Puoi ripetere,per favore?

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I timidi raggi del sole gli stavano solleticando la pelle,infastidendola. Béatrice si mosse sotto le coperte,cercando di allontanarsi dalla fonte del suo fastidio,quando toccò con la schiena un petto nudo e marmoreo. Non c'era bisogno neanche di chiedersi a chi appartenesse.

- Posso sapere cosa stai cercando di fare?- borbottò Alec con la voce arrochita dal sonno. 

Béatrice si voltò e rifugiò la testa nell'incavo del collo. - Il solo mi stà dando fastidio.- 

- Oh povera la mia Regina,- la prese in giro l'uomo abbracciandola, - vuole che lo debelliamo dalla faccia della Terra,sua Maestà?- 

Béatrice lo pizzicò su un fianco. - Stronzo- sussurrò cercando di non ridere, - e comunque buongiorno eh!- 

Alec con un colpo di reni la fece distendere di schiena,e la ricoprì con il proprio corpo,tenendosi sù con gli avambracci,per non pesarle. Si perse alcuni secondi in quegli occhi azzurri che lo incantavano ogni volta,e poi unì le loro labbra,dolcemente. Béatrice intrecciò le mani dietro il suo collo e rispose al bacio,strusciandosi su Alec languidamente. Non era mai sazia di lui,aveva costantemente la voglia di sentire il calore della sua pelle conto di lei,delle sue mani grandi e calde che la accarezzavano lentamente,come se stessero maneggiando un oggetto di estremo valore. Alec la faceva sentire donna,la faceva sentire desiderata e bella. La faceva sentire importante e amata. 

- Buongiorno anche a te,mia splendida ragazza- mormorò il biondino,sfiorandole ancora le labbra con le proprie. 

Béatrice sorrise. Un sorriso luminoso e rilassato. Era bellissima,pensò Alec,era la donna perfetta per lui. 

- Quando partiamo per la casa al lago?- domandò lei,stiracchiandosi e accarezzando lentamente la schiena di Alec,sopra di sé. 

- Possiamo partire dopo pranzo,- disse mettendosi nuovamente supino e trascinando Bibì sul suo petto, - dista solo due ore di macchina. Cosa ne pensi?- 

Béatrice guardò l'orologio messo sul comodino,che segnava le 10.09,fece alcuni calcoli mentali e si ritrovò ad annuire. 

- Se ci alziamo adesso,abbiamo tempo per fare la doccia,colazione e passare a casa mia a prendere alcuni abiti.- 

Alec le sorrise,malizioso. - E la doccia... la possiamo fare insieme?-

- No.- ribatté Bibì,fingendosi seria. 

- Cosa?- sussurrò lui,scendendo ad accarezzargli le gambe con una mano, - mi stai dicendo che non mi vuoi sotto la doccia con te?- 

Béatrice si morse il labbro. L'aveva già detto che adorava le mani di Alec? Dio. 

- F-faremo tardi... - balbettò,quando sentì il tessuto delle mutandine che veniva scostato dalle dita lunghe e affusolate. 

Alec iniziò a baciarle il collo,lasciandoci ogni tanto qualche morso. La pelle di Béatrice si riempì di brividi,eccitandolo per come reagiva ogni volta al suo tocco. 

- Io dico che tanto faremo tardi comunque piccola... - sussurrò lui,scendendo con le labbra sul petto,e lambendo un capezzolo con la lingua,lentamente. 

Béatrice sospirò,e tirò la testa di Alec verso l'alto,unendo le loro labbra in un bacio,che di casto aveva ben poco. 

Fanculo la doccia,pensò la rossa succhiandogli il labbro inferiore, il letto può andare benissimo.


Dopo aver fatto la doccia,sistemato la camera e preparato la colazione,Béatrice mandò un messaggio ai suoi genitori avvisandola che sarebbe passata a casa a prendere alcuni vestiti. Non aveva parlato di Alec con loro,un pò perché non li trovava mai in casa,e un pò perché lei stessa non era convinta di quello che si stava creando tra di loro. Ma prima o poi sarebbero venuti a saperlo,quindi era giusto che Béatrice li mettesse al corrente di quello che stava accadendo nella sua vita privata; in più sapeva che tanto lo avrebbero scoperto comunque,visto la sorpresa che aveva in serbo per tutti quanti. Ancora non aveva detto niente ad Alec,e non poteva negare almeno a sé stessa,che stava morendo dalla paura. 

- N.E.R.D. - Nata. Emarginata. Rigenerata. Desiderata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora