3. scacchi

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Fu Charles a rompere il silenzio che aleggiava all'interno della villa da quasi una settimana,  Erik era seduto sul davanzale della finestra che osservava la grande "parabola" che, grazie a lui aveva girato

-em... Em-

-ciao Charles-

-c-ciao Erik, ti-ti va di fare una partita a scacchi, come facevamo una volta...-

-perché no-

Andarono in una stanza dove su un piccolo tavolo di mogano il telepate appoggió una polverosa scacchiera, ci soffió e ci passò la mano sopra per togliere la maggior parte della polvere sulla superficie

-è da un po' che non giochi, sarai arrugginito...-

-l'ultima volta è stato quando ho giocato con te, e se non mi sbaglio avevo vinto-

Un sorriso di sfida si creó sul viso del tedesco che pronunció a bassa voce una frase prima di muovere il pedone centrale una casella avanti

-vedremo...-

-Erik posso farti una domanda? -

-certo-

-perché ci hai lasciato? -

- vuoi sapere la verità? Non lo so, è stato uno degli errori più grandi che io abbia mai fatto-

Abbassarono entrambi la testa, concentrandosi uno sulle mosse dell'altro senza però aprire bocca, fino a che Erik non fece una domanda al suo avversario

-e con Moira com'è andata a finire? L'hai più sentita? -

Quelle parole uscirono dalle sue labbra quasi involontariamente, come se non venissero dalla testa bensì dal cuore, era come se quella fosse una domanda fondamentale, non capiva neanche lui il perché ma voleva anzi doveva conoscere la risposta a tutti i costi; ma lui scosse la testa pensando di dire cose senza senso

-non ci siamo più sentiti, non era "per me", non eravamo sulla stessa "Linea d'onda"-

Il mutante osservó il telepate negli occhi, erano spenti, pieni di tristezza e paura allo stesso tempo
- soprattutto quando ha capito che non l'avrei mai veramente amata perché...-

-perché...-

-perché il mio cuore appartiene a qualcun altro...-

Charles fece un profondo respiro, quando una grossa lacrima rigó il suo candido viso

-ma questo qualcuno non mi amerá mai... Scusa-

Quasi di corsa si alzó dalla sedia dirigendosi in un'altra stanza

-Charles!-

Erik gli corse dietro prendendolo poi per il braccio

-Charles che ti prende?-

-Charles che ti prende?-

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Non Faró Due Volte Lo Stesso Errore [cherik]Where stories live. Discover now