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...È stata una giornata fantastica!
Abbiamo fatto shopping ; ho comprato tre felpe un jeans e dei polsini con le borchie, e ora siamo tornate a casa e io sono felice, beh in  realtà non così tanto perché so cosa mi aspetterà ora che tornero a scuola, è l'una...credo che mangerò una banana e andrò a fare i compiti...

1 hour later...

Una volta finiti i compiti decido di uscire mi vesto come questa mattina, scendo le scale, avviso mia madre ed esco, mi dirigo al parco mi siedo sotto un'albero e guardo il cielo nuvoloso visto che è inverno, per l'esattezza è dicembre, così mi ritrovo a pensare cosa sarebbe successo se io non fossi andata in quella scuola, se mi fossi fatta rispettare, se fossi stata meno timida, se fossi stata più forte,mi scappa una lacrima, che asciugo velocemente, mi alzo e mi dirigo nel nostro posto, ora vi spiego: quando io ero piccola  mio padre mi amava, mi considerava la sua principessa e così decise di costruirmi una casetta su un'albero vicino la nostra vecchia casa, che in seguito abbiamo abbandonato dopo la morte di mio padre, si dico morte perché  da quando è andato via lasciadoci noi sole, per me è come morto.
Una volta arrivata salgo su, mi siedo e inizio a piangere, piango per la mia imperfezione, perché nessuno mi vuole con se, perché a questa vita la morte sarebbe meglio, quando sono con mia madre non faccio trasparire la tristezza perché non voglio che lei sappia, che stia male, ha già sofferto abbastanza...
All'iprovviso sento dei rumori, esco rapidamente dalla casetta e controllo, ma è come se non ci fosse stato nessuno...forse è stato solo qualche animale, si sarà fatto tardi...vado a casa e per la strada mi sento talmente ossrvata, Dio! Che fastidio.
Una volta a casa vedo che mia madre non c'è beh sarà andata a lavoro, io vado di sopra e mi metto a guardare Teen Wolf, finchè non mi addormento...

La mattima dopo, ore 7:00

Toc-toc
Solita routine, mia mamma mi sveglia, va a lavoro, io mi vesto, mi trucco, mi preparo li zaino, mel senso i libri del giorno li ho messi ieri sera, ma ho dimenticato di mettere la pomata per i lividi, credo che oggi mi servirà, e l'oggetto della distruzione.
Oggi mi sono vestita con un jeans grigio, e una felpa bianca e nera larga, mi sono truccata come sempre, scendo le scale e vado via, metto le cuffie, la play-list di Ed Sheeran ovviamente, e cammino fino alla scuola, una volta arrivata tolgo le cuffie , e mi preparo a ciò che succederà oggi, incrociamo le dita, entro e per il momento tutto tranquillo, mi avvio all'armadietto per posarci i libri che mi serviranno dopo...ma qualcuno, penso di sapere chi, mi chiude l'armadietto prima che io possa fare qualcosa.
Mi giro lentamente ed è proprio chi sopettavo Dylan....
D:ehi balena perché ieri non sei venuta, troppo preocupata a fare la troia??
M:N-no io-o...
D:Tu?
M: niente
D:io niente non mi sembra una risposta mocciosa!
Dice sbattendo la mano contro l'amadietto a pochi centrimetri dal mio viso, mentre io stringo gli occhi per la paura, lui mi afferra per la maglia mi sbatte contro l'armadietto, mi da un pugno sullu stomaco, un'altro, un'altro ancora finchè non tossico...sputando samgue, subito dopo mi tira un pugno sul naso, uno sullo zigomo e infine mi da uno schiaffo, io sfinita cado a terra...
D:Questo è solo l'inizio brutta grassa bambina viziata.
M:I-io...
Lui mi guarda confuso aspettando che continui
M:io s-sono t-tutto t-t-tranne chè vizi-viziata c-credimi
D:Ah si perchè? Solo perchè il tuo papà non ti ha comprato la casa delle barbie?
M:Non pa-parlare mai più di mio padre!
D:altrimenti, altrimenti che fai? Vorrei farti notare che ora sono io che ti guardo dall'alto e tu sei lì ferita con nessuno che ti voglia bene e che ti soccorra...Non giocare con il fuoco Madison...puoi scottarti
Detto  questo se ne va
Mentre io vado in bagno a medicarmi le ferite, guardo la mia faccia allo specchio...e non è messa tanto bene...
Dio! Odio la mia vita e odio tutto quello che mi circonda! Mi chiudo nella cabina bagno e urlo, urlo più che posso, afferro la mia amica e taglio, il mio polso non sembra nemmeno più tale è diventata una tela, su cui è dipinta una storia...la mia...
Tutto questo mi ricorda una cosa...ora non ricordo il periodo storico, ma in arte abbiamo studiato di certi pittori  che disegnavano dei tagli sulle proprie tele per esprimere il loro dolore, in questo momento mi sento proprio così, uno di quei pittori che  sprigionano la propria arte con dei tagli su quella tela che prima era candida, con l'unica differenza che qua si parla della mia pelle e non di una stupida tela senza vita, anche se io mi sento proprio così, senza vita.
Mi alzo con debolezza, apro la porta mi appoggio al lavandino e mi pulisco e bendo i polsi.
Esco dal bagno, lo vedo li, in tutta la sua bellezza, che mi guarda e io guardo lui con lo sguardo di una ragazza ferita e spaventata, mentre lui mi guarda con lo sguardo di un ragazzo soddisfatto, anche se all'inizio mi è parso di vederlo strabbuzzare gli occhi, sarà stato solo la botta che ho preso in testa, comunque mi dirigo alla lezione di fisica...odio sia la materia che la professoressa, urla sempre, ha una voce acuta e un alito non prorio alle rose...
Finite le ore mancanti vado mi dirigo all'uscita, ma qualcuno mi spinge cado per terra e alzo lo sguardo, chi poteva essere se non Dylan?...inizia a parlare
D: ascoltate tutti! Sabato prossimo ci sarà una festa in piscina, tutti invitati, portatevi il costume! Si terrà di giorno e nessuno deve macare, si anche tu sfigato...e riguardo a te voglio che tu venga!
M: c-c'era il bisogno di sping-germi?
D: Sai mi piace guardarti dall'alto, quanto ti prendi per una sega?
M:Tua mamma
Dico sussurando ma mi sa che ha sentito dato che mi da un pugno...
Mi mi prende per un polso, io urlo dato che i tagli sono freschi lui mi guarda stratnito poi mi dice fissandomi negli occhi....inquietante...
D:Non dirlo mai più, ci siamo capiti balena?!
Io abbasso lo sguardo e corro via.
Una volta arrivata a casa prendo una mela la mangio vado a cambiare le garze, vado in camera e mentre sono concentrata a guardare le mie foto da piccola, mi squilla il telefono, di sicuro sarà mia mamma, guardo il telefono...è un messaggio da uno sconosciuto con scritto
S: Mi raccomando, la festa.
Io rispondo
M: Scusa, chi sei?
S: Mi sento offeso, non mi hai riconosciuto ah e mi dispiace se ho disturbato il tuo lavoro, troietta!
M: Dylan?
D:Madison?
M: Come cazzo hai fatto ad avere il mio numero!
D: Fatti una camomilla, comunque conosco gente...
Dopo questo non rispondo, spengo il telefono mi metto sul letto a pensare, poi mi faccio forza, e inizio i compiti, dopo circa due orette  finisco i compiti, mi metto sul letto e mi addormento in meno di 10 minuti...
Mi sveglio la sera, sento dei rumori di sotto, ok allora è tornata mamma, vado giù, dico a mamma che esco, se no mi obbligherà a mangiare e io non ho voglia, mi metto il mio amato parka, le mertens, prendo il telefono e esco, vado al parco, mi arriva un messggio...
D: ti vedo
M: io no
D:girati
Così mi giro e lo vedo che si avvicina...si siede accanto a me mi gurda la faccia e dice.
D: Oh wow! Così sei davvero orribile, il trucco purtroppo non fa miracoli, i lividi si vedono ancora...
Dio che rabbia!
M: Se tu non mi avessi picchiata non si sarebbero proprio visti!
D:Wow non hai balbettato.
Lo gurdo con rabbia, dopodichè si alza, e dice
D: Io ora vado, ricordati la festa, metti un costume decente!
Lo vedo allontanarsi e penso che oggi è martedì quindi manca poco alla festa, ma non so se voglio andarci, insonma esporre il mio corpo così no grazie...
Ritorno a casa verso le 10:00 e in meno di mezz' ora mi mi addormento pensando a degli occhi marroncini con sfumature verdi...


N.A
ALLORA QUESTO CAPITOLO È STATO DAVVERO LUNGO 1400 PAROLE WOW...COME SECONDO VOI CI ANDRÀ ALLA FESTA LA NOSTRA MAD??
BHO CHI LO SA....COMUNQUE CREDO CHE AGGIORNERÒ OGNI GIORNO PER Ò QUANDO INIZIERÀ LA SCUOLA DOVRÒ RIDURRE GLI AGGIORNAMENTI...

-un lama puzzolente

Golden TearsWhere stories live. Discover now