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...ci ho riflettuto molto e devo dire che ho deciso di andarci, ovviamente non in costume, però ho una strana sensazione, come se dovesse succedere qualcosa...
Ora sono le 16:00 quindi se la festa è alle 21:00...nah è presto vado a prepararmi alle 19:00 circa...ora dormo *ovviamente*

1 hours later...

Mi sveglio che sono le 17:00 e dopo una mezz'ora inizio a fare i compiti...
-Latino
-Matematica
-Fisica
Matematica e latino non ci metto nulla dato che sono le mie materie prefetite...mentre per fisica ci metto un po' dato che non la capisco molto bene...ma non ho nessuno a chi chiedere...
Si fanno le 19:00 così decido di andare a prepararmi...vorrei vestirmi decente...scavo nell'armadio e vedo un completo che potrebbe andare...una gonna nera corta e una crop-felpa bordeux con scritto "ANSIA",il che è vero dato che ho l'ansia a mille, e metto le mie superstar, vado a truccarmi, metto un po' di blash per dare colore, poi applico l'ombretto color panna e infine l'eyeliner...mi guardo allo specchio, sperando di vedere qualcosa di decente, ma l'unica cosa che vedo è un'errore, mi accorgo solo dopo che mi sono sfuggite delle lacrime, vado di sotto dove mia madre mi vede, mi sorride e corre ad abbracciarmi, solo quando ci stacchiamo mi accorgo che stava piangendo, ma noto dai suoi occhi che non sono lacrime di gioia ma di dolore...
Mad:"mamma che è successo?!"
Mam:"Niente piccola, va a divertirti"
Mad:'Non me ne vado finchè non mi dici che ti succede mamma!!"
Mam:" Niente, Mad davvero non è niente, se proprio ci tieni te lo racconterò dopo, ok?"
Mad:"Ok ma se succede qualcosa chiamami ti prego"
Mam:"certo amore"
Detto questo esco di casa, e mi dirigo alla casa si Dylan, seguendo le indicazioni sull'invito che mi ha dato...mi accorgo che sono arrivata, perchè sento la musica, alzo lo sguardo e per un momento penso di scappare...mi faccio coraggio e busso, mi apre Dylan, che prima mi guarda, poi fa un ghigno, dio non promette nulla di buono...
Dyl:"Entra, Madison"
Entro, mi sento a disagio, e dopo un po' noto che Dylan mi ha messo una mano sulla schiena, e mi sta portando in cucina...
Dylan:"Mad, tutto bene?"dice con un ghigno, al che io lo guardo impaurita, abbasso lo sguardo e annuisco, poi lui preme sul mio fianco, facendomi leggermente male, ho paura, ho una paura immensa, vorrei solo piangere, piangere fino a svenire per la stanchezza, non posso credere che quella bambina che non si faceva mettere i piedi in testa, ora stia quasi per piangere dalla paura di essere dinuovo picchiata, una lacrima scappa al mio controllo e Dylan la asciuga, e mi dice
Dyl:"Conservale per dopo piccola Mad"
E da qui capisco che la mia fine sta per arrivare...
Faccio uno scatto e lo guardo impaurita, supplicandolo di non farmi male ma lui in risposta mi fa un sorriso che di buono non ha nulla e scuote la testa in segno di negazione...
Mad:"Mi puoi dare un po' d'acqua per favore?"
Dyl:"Si aspetta, tieni"dice porgedomi il bicchiere...
Detto questo lui va via lasciando mi li quasi per un'ora, poi vedo che la musica ha smesso e che Dylan è su una sedia in piedi, vedo proiettato su un muro, una cosa che mi fa raggelare il sangue nelle vene, un video, dove sono raffigurata io, in lacrime il giorno in qui Dylan mi aveva picciata a sangue, e stesso lui inizia a parlare...
Dyl:"Ragazzi e ragazze ecco a voi, la povera ragazza autolesionista, senza padre e depressa che ha bisogno delle pillole per vivere- si è vero prendo gli anti depressivi per stare meglio- lei è un rifiuto umano, un'errore, secondo me il padre se ne è andato perché si vegogna di avere una figlia come lei".
E intanto io piango.
Io piango, ma nessuno ci fa caso.
Io piango, perchè so che ha ragione.
Io piango, perchè sono distrutta.
Io piango, perchè sono io.
Corro, corro via dal mondo, scappo perché è quello che so fare meglio, scappo ma qualcuno mi raggiunge e mi ferma, mi giro ed è Dylan.
Dyl:"Non lo sai che è mal educazione andare via senza salutare, piccola Medison?"
Non gli rispondo, abbasso la testa e continuo a piangere, intanto lui mi da un pugno nello stomaco, un calcio sul petto, mi sbatte la testa sull'asfalto, e mi da pugni un po' dappertutto, e io sono lì indifferente,perchè è ciò che mi merito...
Quando finisce, sputa sulla mia faccia, e va via, dopo circa un'ora mi alzo, e claudicante, mi avvio a casa...
Quando arrivo, mia mamma già sta dormendo, quindi decido di struccarmi anche se le lacrime già ci hanno pensato loro, mi metto il pigiama e vedo nel cassetto del bagno, la lametta, so che non dovrei ma io sto male, chiudo la porta a chiave nel caso entri mia madre, alzo la manica  del pigiama, e affondo la lametta nel mio polso, faccio tanti tagli, ma sento che non è abbastanza, allora mi abbasso i pantaloni, e inizio a fare dei  tagli anche sulle mie gambe, sulla pancia, e ho poi pensato di puntarmi la lametta al collo, ma non avuto il coraggio, aspetterò un'altro po'.
Mi disinfetto tutto, e vado a dormire, pensando allo sguardo di Dylan mentre mi picchiava...

~Angolo autrice~
Felici? Bhe io si, sono felice di aver aggiornato, orami non dico più aggiornerò una volta, due...perché abbiamo capito entrambi che non succederà. Alla prossima, spero....

-una percora rosa

Golden TearsWhere stories live. Discover now