copino sulla nuca. - Cazzo se sei sempre scema Bibì,- sbottò esasperato, - dicevo la verità. Mi mancherà parlare con te durante i turni di notte,o arrestare qualcuno con le tue battutine pessime in sottofondo... e poi mi mancherà vedere questo culetto così grazioso ciondolare per i corridoi del Dipartimento.- 

- N.E.R.D. - Nata. Emarginata. Rigenerata. Desiderata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora