capitolo 6 - first mission (part 1)

18 6 2
                                    

izuku talks;;
Dopo che tutti hanno finito di sfamarsi, All Might ci fa riunire nell'atrio e ci comunica la missione di oggi.
— Bene giovani miei! Spero siate in forze come sempre perché oggi ci aspetta un bel lavoretto da fare! — annuncia l'uomo sorridendo e spingendo il suo pugno contro il palmo.
— Dunque, visto che abbiamo due nuovi compagni, parteciperanno chiaramente anche loro! Dopodiché, grazie ai risultati della missioni, affideremo loro un'Arma Imperiale! —
— Tsk. — ghigna disgustato e con aria di sfida Kacchan.
— Ovviamente dovrete collaborare tutti assieme come al solito! —
— La faccia breve dannazione! — urla il biondo, mentre sul volto degli altri si manifesta un'espressione di concordanza verso il compagno.
— Eh beh...! — l'uomo inizia a sudare — dovremo dirigerci verso il Palazzo Reale e fare fuori le truppe di funzionari che stanno tra i piedi, sempre se sono definibili truppe... Se è necessario uccidete anche guardie e gente d'intralcio. — conclude.
— SÌ! — urliamo tutti in coro.

tsuyo talks;;
Ci dirigiamo in un locale dove sono riposte tutte le Armi Imperiali, e le due spade, mie e di Izuku. Le prendiamo e con la coda dell'occhio osservo Kirishima, alla mia sinistra, che prende dei cappucci neri.
Kirishima-kun, perché dei cappucci? — chiedo al rosso.
— Sfortunatamente e non, hanno scoperto che siamo dei Night Raid e i nostri nomi! — risponde divertito.
— Perche "sfortunatamente e non"? —
— ...Perche tutte queste domande? Ti credevo una più pratica! —
E assieme agli altri usciamo dalla stanza.
Eijiro porge un cappuccio a Jirou ed uno a Kaminari, e si infila nell'ultima giaccona corvina rimasta.
— Hey Midoriya-san, non preoccuparti di queste, non è detto che serviranno pure per te! — mi dice Jirou per "tranquillizzarmi".
— Oh sì, tranquilla. Chiamami pure Tsuyo o Micchan, comunque. — le sorrido.
Lei annuisce e sorride.
Senza che me accorgessi, Katsuki mi raggiunge e mi dice: — Se proprio ti interessa sapere perché hanno i cappucci, è perché sono talmente idioti da essersi fatti beccare, e sono ricercati, se li vedessero in giro non esiterebbero a farli fuori. E dovresti aver capito che Kirishima si prende un po' gioco dei nemici, ha una tale grinta che non riesco a capire. —
Noto che ha le guance arrossate e l'amico, Eijiro, si gira verso di noi e ribatte: — Bakugo, smettila di provarci con Micchan! — mentre ridacchia.
Sento le guance andare a fuoco e non so se girarmi per vedere la reazione di Katsuki.
— Andiamo. — dice il biondo ignorando le circostanze.
Noto che ha lo stesso "fucile" di ieri, probabilmente è la sua Arma Imperiale.
Raggiungo Kirishima, lasciando indietro Katsuki, visto che non saprei cosa dirgli e l'aria non farebbe altro che appesantirsi di tensione.
— Kirishima, e la tua Arma? — chiedo al rosso.
— Ce l'ho qui dentro. — ed indica sorridente come il suo solito, il suo petto.
— Non devo necessariamente portarla a mano, anche perche non potrei. Si chiama Grand Red Chariot. Visto che noi siamo molto intelligenti, bravi e astuti — ridacchia — siamo stati in grado di modificare le Armi Imperiali normali a nostro favore. La mia Arma doveva essere soltanto Grand Chariot, ma ovviamente l'abbiamo modificata grazie a qualcuno. Se in futuro avrai qualche idea da attuare sulla tua Arma Imperiale non esitare a dirmelo! — e fa un altro dei suoi calorosi e bellissimi sorrisi.
Katsuki aveva comunque ragione, anche se l'avevo già notato: Eijiro è in grado di mettere una gran grinta e felicità in tutti, pure nell'animo più oscuro ed impenetrabile: è davvero da ammirare.
— ...Comunque... — inizia a sussurrare, e il colore delle sue guance assomiglia sempre di più al colore dei suoi capelli — Visto che hai soltanto una spada normale contro quelli della Capitale... Ti terrò d'occhio oggi e cercherò di aiutarti e proteggerti... Spero non ti dispiaccia... — finisce.
E meno male che era Katsuki a provarci con me, anche se in nessuno dei due casi effettivamente, stavano approcciando con la sottoscritta.
Ad ogni modo, appena ho sentito quella frase enunciarsi sulle labbra del ragazzo, sono arrossita di botto pure io, come se non bastasse.
— V-Va benissimo, ti ringrazio infinitamente, Kirishima-kun! — mi sento un amaro in bocca, perché non lo ringrazierò mai abbastanza.
Chissà come ci stava guardando Katsuki in questo momento...

Perché penso solo a lui?

***

Dopo aver camminato per un po' di kilometri arriviamo al palazzo.
Ammetto che un po' di paura mi sta assalendo.
— Ragazzi, ho un piano. — dice Jirou.
— Un classico, spara. — simpatizza Yaomomo.
— Tsk, — ridacchia la ragazza dai capelli viola — io, Kaminari-kun e Todoroki-kun uccideremo le guardie d'intralcio, quando finiamo vi diamo un segnale, voi... Voi godetevi la città. — finisce ammiccante, e senza lasciare il tempo di dire qualcosa, corre verso il castello con Shouto, che a quanto pare indossa pure lui un cappuccio, e Kaminari.
— Ma... MA CHE CAZZO! — urla scioccato Eijiro.
Io rido e propongo: — Tanto vale ascoltarla... Allora, dove mi porta, signore? —
Kirishima rimane a bocca aperta per qualche secondo e poi mi rivolge un sorriso perverso, rispondendo: — In un posto che gradirà sicuramente, d'altronde ne ha bisogno... — e mi prende a braccetto.
— TSK! DANNAZIONE! PIANTATELA CON LE VOSTRE STUPIDE SMANCERIE, VI CONOSCETE SOLO DA IERI! PIUTTOSTO MUOVETE IL CULO, NON HO INTENZIONE DI ASCOLTARE QUELLA SUONATA! IL SUO FOTTUTO MICROFONO DEL CAZZO DEVE AVERLE ROTTO IL CERVELLO, NON LE OSSA! — strilla il biondino.
— Ci risiamo. — sussurra Eijiro saettando lo sguardo tra me e l'amico.
Nonostante il probabilmente solito nervosismo di Katsuki, il rosso mi accompagna in un negozio di vestiti, seguito da tutti gli altri.
Provo diversi abiti, così come le altre ragazze. E ad ogni prova Kirishima mi fa notare perché l'abito si adatta a me.
Decido di prenderne uno lilla, nero e bianco, in grado di smontarsi, per comodità.
Noto che pure Izuku ha preso qualcosa di nuovo, simile per certi tratti ai vecchi abiti.
Yaomomo, con la sua Arma, crea due marionette su cui appende i vestiti; successivamente, per tenerli al sicuro per ora, portiamo le grandi bambole in un vicolo e le nascondiamo per bene.

***

Dopo almeno due ore, un fulmine compare nel cielo.
— È Kaminari. — annuncia chiaro e tondo Eijiro, per poi rivolgersi a me e chiedermi con un sorriso confortante : — Sei pronta, Micchan? —
— Sono pronta, Eijiro-kun. — sembra quasi sorpreso della mia risposta, forse per come l'ho chiamato.
Corriamo verso il palazzo.
Arrivati al complesso, ci dividiamo in pochi gruppi. Katsuki, come previsto, è andato da solo. Io, ovviamente, sono rimasta con Kirishima; Ochaco con Izuku e Tsuyu con Momo.
Io e Kirishima ci addentriamo tra le spesse mura del palazzo, quando un funzionario tenta di colpirci.
Ha delle labbra spesse e i suoi capelli sono biondi. Ha qualcosa di disumano che non riesco a distinguere, e neanche ci tengo, visto che comunque ho poco tempo per notarlo.
— Night Raid, eh? Non vi basta mai nulla vero? — scherza l'uomo, se è considerabile uomo — e allora vi accontento, MISERABILI! — urla in conclusione.
Kirishima ha già "indossato" la sua Arma e io credo di sentirmi a disagio.
Potrei provare a distrarre l'Alieno, cosìcché dopo io riesca ad ucciderlo, sperando di non fare passi falsi, o che lui abbia assi nella manica.
Corro dietro di lui e anche se sembra essersene accorto, continuo il mio piano.
Eijiro sembra aver capito cosa voglio fare, e continua a tenere impegnato il nemico.
Intanto io trovo un modo per raggiungere più presto l'avversario, senza permettergli di poter fare qualche mossa: potrebbe prevedere i miei movimenti, e allora sarei fregata.
Penso che con un semplice colpo secco morirà, quindi prima vado, prima finisce e nei migliori modi, spero non estremi.
Cerco di fare meno rumore possibile mentre corro dietro all'uomo e noto che si sta per girare.
Kirishima con una velocità pazzesca, fa finta di colpirlo, l'uomo cerca di ripararsi e rispondere all'attacco ma con un salto, lo trancio in due colpendolo dall'alto; al taglio, l'uomo urla.
Fisso, anzi, ammiro il cadavere dell'uomo tranciato in due, e sento che Kirishima si trattiene a commentare.
Si limita a recuperare fiato ed energie e dentro di me intanto, sento una scarica di forza percorrermi.
Percepisco il desiderio di vendetta corrodermi e sto per scoppiare di gioia penso, per aver iniziato la mia vendetta.
Neanche il tempo di fare un passo, che la stanza si riempie di guardie.
Dopo pochi minuti, io ed Eijiro abbiamo già ucciso almeno la metà di loro.
Jirou ci raggiunge assieme a Kaminari.
— Ragazzi! — chiama la ragazza — abbiamo sterminato un po' di gente, cercate di colpire le loro Armi Imperiali, tanto si sa che senza quelli sono fottuti! — dice infine e va via con il biondo.
Si sentono delle esplosioni, e Kirishima sembra aver capito di chi si tratta.

hey guyss ;; 💗
comunque, se ci saranno poche povs di certi personaggi che vi aspettate per qualche motivo personale, voglio scusarmi, but la storia sarà abbastanza tanto incentrata sulla oc che ho introdotto (tsuyo, micchan, o come la volete chiamare) e un personaggio che capirete da soli🌝🌝 (i big spoiler aiut--)
perdonate i soliti errori, rip.

Katsuki ga Kill✨ [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora